Si è detto di tutto su Billions, in generale non in maniera estremamente positiva e nello specifico sempre facendo notare il potenziale quasi totalmente non sfruttato. Addirittura la recensione precedente andava proprio a rimarcare la natura quasi da filler di un episodio che non doveva avere questo gene nel DNA. Anche a memoria è infatti molto difficile ricordarsi quando è stato dato l’ultimo Thank Them All in quella miriade di Save Them All inframezzati da qualche schiaffetto facile, poi è quasi impossibile ricordarsi che nella storia di Billions l’unico Bless Them All è stato dato solo alla series premiere. Si, un Bless Them All promettente che ancora alberga nel cuore degli spettatori che si sono spinti sin qui sperando di poter provare nuovamente emozioni simili grazie a una trama al suo massimo. Ben 22 episodi dopo il miracolo si è ripetuto. E non è nemmeno Natale.
“With Or Without You” e “Golden Frog Time” sono due episodi diversi tra loro, visibili più come il prologo e lo sviluppo l’uno dell’altro. Il nuovo Bless Them All di cui non ci si scorderà più è frutto di quella escalation di eventi, piani e doppi/tripli giochi imbastita nell’arco di queste due puntate e, inutile dirlo, si è sempre chiesto questo a Billions, niente di più e niente di meno. Alla luce di quanto detto va fatta comunque una premessa importante, una premessa che giustifica in qualche modo la natura lenta della serie e che allo stesso tempo fa male al cuore: episodi come “Golden Frog Time” non possono essere realizzati molte volte nell’arco di una stagione per motivi strutturali e di credibilità.
Bobby: “You know those poison-tip arrows that certain tribes use that go through one guy and kill another? This might be like that.”
Wags: “Yeah”
Bobby: “Golden frog poison.”
“With Or Without You” da solo sarebbe un ottimo episodio, non eccellente ma, considerati gli standard di Billions, molto buono. In questa seconda parte di stagione, come già detto, è il personaggio di Lewis ad essere messo sotto pressione su tutti i fronti possibili, esattamente come prima era lui a prosperare e Chuck a soccombere. Ecco quindi che le difficoltà lavorative, ma soprattutto coniugali, rendono la vita di Bobby molto meno felice di quella che in realtà dovrebbe essere. Allo stesso tempo, in una sorta di bilanciamento universale, è proprio Chuck che ne guadagna con un ritorno di fiamma di Wendy. Tutto previsto quindi? No, perché “Golden Frog Time” è un episodio totalmente diverso rispetto a qualsiasi altro si fosse visto prima in Billions.
“It’s golden frog time.”
Si capisce subito che sarà una puntata diversa rispetto al solito per via di una regia diversa che, fin da subito, sposta la narrazione su una linea temporale non lineare utilizzando l’espediente classico del flashback. A questo poi si aggiunge un utilizzo della musica molto più marcato rispetto al solito, con soundtrack ricercate volte ad enfatizzare certi momenti e ad anticiparne altri. Anche questo va detto: l’episodio non rispecchia assolutamente il tono a cui Billions ha abituati, tanto che sembra più un piccolo film che una puntata e la mente, sul finale, vola direttamente a prodotti come I Soliti Sospetti o Ocean’s Eleven. E sia chiaro che non ci si sta lamentando della scelta, anzi.
Tutta l’operazione “Ice Juice” è un enorme schema a più livelli in cui tutti i burattinai (Chuck e Bobby) muovono i loro ignari burattini (Boyd, Rhoades Sr. ecc.) su un palcoscenico in cui la trama non è nota a tutti – ma le possibili mosse sì – ed è infatti il Master Of Puppets Chuck a battere tutti. Il finale rappresenta la naturale conclusione del piano a lungo periodo tessuto con estrema calma e dedizione da parte di Rhoades Jr. ed è anche l’apice narrativo a cui Billions poteva assurgere. Ora il season finale non potrà fare altro che sbandierare le conseguenze perché in questo mondo di squali c’è sempre un prezzo da pagare.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Sic Transit Imperium 2×09 | 0.85 milioni – 0.3 rating |
With Or Without You 2×10 | 0.91 milioni – 0.2 rating |
Golden Frog Time 2×11 | 0.97 milioni – 0.2 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.