This is his true face. But few can see it. The gifted and the damned.”
Agente Cooper: “Is Bob near us now?”
L’Uomo Con Un Braccio Solo: “For nearIy 40 years.”
Agente Cooper: “Where?”
L’Uomo Con Un Braccio Solo: “A large house made of wood. Surrounded by trees. The house is filled with many rooms, each alike. But occupied by different souls. Night after night.”
Agente Cooper: “The Great Northern Hotel.”
Il Great Northern Hotel è un luogo molto importante nell’universo di Twin Peaks, ora più che mai. Non solo perché ci alloggia Cooper, perché è di Ben Horne e perché è il fulcro di molti eventi, ma anche perché a quanto pare è il luogo in cui Bob risiede. Una notizia del genere, arrivata al 6° episodio della stagione non può far altro che dare una forte accelerata alle indagini aumentando il ritmo della storia che, ultimamente e nonostante l’irruzione al One Eyed Jacks dello scorso episodio, si era affievolito.
Nella lentezza narrativa di “Demons – Demoni”, quasi da calma prima della tempesta, si dipanano diverse storyline che hanno il compito di portare avanti le relative trame di quella folta schiera di personaggi che abita Twin Peaks (e molti, come il Dr. Jacoby o Norma, neanche compaiono). L’arrivo del capo sordo di Cooper, la nuova vita di Leo a casa con Shelly e Bobby, la fuga forzata di Josie con lo straziante “Ti amo” detto da Harry o il misterioso Tojamura sono tutte storie più o meno interessanti ma che dilatano enormemente i tempi e i modi della narrazione lasciando solo al finale il compito di riportare in alto il ritmo. E si poteva fare diversamente.
LATI POSITIVI:
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LATI NEGATIVI:
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VOTO: 4/5
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.