“Heir To The Demon”, altresì noto come l’ennesimo punto di svolta di Arrow. A Berlanti, Guggenheim e Kreisberg non mancano certo le idee ma soprattutto non manca il coraggio di osare e così, precorrendo le tempistiche canoniche di una serie normale, liberano definitivamente (?) Sara Lance dal gioco della League Of Assassins per trapiantarla definitivamente a Starling
City e renderla un altro potenziale membro della crew di Green Arrow dopo l’introduzione lo scorso episodio di Roy Harper.
Sara is back in town ed ora è una donna libera. Come influirà questa novità sulle vite dei personaggi? In primis si è già capito che la coerenza di Laurel è pari a zero. Se ricordiamo bene, ed in genere lo facciamo, abbiamo visto l’avvocatessa (ormai ex), struggersi dal dolore per la sorella morta, ed invece, ora, a momenti le spacca qualcosa in testa e la sbatte fuori di casa. Seconda cosa che complicherà il rapporto e che potrebbe pregiudicare almeno per un po’ la loro riappacificazione, è la ritrovata e rinnovata attrazione con Oliver. Quindi, per farla breve, la arrow-caverna comincia ad essere superaffollata: Oliver, Diggle, Sara, Roy e Felicity. Pare ovvia la conclusione che anche i fan della coppia (non ancora sviluppata) Oliver – Felicity dovranno ancora attendere per la possibile unione dei due, ma di questo a noi poco importa perché non è il fulcro reale della puntata.
“Heir To The Demon” introduce nella serie tv una novità abbastanza importante ed al tempo stesso vede l’evolversi dei rapporti nelle tre famiglie portanti:
- Famiglia Queen: i rapporti tra Oliver e Moira sembrano essere compromessi per sempre e la cara signora Queen viene nuovamente infangata ed etichettata come manipolatrice machiavellica. Interessante però il fatto che la donna torni nuovamente ad avere una storyline vera e propria;
- Famiglia Lance: il ritorno di Sara viene accolto da Laurel nel peggiore dei modi segnando una rottura nei rapporti tra le sorelle. Il personaggio (inutile) “Laurel” non ha davvero ragione di esistere se non in funzione degli altri personaggi (vedi Sara, Oliver, Sebastian…);
- Famiglia Al Ghul: gli autori introducono una delle figlie di Ra’s Al Ghul, Nyssa, e con lei accarezzano in modo non volgare o plateale il tema dell’amore omosessuale. La donna decide di concedere la libertà alla sua amata, e lo fa in nome del padre, sarà contento il papino Ra’s oppure la Lega tornerà nuovamente a Starling City? Molto probabilmente la seconda.
Questa tredicesima puntata di Arrow funziona bene sia per le dinamiche che per l’introduzione di Nyssa, mantenendo il livello della scorsa puntata ed osando dove non ci si aspettava cambiamenti radicali. I flashback isolani vengono messi da parte in favore di uno sguardo nel passato nella vita della famiglia Lance, meno interessante ma utile per capire le dinamiche pre-naufragio delle due sorelle che a tutti gli effetti non avevamo ancora visto. La narrazione ed le scene dei diversi archi temporali si amalgamano più che bene e permettono una perfetta comprensione della vicenda, nello specifico anche di alcune sfumature riguardanti la vita sentimentale di Sara ed il modo in cui Laurel e Quentin abbiano scoperto la presunta morte della secondogenita.
L’episodio mette un po’ in pausa le varie storyline concentrandosi sulla vita dei personaggi di contorno risultando così meno Ollie-centrica ma non per questo meno apprezzabile, anzi. Inoltre vediamo che gli autori continuano a portare avanti la lotta, non ancora a viso aperto, di Slade contro Oliver/Arrow, portando Slade alla decisione di mettersi in prima persona contro Moira oltre che con il suo burattino di facciata Blood.
In tutto ciò non si può non apprezzare come lo status quo della serie sia in continuo divenire, un evolversi veloce e schizofrenico che ci coglie di sorpresa e proprio per questo si fa apprezzare ancora di più. Se a metà stagione ci presentano episodi del genere, il trio Berlanti, Guggenheim e Kreisberg devono avere un piano in testa molto lungo e decisamente più complicato di quello che immaginavamo. Puro piacere per i nostri occhi.
PRO:
- La lealtà di Felicity nei confronti di Oliver
- Moira torna ad avere una storyline di rilievo: pensate a cosa dovremmo aspettarci se davvero dovesse diventare Sindaco
- Lo sviluppo dei rapporti nelle principali famiglie della serie tv
- Nyssa, anche se poteva essere sfruttata meglio
- Uno sguardo indietro nella famiglia Lance che serve per capire certe dinamiche, anche se questa novità al tempo stesso risulta leggermente noiosa
- Nyssa Raatko poteva essere sfruttata decisamente meglio
- Diggle e Roy messi ai margini delle vicende anche se quest’ultimo è giusto che riposi dopo essere stato protagonista nella scorsa “Tremors“
“Heir To The Demon” dà una scossa alle storyline di svariati personaggi e la visita di Nyssa a Starling City risulta molto interessante. Katrina Law riesce a rendere la figlia di Ra’s Al Ghul intrigante, sfoderando una performance decisamente convincente. Nel complesso il tredicesimo episodio di Arrow soddisfa e supera le aspettative, ancora una volta.
Tremors 2×12 | 2.95 milioni – 1.1 rating |
Heir To The Demon 2×13 | 2.75 milioni – 1.0 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.