Arrow 3×06 – GuiltyTEMPO DI LETTURA 4 min

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Magari non è così chiaro ma c’è un sottile filo rosso che collega ogni episodio di Arrow di questo inizio stagione, un filo che mira a delineare un sottobosco narrativo forte ed ampio per la nuova stagione focalizzandosi di volta in volta su un personaggio in particolare. “Corto Maltese” è totalmente incentrato su Thea e su ciò che ha fatto dopo che è scappata nello scorso season finale; poi è stato il turno di “The Magician” che ha esplorato ulteriormente il sempre più che ambiguo personaggio di Malcolm Merlyn e la sua relazione di odi et amo con la Lega Degli Assassini; successivamente “The Secret Origin Of Felicity Smoak” ha finalmente fatto luce sul passato di Felicity quando ancora non bazzicava i piani alti delle Queen Consolidated. A rimanere fuori dall’elenco di character che si sono guadagnati la gloria di un episodio a loro dedicato rimangono Diggle e Roy, anzi è più corretto dire che rimanevano visto che ora si può fare la spunta anche accanto al nome del giovane allievo di Oliver.
E’ decisamente passato troppo tempo dall’ultima volta che il Mirakuru era stato nominato e sembrava giusto il caso di ricordarlo perché basta averlo preso una volta per avere delle conseguenze che perdurano anni e anni. Roy, ora disintossicato al 100%, è al centro della trama orizzontale che lega direttamente ed indirettamente il Mirakuru all’omicidio di Sara visto che, pur non avendo più tracce della sostanza nel proprio corpo, subisce comunque episodi disturbanti che affiorano come incubi nel suo subconscio. Si, esattamente incubi perché alla fine è questa la spiegazione che traspare dopo la breve meditazione di fine puntata: la reminiscenza del primo omicidio riaffiora dalla memoria di Roy e si mixa, in quanto troppo simile per modus operandi, a quanto accaduto a Sara facendo venire a galla i sensi di colpa sopiti da troppo tempo.
In “Guilty” Roy deve venire a patti con il proprio passato per potersi dedicare anima e corpo al proprio futuro come Arsenal, infatti non basta indossare un cappuccio e sparare qualche freccia per diventare un vigilante/supereroe, certo serve una guida (Oliver) che lo accompagni nella crescita personale e professionale, tuttavia prima di tutto serve avere una coscienza di sé stessi e dei propri mezzi. Ciascuno di noi è quello che è per ciò che ha vissuto, per diventare Arsenal c’è quindi il bisogno di affrontare di petto la questione portata a galla dalla morte di Sara che evidenzia l’esistenza di un problema represso che necessita di essere elaborato in pieno, in fin dei conti un omicidio è pur sempre un omicidio, a maggior ragione se è il primo.
Tralasciando il filone Roy/Arsenal, “Guilty” si focalizza molto anche sull’attuale allenatore di Laurel, Ted Grant, sul suo passato (finalmente più chiaro) e sul ruolo che ha e che tenderà ad avere da qui in avanti. Andando per ordine si deve dire fin da subito che il “killer del giorno” non è un granché, non si sa come mai riesca a suscitare così tanto fastidio e problemi al team Arrow (anzi lo sappiamo e si chiama “bisogno di minutaggio”) ed infine dimostra di non essere molto fluido in quanto costruito appositamente per svelare e supportare il percorso di crescita di Roy. Niente di più e niente di meno.
Si può certamente fare di meglio non palesando così tanto una costruzione ad hoc per la trama orizzontale, troppe coincidenze messe insieme in 40 minuti fanno sempre puzzare l’intero episodio danneggiando anche ciò che di buono si era riuscito a costruire, esattamente come accade qui. Ed è davvero un peccato considerando che finalmente ci si era focalizzati su un personaggio dal potenziale enorme come Roy/Arsenal.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Focus su Roy, sul suo passato e sul rapporto con Oliver
  • Roy non è il killer di Sara
  • Roy non è il killer di Sara
  • Troppe coincidenze tra caso del giorno e trama orizzontale rendono meno fluido il tutto

 

Abbiamo visto di meglio? Sicuramente. E’ innegabile che Arrow questa stagione stia partendo un po’ a rilento ed evidenzi l’assenza di un villain principale per focalizzarsi sul mistero del killer di Sara, tuttavia la pressione e l’importanza data a quest’ultimo non è quella che si dovrebbe percepire e quindi viene meno anche tutto il potenziale pathos. Almeno si sta portando avanti la tridimensionalizzazione dei personaggi, e questo è sicuramente un punto a favore.

 

The Secret Origin Of Felicity Smoak 3×05 2.73 milioni – 1.1 rating
Guilty 3×06 2.6 milioni – 0.9 rating

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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