American Gods 2×08 – Moon ShadowTEMPO DI LETTURA 3 min

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Pochi concetti, relativamente pochi risvolti di trama, una bella fotografia, due-tre personaggi dall’interpretazione ben azzeccata: la seconda stagione di American Gods ha avuto un andamento che in questi lidi si è trascinato sempre in una sufficienza risicata, dopo le alte aspettative che la prima soddisfacente stagione aveva portato agli spettatori.
Sicuramente, il già brillante romanzo di Neil Gaiman, la cui struttura richiama parecchio ad una serie tv, non poteva dare vita ad un risultato scadente. Purtroppo, però, la reiterazione di alcuni già conclamati punti, in favore di un’iper-estetizzazione dello show, alla lunga ha deformato la già citata scansione televisiva di cui il romanzo si faceva portatore naturale.
L’intera sequenza iniziale è un esempio di ciò, con Mr. World che evoca il caso di panico collettivo per “La Guerra Dei Mondi” che, trasmessa in radio, aveva suscitato il panico degli ascoltatori, convinti di star ascoltando un notiziario. Da un lato, dopo 15 episodi ed eventualmente la lettura del romanzo, è abbastanza chiara l’idea di Gaiman: una forte credenza (in questo caso paura) può rendere reale l’irreale. Farne l’ennesimo monologo ad inizio episodio, ripetuto poi anche dal Techno Boy, che dice al tizio dei metronomi che sono gli uomini a creare gli dei a loro immagine, rende il tutto un po’ ridondante.
D’altra parte, però, bisogna riconoscere che il tema della paura è stato trattato in maniera abbastanza brillante, soprattutto considerando l’attualità della tematica. Anche nel finale, infatti, si interviene su quanto forse non era una tematica così pressante quando Gaiman scrisse American Gods. I nuovi dei irrompono direttamente nei canali di informazione concretizzando la paura di cui sopra e demonizzando così i loro antagonisti.
Volendo schematizzare cos’altro succede nell’episodio, oltre a questa strategia dei nuovi dei e a questo leitmotiv della paura, si può scarnificare il tutto nell’approfondimento della figura di Wednesday. Anche in questo caso, però, l’intera stagione sta giocando da parecchio. Le porzioni di minutaggio riservate a Ian McShane riscuotono sempre successo (anche se qui non compare tantissimo), di conseguenza la sua ambiguità è argomento principale da almeno 7 episodi a questa parte. Se da un lato, il trip mentale di Shadow che arriva a concepire la natura paterna del dio si colloca come momento chiave caratterizzante questo finale di stagione, dall’altro i continui scambi di battute tra gli altri personaggi rendono ridondante anche il solo continuare ad esprimere il concetto di ridondanza. Mr. Nancy, Mr. Ibis, Salim e Jinn, così come altri, non sono altro che maschere, utili da un lato a caratterizzare questo fantasioso mondo, dall’altro forse frutto del tentativo di creare un fandom, accentuando vezzi, ship e quant’altro, con il solo risultato di dilatare il minutaggio oltremodo e forse annacquare la presenza degli effettivi protagonisti.
All’inizio del precedente episodio Shadow trova Sweeney svenuto, nel romanzo, in realtà, lo trova morto. Dalla crudezza delle pagine di Gaiman, si è compiuta così una romanticizzazione del personaggio, dandogli una morte più epica e tragica. Una delle scene finali che vede Laura trasportarne il corpo può forse suggerire degli sviluppi estremamente “televisivi”, ovvero non rovinare una potenziale coppia che tanto può piacere al pubblico, o comunque non buttare alle ortiche un altro personaggio le cui apparizioni catturano le attenzioni dello spettatore, al contrario di molti altri momenti in cui ci si distrae facilmente.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La tematica della paura, attualizzazione efficace del concetto espresso da Gaiman
  • La scena finale
  • La potenziale rivelazione su chi è Wednesday per Shadow
  • Tanti momenti in cui la serie si specchia

 

Una stagione che ha indubbiamente raffreddato non di poco la considerazione nei confronti di uno show che era comunque stato ben accolto. Ovviamente chi ha letto il romanzo sa quali possono essere i successivi risvolti e quindi una buona percentuale di curiosità rimane.

 

Treasure Of The Sun 2×07 0.31 milioni – 0.1 rating
Moon Shadow 2×08 0.27 milioni – 0.1 rating

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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

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