“So, who are we planning to kill?”
Tendenzialmente, ogni volta che un network rinnova una miniserie un appassionato seriale muore. Troppo è il timore riguardo quali escamotage gli autori svilupperanno per una storia che, in fin dei conti, si poteva già considerare bella e finita. Ed è inutile negarlo, il mondo delle serie tv è già fin troppo pieno di situazioni del genere che hanno portato alla rovina più di un prodotto.
Ma il pericolo maggiore si avverte quando una determinata trasposizione televisiva di un’opera letteraria prova ad andare avanti nella storia senza avere più come punto di riferimento il testo dell’autore che ha creato l’intero mondo. Certo, le situazioni sono spesso differenti l’una dall’altra e se recentemente il mondo ha assistito inerme al declino di show come Game Of Thrones che ha subito profondamente della perdita del manoscritto, in altri casi ancora si riesce a proseguire con un certo stile nella narrazione, così come accade per The Handmaid’s Tale che da due stagioni va avanti senza più l’opera madre, seppur con l’aiuto della stessa autrice.
La prima stagione di Big Little Lies si era presentata al pubblico nel febbraio del 2017 come una miniserie di appena sette episodi destinati a dar vita alla storia narrata dall’omonimo romanzo della scrittrice Liane Moriarty. Infinite nomination e svariati premi dopo (tra i quali emergono Golden Globe, Emmy e Critics Choice Awards), la HBO non se l’è sentita di rinunciare ad un tale prodotto e ha così ordinato una seconda stagione. Stagione che, tuttavia, può contare sulla base di una novella, sviluppata dalla stessa Moriarty, che per l’occasione ha dato seguito agli eventi che hanno concluso “You Get What You Need”. Considerando, poi, il finale ambivalentemente aperto che aveva concluso la storia, in questo caso i presupposti per una continuazione non erano così preoccupanti.
Ma Big Little Lies non si è fermata qui con i buoni propositi, così per dare ancora più slancio ad una serie che già aveva stregato tutti tra pubblico e critica, ad un certo punto ha ben pensato di accogliere nel già illustre cast nientemeno che Meryl Streep. E se non è questa una signora presentazione.
Con tutti questi elementi ai posti giusti, “What Have They Done?” si presenta come una season premeire classica; gli eventi riprendono con l’inizio del nuovo anno scolastico e cercano di dare una prima occhiata rapida alle vite di Celeste, Madeline, Jane, Renata e Bonnie nel post della morte di Perry. Lo sguardo nella vita delle “Monterey Five”, come le donne vengono soprannominate (sembra di rivedere il soprannome da gang affibbiato dalla stampa ai “Central Park Five”, protagonisti di un’altra serie eccelsa che al momento sta calamitando l’attenzione su Netflix), pone sotto gli occhi degli spettatori il modo che ognuna ha di affrontare il trauma subito, concentrandosi maggiormente sulle due inevitabilmente più colpite. Se Renata, Jane e Madeline, infatti, si ritrovano facilmente immerse nuovamente nelle loro vite e alle prese con la quotidianità – con soprattutto quest’ultima vero motore che attraverso la sua personalità tiene viva la verve comune -, sono giustamente Celeste e Bonnie a conservare i residui maggiori di quanto avvenuto. E saranno proprio gli incubi di Celeste e i sensi di colpa di Bonnie da tenere maggiormente d’occhio, in quanto in questa presentazione risultano tra quei fattori cardini che potranno creare elementi validi per la trama stagionale. Il tutto senza dimenticare il caso riguardo la morte di Perry ancora definitivamente non chiuso, nonostante quanto le protagoniste possano pensare.
E proprio riguardo quest’ultimo punto, infatti, si erge l’intera storia che verrà presentata nei prossimi episodi. Con la già citata possente presenza di Meryl Streep che per l’occasione veste i panni di Mary Louise Wright, madre del defunto Perry, non risulta difficile capire come la suocera di Celeste sarà ben al centro dei giochi e pronta a mettere all’angolo chiunque pur di scoprire la verità sulla morte del figlio.
Intanto, per ora la donna si accontenta di infastidire con classe Madeline, dando vita tra le due a scene che, tra personaggi e attrici, aggiungono quella frizzantezza in più alla visione dell’episodio.
“What, my grief is too loud for you?”
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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You Get What You Need 1×07 | 1.86 milioni – 0.7 rating |
What Have They Done? 2×01 | 1.42 milioni – 0.4 rating |
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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.