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Blindspot 1×06 – Cede Your SoulTEMPO DI LETTURA 4 min

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In this job, you have to remain objective
Really? Is that what you’ve done with me? Stayed objective?

Con questo dialogo comprendiamo quanto sia difficile e complesso, e probabilmente lo sarà sempre più, il rapporto tra Jane e Kurt. In “Cede Your Soul”, anagramma di “cloud your eyes”, si lavora intorno al concetto di obiettività e di solitudine: chi è obiettivo in Blindspot si trova solo e viceversa chi non lo è ha qualcuno accanto. Kurt, con vista e mente  offuscate, nelle precedenti puntate si è avvicinato talmente tanto a Jane da farle dire io ricomincio da te e Jane dal canto suo si è abbandonata tanto da appoggiarsi completamente all’uomo. Ma qualcosa si è rotto?
Kurt imputa a  Jane, che gli ricorda la bambina con cui giocava da piccolo, di non essere obiettiva – e da che pulpito – con l’hacker Ana, new entry di puntata, protagonista della storia verticale, che darà un aiuto fondamentale alla squadra con la steganografia, il quadrato sulla spalla di Jane. Ana farà capire che ciascun tatuaggio ha due o più chiavi di lettura: in questo caso il quadrato non è solo la maschera ma è anche il messaggio. Il corpo di Jane è quindi di nuovo da analizzare, è un rompicapo legato ad un altro rompicapo.
“Cede Your Soul” si apre con un unico pensiero: i due protagonisti sono troppo vicini, troppo dipendenti l’uno dall’altra e questo non può portare a nulla di buono. Kurt si sente responsabile della donna (ripetendo uno stanco schema da principe sul cavallo bianco, mentre Jane sa salvarsi benissimo anche da sola), legatissima a colui che le ha dato un’identità.
L’episodio ha inizio con Jane che si sveglia da un sogno erotico con un fantomatico uomo tatuato (un albero con profonde radici), rappresentazione secondo lo psicologo  di Weller (lui la tiene ben salda alla terra come le radici fanno con l’albero), non invece di un uomo del passato (l’immagine finale ci fa capire la verità), e Kurt dal canto suo parlando con Mayfair, capisce che forse sta giocando con il fuoco; per il bene di tutti deve fare un passo indietro. La parola d’ordine sarà in questa puntata allontanarsi, mantenere le distanze. Per quanto durerà tutto questo?
Kurt è la classica figura di  poliziotto che mette a repentaglio la propria vita, gettandosi nella mischia, per salvare gli altri, ma è evidente che con Jane è in ballo qualcosa di diverso, qualcosa di più. L’uomo, ombroso ma dal cuore d’oro, è sempre stato razionale – lo aveva già detto Reade in una precedente puntata -, uno su cui si può fare affidamento, ma da quando nella sua vita è entrata Jane ha perso di lucidità: il suo primo pensiero sul campo è sempre il benessere della donna, non la vuole sapere turbata, impaurita e spaventata. Se come detective ha un grande istinto quando si tratta della sua vita personale, manda tutto all’aria, brancola nel buio: come si è comportato con il padre ora si comporta con Jane. In un modo o nell’altro colui che lo ha generato è invischiato nel caso di Jane, l’agente ne è certo, e quindi da anni non gli parla, neppure ora che è malato – alla fine dell’episodio quando si incontrano Kurt si dimostra freddo e scostante anche se il padre è visibilmente commosso dalla scoperta che Taylor potrebbe essere viva – , riserva un trattamento simile a Jane con cui o ha un rapporto molto stretto o non ce l’ha per nulla.
In questi primi episodi, oltre a conoscere qualche elemento in più sulla vita personale dell’investigatore – la sorella e il nipote, il padre, malato di tumore – poco sappiamo di lui, non c’è un approfondimento psicologico, si resta in superficie almeno fino  ad ora.
Dall’altra parte Jane continua a riflettere su se stessa, a interrogarsi sul passato e grazie alla presenza di Ana – figura che rivedremo sicuramente nella serie – emerge la solitudine in cui la donna è immersa (alla ricerca di qualcuno con cui bere una birra e parlare), si sente più un caso che una collega. Le due sono vittime usate da un sistema più grande di loro, ma, nonostante abbiano bisogno degli altri, entrambe reagiscono con rigidità a qualunque tipo di avvicinamento; Jane dunque si rivede nell’hacker e infatti dirà a Kurt, “She’s completely alone in this world and she needs something in her life other than the world“, e in queste parole c’è anche molto di lei.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il parallelismo tra Ana e Jane
  • La questione dell’obiettività
  • Il discorso della solitudine
  • Il distacco tra Jane e Kurt
  • Le storie verticali un po’ troppo stereotipate

 

Blindspot è una serie che si fa guardare, ma è deficitario in più di qualche elemento per essere uno degli show evento dell’anno. Conoscendo l’idea iniziale ci si poteva aspettare molto di più, Blindspot ha sicuramente avuto uno degli incipit più belli e ad effetto tra le serie in onda in questo periodo, ma poi si è fermato lì, a volte inciampando, altre camminando con passo spedito. Ciò che manca è un po’ di originalità – stilemi triti e ritriti, storie che più o meno si assomigliano tutte – che si è persa per strada, e un po’ di quella spregiudicatezza di chi fa qualcosa di nuovo rischiando – percorre la strada di The Blacklist e Person Of Interest in cui gli indizi provengono da un ex delinquente e da un’intelligenza artificiale.

 

Split The Law 1×05 7.83 milioni – 2.1 rating
Cede Your Soul 1×06 7.91 milioni – 2.1 rating

 

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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