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Kim: “I think she means some sort of dystopian future in which money no longer means anything.”
Nicky: “Right.”
Kim: “And the only currency..is for some unknown reason the savaged penes of your fallen enemies.”
Nicky: “Right. Which you could carry around in some kind of bespoke leather-bound…”
Kim: “Dick wallet.”
Nicky: “Right. Exactly! Yeah. But I mean. Cool, but I think it would be more of a purse.”
Nicky: “Right.”
Kim: “And the only currency..is for some unknown reason the savaged penes of your fallen enemies.”
Nicky: “Right. Which you could carry around in some kind of bespoke leather-bound…”
Kim: “Dick wallet.”
Nicky: “Right. Exactly! Yeah. But I mean. Cool, but I think it would be more of a purse.”
Ad un solo episodio dalla conclusione, Two Weeks To Live si ritrova a fare il consueto recap narrativo andando a riprendere in esame ogni singolo personaggio fin qui mostrato ed il suo personale destino di scena. Trattandosi di una serie comedy dal cast decisamente circoscritto, il recap è decisamente molto rapido: Tina e Kim, riavvicinatesi come famiglia, sembrerebbero sul punto di potersi riappacificare; Jay e Nicky (anche se il primo sentimentalmente scosso da Beth) sembrerebbero più vicini ed in sintonia che mai; Thompson e Brooks si accordano sullo spartirsi i soldi una volta recuperati, con conseguente fuga da Terry (la figlia di Jimmy). Un recap rapido, come detto, e che permette di fare il punto su cosa potrebbe essere in arrivo.
Kim nonostante sia evidentemente innamorata di Nicky (e ricambiata) sembra ritrovarsi nell’ennesimo impasse con il ragazzo, reo di aver violato la sua privacy avendo letto il suo libro con annotata la lista di cose che aveva intenzione di compiere una volta arrivata nel mondo ostracizzato dalla madre. Ancora una volta Kim viene tradita dalla persona nella quale riponeva maggiore fiducia e sconsolata cerca da estraniarsi dal mondo evitando di ascoltare Tina e Nicky presi dal loro diverbio, mossi dai sentimenti (diversi, ma sotto certi versi comuni) che entrambi provano per la giovane ragazza.
In tutto ciò è ancora una volta Jay a fare la mossa sbagliata, questa volta in maniera del tutto inconsapevole, dando la propria posizione a Beth per poterlo raggiungere: Thompson e Brooks, infatti, sembrano aver posto un localizzatore sulla donna in attesa di qualche tipo di contatto, poi realmente avvenuto.
Resta ancora avvolta nel mistero la reale identità di questo fantomatico “Joe” nominato da Jimmy in punto di morte: durante la telefonata tra Brooks e Tina, quest’ultima viene chiamata proprio Joe lasciando più di un dubbio allo spettatore. La morte del padre di Kim potrebbe essere in qualche modo ricollegata proprio a Tina? Effettivamente una donna talmente preparata e pronta a tutto risulta strano non essere stata in grado di predisporre un piano per vendicare il marito barbaramente ucciso di fronte agli occhi dell’innocente figlia. Qualcosa in tutto ciò sembra non tornare e sarà proprio il finale a dipanare (si spera) ogni dubbio in merito alla questione.
La serie si concede la leziosità di poter tornare sui propri passi riaccompagnando lo spettatore nella tavola calda in cui sia Tina, sia Kim hanno già ampiamente avuto modo di mostrare di che pasta siano fatte. Una leziosità che abbraccia il lato comedy visto e considerato che per l’ennesima volta il proprietario della tavola calda si ritrova incosciente a terra senza una valida spiegazione. A volte sarebbe meglio non discutere con certi clienti.
Kim nonostante sia evidentemente innamorata di Nicky (e ricambiata) sembra ritrovarsi nell’ennesimo impasse con il ragazzo, reo di aver violato la sua privacy avendo letto il suo libro con annotata la lista di cose che aveva intenzione di compiere una volta arrivata nel mondo ostracizzato dalla madre. Ancora una volta Kim viene tradita dalla persona nella quale riponeva maggiore fiducia e sconsolata cerca da estraniarsi dal mondo evitando di ascoltare Tina e Nicky presi dal loro diverbio, mossi dai sentimenti (diversi, ma sotto certi versi comuni) che entrambi provano per la giovane ragazza.
In tutto ciò è ancora una volta Jay a fare la mossa sbagliata, questa volta in maniera del tutto inconsapevole, dando la propria posizione a Beth per poterlo raggiungere: Thompson e Brooks, infatti, sembrano aver posto un localizzatore sulla donna in attesa di qualche tipo di contatto, poi realmente avvenuto.
Resta ancora avvolta nel mistero la reale identità di questo fantomatico “Joe” nominato da Jimmy in punto di morte: durante la telefonata tra Brooks e Tina, quest’ultima viene chiamata proprio Joe lasciando più di un dubbio allo spettatore. La morte del padre di Kim potrebbe essere in qualche modo ricollegata proprio a Tina? Effettivamente una donna talmente preparata e pronta a tutto risulta strano non essere stata in grado di predisporre un piano per vendicare il marito barbaramente ucciso di fronte agli occhi dell’innocente figlia. Qualcosa in tutto ciò sembra non tornare e sarà proprio il finale a dipanare (si spera) ogni dubbio in merito alla questione.
La serie si concede la leziosità di poter tornare sui propri passi riaccompagnando lo spettatore nella tavola calda in cui sia Tina, sia Kim hanno già ampiamente avuto modo di mostrare di che pasta siano fatte. Una leziosità che abbraccia il lato comedy visto e considerato che per l’ennesima volta il proprietario della tavola calda si ritrova incosciente a terra senza una valida spiegazione. A volte sarebbe meglio non discutere con certi clienti.
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Ad un solo episodio dal finale Two Weeks To Live sembra prepararsi con grande dovizia di particolari e lasciando sapientemente in gioco le principali domande. La votazione si abbassa sia per precauzione, sia perché a livello di intrattenimento e di coinvolgimento questo quinto episodio sembra manifestare i sintomi di buona parte degli episodi che precedono un finale. Ma le speranze di una più che degna conclusione sono tante.
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.