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A meno due puntate dal finale di questa stagione di
“True Blood”, possiamo dire con certezza che il cambio di showrunner ha portato
una ventata fresca a questa serie che si è sottratta ad un destino poco felice
tornando ai fasti delle prime stagioni, donando nuova dimensione ai personaggi
e rimpolpando le storie dei temi più interessanti:
“True Blood”, possiamo dire con certezza che il cambio di showrunner ha portato
una ventata fresca a questa serie che si è sottratta ad un destino poco felice
tornando ai fasti delle prime stagioni, donando nuova dimensione ai personaggi
e rimpolpando le storie dei temi più interessanti:
la differenza e lotta tra
razze, la convivenza tra forze diverse in uno stesso territorio e tutto ciò che
questo comporta, non perdendo di vista i sentimenti e le emozioni tipicamente
umane.
razze, la convivenza tra forze diverse in uno stesso territorio e tutto ciò che
questo comporta, non perdendo di vista i sentimenti e le emozioni tipicamente
umane.
In “In The Evening”, torna il tema della perdita e vediamo come esso viene
affrontato: da una parte Arlene, senza Terry, ci regala un momento di autentica
umanità in un universo di creature soprannaturali: la donna soffre, si sente
persa e deve affrontare la morte del marito, senza salvataggi vampirici, fatati
o mannari dell’ultimo minuto. La scena di lei che ubriaca si dispera risulta
tenera e anche un po’ buffa e su tutti premio Andy e Holly che con decisione e
dolcezza le stanno accanto. Tra l’altro Andy è uno di quei personaggi a cui è
stato fatto un restyling di tutto rispetto, rendendolo molto più autorevole e
responsabile.
affrontato: da una parte Arlene, senza Terry, ci regala un momento di autentica
umanità in un universo di creature soprannaturali: la donna soffre, si sente
persa e deve affrontare la morte del marito, senza salvataggi vampirici, fatati
o mannari dell’ultimo minuto. La scena di lei che ubriaca si dispera risulta
tenera e anche un po’ buffa e su tutti premio Andy e Holly che con decisione e
dolcezza le stanno accanto. Tra l’altro Andy è uno di quei personaggi a cui è
stato fatto un restyling di tutto rispetto, rendendolo molto più autorevole e
responsabile.
Dall’altra parte invece ecco Eric, che arriva da Bill implorandolo di salvare
Nora: il vampiro si ritrova ad affrontare la perdita della sorella che tanto
tempo prima aveva salvato da morte certa facendola vampirizzare, chiedendo
aiuto e lasciandosi alle spalle il suo proverbiale orgoglio e Bill decide di
sfruttare a suo vantaggio questa situazione.
Nora: il vampiro si ritrova ad affrontare la perdita della sorella che tanto
tempo prima aveva salvato da morte certa facendola vampirizzare, chiedendo
aiuto e lasciandosi alle spalle il suo proverbiale orgoglio e Bill decide di
sfruttare a suo vantaggio questa situazione.
La poca chiarezza del comportamento di Compton, il suo sottile doppio-gioco mi
piace evoglio vedere dove andrà a parare, certo è che dopo la morte dell’amata
Nora, non potrà contare sull’aiuto di Eric.
piace evoglio vedere dove andrà a parare, certo è che dopo la morte dell’amata
Nora, non potrà contare sull’aiuto di Eric.
Abbiamo assistito a diverse morti per ora ma certamente quella più toccante è
stata quella della vampira sorella del nostro vichingo del cuore: ho adorato la
scena in cui lei si decompone tra le braccia del fratello e ho trovato molto
bello e delicato tutto il climax che ha accompagnato la scena.
Eric è sicuramente uno dei personaggi migliori dell’intero telefilm che abbiamo
ritrovato dopo l’oscena quarta stagione e l’interpretazione di Alexander
Skarsgård, è perfetta.
stata quella della vampira sorella del nostro vichingo del cuore: ho adorato la
scena in cui lei si decompone tra le braccia del fratello e ho trovato molto
bello e delicato tutto il climax che ha accompagnato la scena.
Eric è sicuramente uno dei personaggi migliori dell’intero telefilm che abbiamo
ritrovato dopo l’oscena quarta stagione e l’interpretazione di Alexander
Skarsgård, è perfetta.
Altra perdita che però le permette di fare il salto di qualità, è quella che
subisce Sarah Newlin, nella scena più trash di sempre: vedendo il corpo
decapitato del Governatore, lo bacia e in piena estasi religiosa si mette a capo di tutta l’operazione “Vamp
Camp”, che donna deliziosamente spietata.
L’intuizione degli autori di rimettere in campo il personaggio della ex
mogliettina tutto pepe è sempre più premiata: non solo ci regala scene comiche
di livello ma ci mostra ampiamente come il fanatismo religioso si intrecci con
quello politico e come uno mistifichi l’altro per raggiungere il più terreno
degli scopi: il potere.
La vicenda di Sookie si intreccia nuovamente con la storia principale: Bill,
che ormai gironzola alla luce del sole senza una scottatura, piomba in casa
Bellefleur sotto gli occhi scioccati di tutti e le chiede di portarlo da Warlow,
così da poter prelevare il suo sangue e salvare quindi la razza vampirica. La
nostra fatina è a un bivio: per aiutare i suoi amici e le persone a cui tiene
dovrà sposare il vampiro-fairy per l’eternità, solo così egli accetterà di
donare il suo sangue. A questo punto spero che l’evoluzione di Sookie si compia definitivamente e che
segua il suo percorso, qualunque esso sia, la sua presa di posizione mi è
piaciuta e la preferisco “badass” piuttosto che indifesa.
Al Vamp Camp la situazione precipita: la Newlin prende a “taccate” la
rappresentante dell’azienda del True Blood, responsabile di voler rivelare
quello che sta accadendo realmente all’interno del campo e in un cliffhanger
finale, vediamo Jessica realizzare che la visione di Bill si sta avverando:
lei, Pam, Tara, Willa e alcuni altri vampiri si ritrovano all’interno della
stanza circolare, attendendo la luce del sole.
“When the sun goes down” dicono gli Arctic Monkeys e anche noi: insomma, cosa
accadrà?
subisce Sarah Newlin, nella scena più trash di sempre: vedendo il corpo
decapitato del Governatore, lo bacia e in piena estasi religiosa si mette a capo di tutta l’operazione “Vamp
Camp”, che donna deliziosamente spietata.
L’intuizione degli autori di rimettere in campo il personaggio della ex
mogliettina tutto pepe è sempre più premiata: non solo ci regala scene comiche
di livello ma ci mostra ampiamente come il fanatismo religioso si intrecci con
quello politico e come uno mistifichi l’altro per raggiungere il più terreno
degli scopi: il potere.
La vicenda di Sookie si intreccia nuovamente con la storia principale: Bill,
che ormai gironzola alla luce del sole senza una scottatura, piomba in casa
Bellefleur sotto gli occhi scioccati di tutti e le chiede di portarlo da Warlow,
così da poter prelevare il suo sangue e salvare quindi la razza vampirica. La
nostra fatina è a un bivio: per aiutare i suoi amici e le persone a cui tiene
dovrà sposare il vampiro-fairy per l’eternità, solo così egli accetterà di
donare il suo sangue. A questo punto spero che l’evoluzione di Sookie si compia definitivamente e che
segua il suo percorso, qualunque esso sia, la sua presa di posizione mi è
piaciuta e la preferisco “badass” piuttosto che indifesa.
Al Vamp Camp la situazione precipita: la Newlin prende a “taccate” la
rappresentante dell’azienda del True Blood, responsabile di voler rivelare
quello che sta accadendo realmente all’interno del campo e in un cliffhanger
finale, vediamo Jessica realizzare che la visione di Bill si sta avverando:
lei, Pam, Tara, Willa e alcuni altri vampiri si ritrovano all’interno della
stanza circolare, attendendo la luce del sole.
“When the sun goes down” dicono gli Arctic Monkeys e anche noi: insomma, cosa
accadrà?
In “Dead Meat” vediamo la ragazza tenere un discorso sulla tomba dei propri
genitori e seguire il suo destino: peccato che, una volta arrivati da Warlow,
Sookie e Bill lo vedono ferito (o morto, non si sa) e l’uomo capisce che Eric
dopo aver sbeffeggiato i suoi poteri in seguito alla morte di Nora, non starà
ai suoi giochi ma è entrato in azione e agirà per conto suo.
genitori e seguire il suo destino: peccato che, una volta arrivati da Warlow,
Sookie e Bill lo vedono ferito (o morto, non si sa) e l’uomo capisce che Eric
dopo aver sbeffeggiato i suoi poteri in seguito alla morte di Nora, non starà
ai suoi giochi ma è entrato in azione e agirà per conto suo.
PRO:
Tanti sono i punti a favore di questi due episodi, da Pam sempre strepitosa, intelligente e ironica a Jason e la sua ingenuità, Eric che dimostra di essere ampiamente al di sopra di qualunque altro personaggio vampiresco in circolazione, fino a Sookie e la sua presa di coscienza. Assolutamente inutile, come detto più e più volte, l’apporto di Alcide&lupacchiotti e quello di Sam che addirittura mi annusa Nicole, percependo l’odore di un probabile figlio: no grazie. “True Blood” ha ingranato la marcia e non lo ferma più nessuno, gli episodi sono ricchi di scene emotive e trash di alta qualità e per questo entrambi sfiorano l’eccellenza.
- Ottima alternanza tra scene emotivamente alte e trash assoluto.
- Cnvergenza di tutte le storie in quella principale.
- La maggioranza dei personaggi subisce un evoluzione più che positiva.
CONTRO:
- Inutile minutaggio sprecato con Alcide e Sam, i due veri pesi morti della serie.
Tanti sono i punti a favore di questi due episodi, da Pam sempre strepitosa, intelligente e ironica a Jason e la sua ingenuità, Eric che dimostra di essere ampiamente al di sopra di qualunque altro personaggio vampiresco in circolazione, fino a Sookie e la sua presa di coscienza. Assolutamente inutile, come detto più e più volte, l’apporto di Alcide&lupacchiotti e quello di Sam che addirittura mi annusa Nicole, percependo l’odore di un probabile figlio: no grazie. “True Blood” ha ingranato la marcia e non lo ferma più nessuno, gli episodi sono ricchi di scene emotive e trash di alta qualità e per questo entrambi sfiorano l’eccellenza.
VOTO EMMY
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.