Wilfred 4×01 – 4×02 – Amends – ConsequencesTEMPO DI LETTURA 4 min

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If you have behaved badly, repent, make what amends you can and address yourself to the task of behaving better next time.
Aldous Huxley

Sooner or later everyone sits down to a banquet of consequences.
Robert Louis Stevenson

Wilfred si ripresenta per la quarta ed ultima estate e lo fa, al solito, nella sua unica e subdola maniera, quella che ce lo fa amare ed odiare al tempo stesso perchè si prende gioco di Ryan e di noi ma al contempo, in maniera infida e tutt’altro che spiegabile razionalmente, ci fa pendere ansiosamente dalle sue labbra come dei cani che aspettano il biscottino dal proprio padrone. Già, cani, un’etichetta che a Wilfred è sempre stata stretta e che dopo lo scorso season finale e l’attuale doppia premiere è più che mai effimera ed inadatta al personaggio di Jason Gann.

A scrivere “Amends” sono stati chiamati il duo Reed Agnew ed Eli Jorné, gli stessi sceneggiatori della scorsa premiere e dello scorso season finale, due scrittori che sanno il fatto loro e che godono della fiducia di David Zuckerman visto che ha ceduto loro questo importante compito e, a posteriori, si capisce anche il perchè. Più che guardare insieme “Amends” e “Consequences” sarebbe più corretto vedere insieme “Regrets” e “Amends” perchè visti insieme regalano tutto un altro sapore. “Amends” riparte esattamente lì dove avevamo lasciato la nostra mascella spalancata, ovvero quando in “Regrets” Ryan trova la statua di un Wilfred in mezzo ad un bosco e all’improvviso mille supposizioni esplodono come una bomba nel nostro cervello. Wilfred è veramente una divinità? Ci sono stati altri Wilfred prima di lui? Ryan si sta immaginando tutto o la statua è reale? Nella doppia premiere si gioca veramente tanto su tutte queste domande e lo si fa in maniera impeccabile creando e smontando più volte i nostri castelli di carta e sparando senza problemi una doppia trollata. Tutto quello che si è visto in “Regrets” infatti non è reale, o meglio non è “ancora” reale ma è una premonizione di quanto accadrà in “Amends” quindi abbiamo giusto il tempo per festeggiare la resurrezione di James Remar prima di sprofondare nuovamente nello sconforto per la perdita di un attore di questo calibro, oltre che ovviamente per la morte del Newman Senior.

Anche se la trollata in questa serie è sempre dietro l’angolo, la storia raccontata dai tre ragazzini vestiti da Wilfred rappresenta un’ancora di salvezza per le nostre deboli certezze che, dopo aver vacillato pesantemente ad inizio puntata, ricevono qui un input sulla direzione narrativa verso cui Zuckerman ed i suoi vorrebbero andare a parare. L’uso del condizionale è obbligatorio dopo tutte le cantonate che ci siamo presi in questi 4 anni però, forse, qualcosa di vero in quanto visto c’è, anche se non sappiamo bene cosa.
Seguendo la pista dell’antico culto degli Wilfred, “Consequences” vira verso un’altra trama che avevamo lasciato nel dimenticatoio: Jenna Mueller. Il bacio dato dalla suddetta vicina di casa a Ryan in “Heroism” ha origini più profonde di quello che si pensa e, anche se rappresenta il sogno proibito del nostro protagonista, di mezzo c’è pur sempre Drew ed un matrimonio che nonostante quanto visto nel secondo episodio può durare ancora a lungo. Poco ci importa che tra Jenna e Drew ci siano degli attriti, i panni sporchi si lavano in famiglia e a noi sta bene così, ci interessa di più vedere che cosa ha architettato Wilfred per far finire il suo pupillo tra le braccia della sua padrona. Non si può infatti non apprezzare il complesso ma comicamente assurdo piano che porterà Drew a rompersi la gamba e Ryan a diventare un beccone vivente, il tutto ovviamente per ottenere il cuore di Jenna.
Viaggiando costantemente sul confine tra realtà ed inganno, “Consequences” ci lascia interdetti con la chiamata finale fatta da uno sconosciuto presumibilmente collegato alla setta degli Wilfred. O almeno così sembra, ovviamente siamo ben lieti di ricevere l’ennesima trollata se il tenore degli episodi si mantiene su questi livelli, certo si potrebbe osare di più per ora ci accontentiamo.

PRO:

  • Il costante dubbio che permea ogni scena, in continuo bilico tra verità e bugia
  • Giochi di “coda” quando Ryan è cieco
  • “Is a coincidence that there is a statue of a dog faces of human creature over there?” “That statue is a Vergin Marie”
  • Bear che cita Meg Ryan in “Harry Ti Presento Sally”
CONTRO:
  • Si potrebbe non apprezzare la doppia trollata su Henry Newman e sulla setta degli Wilfred
  • La dipartita di Henry Newman e di Drew, si spera in maniera non definitiva
In concomitanza con il trasloco di canale da FX a FXX e con il dimezzamento degli ascolti, Wilfred ritorna stemperando le supposizioni createsi dopo “Regrets” ma al contempo creandone altre. La strada verso la verità è distante solo altri 8 episodi…
Regrets 3×13 0.44 milioni – 0.2 rating
Amends 4×01 0.21 milioni – 0.1 rating
Consequences 4×02 0.21 milioni – 0.1 rating

VOTO EMMY

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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