Arrow 1×15 – DodgerTEMPO DI LETTURA 5 min

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E fu così che in principio era Oliver Queen, un ragazzo che dopo aver vissuto una drammatica esperienza da naufrago riesce a tornare nella sua città con il peso sulle spalle di una promessa da mantenere. Successivamente la vera identità del Vigilante, o The Hood che dir si voglia, viene rivelata a Diggle che si trasforma nella parte umana di Green Arrow con la funzione di “grillo parlante”. Il fantastico duo piano piano depennava i nomi dalla lista concedendosi qua e la qualche malvivente extra lista della spesa, così che anche il nostro amato Diggle potesse sentirsi utile per la società. Ed ora da uno splendido duo ci siamo evoluti in un fantastico trio, credo che nella arrow-caverna ci sia un leggero sovraffollamento.
Dalle prime volte che Felicity è apparsa ha cominciato a raccogliere subito consensi, è un personaggio leggermente stereotipato, certo è la classica secchiona e topo di laboratorio, ma allo stesso tempo rappresenta tutto ciò che c’è di buono in Diggle, al femminile ovviamente, con una sponteneità genuina che talvolta si trasfoma in una graziosa logorroicità. Nonostante ciò Felicity appare onesta, pulita e serve a mettere in discussione Oliver ed i suoi modi di fare, diciamoci la verità, e questa è una parte che interessa soprattutto i maschietti, anche se non rappresenta il prototipo della belloccia delle serie tv, nel vestitino serale è davvero molto bella da vedere. Per quando riguarda il Dodger a cui si riferisce il titolo altri non è che un astuto ladro, neanche troppo messo in mostra, che non ama sporcarsi troppo le mani, se non di tanto in tanto. Dodger non gira armato di pistola ma bensì di collari esplosivi da mettere atttorno al collo delle vittime, e una strana bacchetta (taser) che con un tocco trasmette della corrente elettrica, nulla di che visto anche il tempo che gli è stato dedicato.
Il big bad della settimana esce di scena dopo un movimentato inseguimento in moto con un The Hood senza cappuccio verde ma con uno splendido completo elegante ed un casco. Attimi inverosimili nella trama toccano questo personaggio. Primo su tutti, per esempio il fatto che organizzano un evento con centinaia di invitati e di gioielli in bella vista, e non viene piazzato nessun sistema di sicurezza. Un tizio qualsiasi può avvicinarsi ad una teca e prendersi un oggetto passando inosservato? Seriously?! Direi di no, o meglio l’unica che pare accorgersi è Felicity che vince in cambio uno splendido collarino esplosivo.
In questa puntata abbiamo anche una dose di faccende amorose, e con grande entusiasmo i protagonisti non sono Oliver e Laurel oppure (il che sarebbe stato anche peggio) Tommy e Laurel. Infatti, come una magica coincidenza Diggle ed Oliver si concedono una serata romantica rispettivamente con Carly e McKenna Hall e quasi come se fosse una casuale coincidenza la serata va nel peggiore dei modi. Se da una parte Diggle sul più bello riesce a rovinare il momento del quasi bacio tirando fuori a caso suo fratello morto, nonchè marito della donna, recitando l’idilliaca frase “l’amore è più difficile della guerra” smorzando il magico momento che si stava andando a creare, dall’altra parte Oliver non riesce nemmeno a “consumare” il suo dessert e casca quando gli viene domandato della sua esperienza da isolano. Poco importano le gaffe dei due uomini perché alla fine tutto si risolve per il meglio con una bella limonata.
Passando all’argomento flashback, riprendono esattamente dove li avevamo lasciati la scorsa volta con uno Slade Wilson sofferente e a rischio di infezione ed Oliver che fa uno strano incontro nella caverna di Yao Fei. Un ragazzo come ce ne sono molti ma che non trasmette fiducia e serenità e che sicuramente nei prossimi flashback si rivelerà per quello che è…
Termino questa recensione dedicando le nostre ultime righe ad un personaggio alquanto controverso e contraddittorio: Moira Queens-Steel. Ancora una volta ha rimescolato le carte in tavola, prima era colpevole, poi era innocente ed ora sembra quasi che si sia trovata immischiata casualmente in faccende più grandi di lei. Alla fine la vediamo parlare con un uomo misterioso di un piano che aveva lo scopo di ripulire le città, ma che poi si è trasformato in qualcosa di terribile. Insomma, cara Moira, cerchi di uscire da questo casino rivolgendoti alla mafia cinese? Doppio seriously?! Così a prima vista non sembra un piano molto intelligente quello di Mamma Queen visto che commissionare l’assassinio di Malcom Merlyn equivale a puntarsi un mirino sulla fronte e dubito che Merlyn Senior rimarrà veramente vittima di questo complotto… E per la cronaca China White per i più smemorati l’abbiamo già incontrata un paio di volte e per la precisione il primo incontro è datato 1×02.
PRO:
  • Felicity Smoak entra in prima persona a far parte del fantastico club della freccia verde. E qualcosa mi dice che non sarà una collaborazione a breve termine.
  • Oliver e Diggle fall in love.
  • L’inseguimento in moto, d’altronde è stato l’unico momento d’azione…
  • Qualche battuta qua e la ci ha dato l’occasione di farci qualche risata ma abbiamo visto di meglio.
  • Il ladruncolo si chiama Roy Harper e ricordatevi questa faccia perchè ne sentirete ancora parlare…
CONTRO:
  • Thea e Laurel a spasso insieme. Le due donne più noiose del mondo che girano senza motivo per un quartiere malfamato e per di più tirate come poche. Geniali!
  • Laurel da due puntate a questa parte è completamente inutile…
  • Moria: ancora non capisci in che guaio ti stai cacciando?
La puntata è stata leggera e gradevole anche se il cattivo di turno non è stato uno dei più astuti e non ha saputo rubare la scena, di certo non è stato uno dei migliori avversari di Green Arrow. Nonostante questo l’introduzione di un personaggio come Felicity porta una ventata di aria fresca e l’aggiunta di Roy Harper al cast lascia ben sperare per le prossime puntate.

 

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