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Arrow 1×21 – The UndertakingTEMPO DI LETTURA 7 min

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Oliver Queen e la sua missione: un compito arduo affidatogli dal padre pochi istanti prima del suo ultimo respiro. Un grande macigno da affrontare per chiunque, ma Oliver una volta tornato alla civiltà elimina uno ad uno, il tutto con molto impegno, le persone scritte sulla lista lasciatagli dal padre. In realtà fino ad ora di questa fantomatica lista non si sapeva molto, se non qualche piccolo dettaglio buttato qua e la dagli autori nelle scorse puntate. Finalmente ora, in una ventunesima puntata-flashback ci viene raccontata la vera storia dell’agendina.
“The Undertaking” è stata una puntata di salti temporali ma ben diversi dai soliti isolani, infatti i protagonisti sono: il defunto Robert Queen, Merlyn senior, Moira, Frank ed una giovane coppietta formata da Ollie e Laurel. Di contorno a tutto ciò ci capita di sentire qua e la alcuni nomi che ai più attenti suonavano famigliari, per esempio Hunt, già depennato ai tempi da Green Arrow. Insomma, da una riunione di ricchi e potenti con manie di onnipotenza (più che altro Mister Merlyn) ci ritroviamo ben presto a scoprire come Robert non desideri annientare i Glades e assistiamo a una Moira colma di umanità che chieda al marito di impedire l’annientamento di molte vite innocenti e, dopo poche parole, ci troviamo al giorno della partenza delle Queen’s Gambit.
Per chi non ricordasse la fine che ha fatto Frank qualche puntata fa, facciamo un salto indietro. In combutta con Moira, Frank decide di pagare la triade cinese per organizzare un attentato ai danni del Merlyn, che si svela sempre di più il grande burattinaio malefico del gruppo. In breve il tutto finisce con un buco nell’acqua, complice anche un povero ed ingenuo Green Arrow che probabilmente ora agirebbe sicuramente in modo diverso, e Moira per salvarsi il fondoschiena accusa il povero Frank di essere il mandante. Abbiamo detto “povero Frank”? Beh dopo la scorsa puntata non ci dispiace più di tanto di ciò che gli è accaduto, visto che scopriamo che la morte di Robert è avvenuta anche grazie al suo aiuto.
Tutte queste novità ci consentono di vedere Moira con occhi un pizzico meno diffidenti, in fondo a quanto pare si trova costretta a fare quel che fa anche se ci manca da sapere il percorso che l’ha portata a diventare la fredda calcolatrice che è adesso. Di certo la cosa non verrà perdonata da Oliver che senza saperlo stava proprio combattendo contro di lei.
Passando al lato sentimentale dei flashback, non possiamo non spendere due parole per la pessima pettinatura da bamboccio viziato di Oliver e per la bellezza di Laurel che a quanto pare nel tempo è rimasta sempre la stessa, le magie del make-up… Per i fan della coppia sarà stato di sicuro un piacere rivederli intenti a scambiarsi tenere effusioni, eppure, tra discorsi di convivenza e di amore, sappiamo che Oliver in preda al panico da relazione seria se ne va a fare quella maledetta vacanza con Sara Lance. Gli mancavano un po’ di scrupoli all’epoca…
In questa puntata torna nuovamente in scena il fantastico triangolo so boring: Ollie-Laurel-Tommy. Si capisce chiaramente il meccanismo che gli autori vogliono innestare in questo terzetto, ed è decisamente dei più classici del mondo fumettistico: l’eroe ama la fanciulla più bella con cui però non può stare, questa di conseguenza ripiega sul migliore amico dello sfortunato protagonista, ma ad un certo punto ecco la svolta, scontata ma sempre gradita, lui lascia lei perché sa di non poter competere con quell’amore storico e irrealizzabile. La conseguenza è che il migliore amico, in questo caso Tommy, si avvicina al padre, il lato oscuro, e si allontana da ciò che in realtà rappresenta il bene. Come andrà a finire non lo sappiamo ancora, di certo speriamo che non ci venga proposto un epilogo alla “Uomo Ragno” altrimenti si proporrebbe un cliché già visto altre volte e ben poco fantasioso. Qualcuno ha detto Peter-Mary Jane-Harry?
Rapporti personali complicati per Oliver invece si propongono sul piano Arrow-lavorativo. Ricordiamo che la puntata scorsa avevamo visto Diggle e Oliver discutere con la conseguenza che John prende e se ne va chiamandosi fuori da tutto e tutti. Sappiamo che Oliver non è certo il tipo che prende e chiede scusa, ma questa volta deve farlo perché capisce di essersi sbagliato su diverse cose su cui era stato messo in guardia, e soprattutto si rende conto che il piano da far saltare è troppo grosso per poter agire da solo. Quindi messo da parte l’orgoglio chiede scusa e aiuto al nostro Diggle. Riconciliazione obbligata per molti versi ma anche non stucchevole come potrebbe sembrare. Tra i due c’è molto rispetto e soprattutto una vera amicizia, forse l’unica attualmente di Oliver e tra amici a volte capita di litigare e poi tornare allo status quo come se nulla fosse successo. Bene, questo è il tipico caso e a noi non può che far piacere.
Ma se non c’è Diggle ad aiutare sul campo The Hood rimane solo una persona su cui fare affidamento: Felicity. Casinò e trucchi la portano ad essere protagonista in prima persona di un piano per scoprire che fine ha fatto il povero Walter, arrivando infine ad ottenere una bugia da Alonzo. Grazie a questa menzogna Oliver scopre finalmente tutta la verità sulla madre, certo è una verità parziale, ma possiamo dire che finalmente Green Arrow conosce il vero volto del suo nemico.
A solo due puntate possiamo dire che gli autori stanno gettando le basi per un finale avvincente che si prospetta ricco di eventi e con un faccia a faccia decisivo ed auspicabile. Dalla loro parte gli sceneggiatori sappiamo che hanno la capacità di mettere in scena cliffhanger coinvolgenti e da togliere il fiato e stando alle recenti dichiarazioni di attori e sceneggiatori dovrebbe essere proprio così, noi aspetteremo e vedremo.
Le dinamiche dei rapporti personali tra Oliver e gli altri personaggi sono in continua evoluzione, cambiano e mutano da un giorno all’altro. Ed ora che conosce il nome del suo nemico di sicuro sarà combattuto perché l’affetto che Oliver prova per Tommy è leale e sincero, il contrario non è certo invece.
In generale la puntata è stata ricca ed avvincente, i combattimenti sono sempre coreografici, anche se a volte pare irreale che Green Arrow riesca a far fuori dozzine di uomini forzuti tutto solo. Ma visto che il tutto sembra sempre riuscito riusciamo a perdonare questi momenti poco credibili e a concedere anche quel mezzo punto in più ad una puntata così efficace e potente decisamente una spanna sopra quelle viste fino ad ora.

PRO:

  • Walter finalmente torna a casa!
  • Oliver scopre la vera faccia del suo nemico e quella su sua madre
  • Combattimenti sempre molto coreografici.
  • Aver visto questa puntata-flashback diversa dal solito che non solo ci ha raccontato l’origine della lista, ma ci ha anche dato modo di vedere Moira sotto una luce diversa.
  • Felicity ad Oliver: “mi sento sicura con te dentro di me”. Bellissimo personaggio quello della Smoak che si dimostra genuino, umano e piacevolmente spontaneo.
  • Oliver mette da parte il suo orgoglio e chiede aiuto a Diggle.
  • Gli autori stanno veramente facendo di tutto per farci desiderare di arrivare quanto prima al tanto desiderato finale, e speriamo che il risultato sia all’altezza delle nostre aspettative.
CONTRO:
  • Solito triangolo noioso e monotono.
  • Laurel Lance oltre ad essere estremamente noiosa appare anche scontata e contraddittoria al tempo stesso. Insomma, non si fidava di Tommy da non ritenerlo degno di un cassetto ed ora lo ama? Ok le cose cambiano ma non si può non dire un “mah”…
  • Katie Cassidy: nulla da dire su di lei, bellissima e affascinante. Però un piccolo appunto va fatto alla sua recitazione. A volte nei momenti tristi in cui compare la lacrimuccia sembra che la recitazione sia un po’ forzata.
  • I capelli di Oliver nel passato: ma meriterebbero una recensione a parte!

 

La puntata è stata incentrata principalmente sul passato e sulla vera storia della lista, ma nonostante ciò è stata avvincente e ricca di colpi di scena. La domanda quindi è questa: se la terzultima puntata è stata così buona, le altre due come saranno?


 

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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