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Continuare a elencare i vari motivi per i quali “Baby” non abbia soddisfatto le aspettative di noi recensori è un po’ come sparare sulla croce rossa. Avete presente quelle persone che, non appena scoprono di avere ragione, continuano a sottolinearlo con esternazioni e frecciatine più o meno velate? Ecco, noi non vogliamo arrivare a questo punto, ma dopo cinque puntate la situazione non è migliorata, anzi, con “L’ ultimo Scatto” abbiamo quasi raschiato il fondo del barile, tra dialoghi inverosimili, scenette no-sense e sottotrame alla Centovetrine.
Non si sa da dove iniziare a parlare male di questo quinto episodio, che racchiude tutti i lati negativi già elencati nelle precedenti recensioni, e aggiunge benzina sul fuoco vertendo sempre più verso il più scialbo dei teen drama. Gli adulti, ormai relegati al semplice ruolo di macchiette e sempre più caricaturali, continuano a essere i personaggi meno riusciti di “Baby” (non si sa se volutamente o meno) e la storyline di Monica (Claudia Pandolfi) ne è la prova più lampante: la professoressa che cede alle avances del ragazzino per sfuggire alla noia di una routine di coppia ormai piatta, è forse il punto più basso raggiunto dalla serie. Meglio non se la passano le madri di Chiara e Ludovica che, tra una sequenza in slow-motion e l’altra, rivelano lo stesso peso e spessore dei personaggi di Federico Moccia.
Per quanto riguarda le due protagoniste principali, interpretate da Benedetta Porcaroli e Alice Pagani, il loro “salto nel buio” prosegue inesorabile e culmina con la festa organizzata da Saverio, dove la situazione precipita. “Baby”, quindi, continua a concentrarsi di più sul periodo appena antecedente il fatto di cronaca del 2013, sul percorso emotivo e mentale che sta alla base della decisione di vendere il proprio corpo in cambio di soldi facili e lusso sfrenato. Forse, come già ampiamente detto, ci aspettavamo che la vicenda venisse trattata in maniera più diretta e specifica, con un focus maggiore sul “cosa” e non sul “come”. Magari questo sarà materiale per una seconda stagione, che, però, ancora non è stata confermata.
Lo sforzo della regia viene apprezzato, così come la colonna sonora che scandisce perfettamente i vari momenti dell’episodio e va di pari passo con il mood dei protagonisti, ma la sceneggiatura soffre ancora di troppe lacune e sembra attingere da ogni telefilm di stampo adolescenziale andato in onda negli ultimi anni. Chiara e Alice che vanno a fare shopping, il motorino di Damiano che fatalità ricompare in una strada a caso, le pause eterne nel giardino del liceo, Camilla che non si rende conto di quanto il suo ragazzo non sia minimamente interessato a lei, il tira e molla tra Alice e Fiore, le emozioni confuse dei protagonisti e i loro cambiamenti di umore repentini, sono solo alcuni esempi di tutto ciò che non funziona in questa puntata.
“Baby” sembra scritta appositamente per i giovani, cercando di catturarne uno spaccato di vita quotidiana, sicuramente estremizzato in alcuni punti, ma estrema è anche la vicenda dalla quale prende spunto la serie; il problema è che questo spaccato viene presentato in maniera troppo stereotipata e raffazzonata. C’è introspezione, ma non c’è maturità dei personaggi, non c’è evoluzione, o se c’è viene trattata in maniera superficiale e sbrigativa. Il numero delle puntate non aiuta in questo e magari sarebbe stato preferibile osare qualche episodio in più e prendere le cose con più calma.
Gli ultimi minuti, però, raggiungono l’obiettivo di suscitare curiosità nello spettatore, anche se, forse, la curiosità è data dal motivo sbagliato.
Non si sa da dove iniziare a parlare male di questo quinto episodio, che racchiude tutti i lati negativi già elencati nelle precedenti recensioni, e aggiunge benzina sul fuoco vertendo sempre più verso il più scialbo dei teen drama. Gli adulti, ormai relegati al semplice ruolo di macchiette e sempre più caricaturali, continuano a essere i personaggi meno riusciti di “Baby” (non si sa se volutamente o meno) e la storyline di Monica (Claudia Pandolfi) ne è la prova più lampante: la professoressa che cede alle avances del ragazzino per sfuggire alla noia di una routine di coppia ormai piatta, è forse il punto più basso raggiunto dalla serie. Meglio non se la passano le madri di Chiara e Ludovica che, tra una sequenza in slow-motion e l’altra, rivelano lo stesso peso e spessore dei personaggi di Federico Moccia.
Per quanto riguarda le due protagoniste principali, interpretate da Benedetta Porcaroli e Alice Pagani, il loro “salto nel buio” prosegue inesorabile e culmina con la festa organizzata da Saverio, dove la situazione precipita. “Baby”, quindi, continua a concentrarsi di più sul periodo appena antecedente il fatto di cronaca del 2013, sul percorso emotivo e mentale che sta alla base della decisione di vendere il proprio corpo in cambio di soldi facili e lusso sfrenato. Forse, come già ampiamente detto, ci aspettavamo che la vicenda venisse trattata in maniera più diretta e specifica, con un focus maggiore sul “cosa” e non sul “come”. Magari questo sarà materiale per una seconda stagione, che, però, ancora non è stata confermata.
Lo sforzo della regia viene apprezzato, così come la colonna sonora che scandisce perfettamente i vari momenti dell’episodio e va di pari passo con il mood dei protagonisti, ma la sceneggiatura soffre ancora di troppe lacune e sembra attingere da ogni telefilm di stampo adolescenziale andato in onda negli ultimi anni. Chiara e Alice che vanno a fare shopping, il motorino di Damiano che fatalità ricompare in una strada a caso, le pause eterne nel giardino del liceo, Camilla che non si rende conto di quanto il suo ragazzo non sia minimamente interessato a lei, il tira e molla tra Alice e Fiore, le emozioni confuse dei protagonisti e i loro cambiamenti di umore repentini, sono solo alcuni esempi di tutto ciò che non funziona in questa puntata.
“Baby” sembra scritta appositamente per i giovani, cercando di catturarne uno spaccato di vita quotidiana, sicuramente estremizzato in alcuni punti, ma estrema è anche la vicenda dalla quale prende spunto la serie; il problema è che questo spaccato viene presentato in maniera troppo stereotipata e raffazzonata. C’è introspezione, ma non c’è maturità dei personaggi, non c’è evoluzione, o se c’è viene trattata in maniera superficiale e sbrigativa. Il numero delle puntate non aiuta in questo e magari sarebbe stato preferibile osare qualche episodio in più e prendere le cose con più calma.
Gli ultimi minuti, però, raggiungono l’obiettivo di suscitare curiosità nello spettatore, anche se, forse, la curiosità è data dal motivo sbagliato.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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A un solo episodio dal finale, “Baby” non riesce ad alzare l’asticella e a offrire qualcosa in più di un banalissimo teen drama italiano. Il potenziale inespresso è il problema maggiore del prodotto diretto da Andrea De Sica e Anna Negri e, dopo cinque puntate, la delusione in casa Recenserie è tanta.
Emma 1×04 | ND milioni – ND rating |
L’ultimo Scatto 1×05 | ND milioni – ND rating |
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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.