Blindspot 1×23 – Why Await Life’s End?TEMPO DI LETTURA 4 min

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Per il suo finale di stagione, Blindspot si concede un episodio senza caso di giornata, tutto dedicato a chiudere le trame di queste prime 23 puntate e a rilanciare per l’autunno, almeno si spera. I personaggi principali sono divisi, ognuno impegnato nella propria ricerca personale di alto valore emotivo e non solo mirante a ristabilire la giustizia e la verità. Abbiamo Kurt Weller e sua sorella storditi dalla morte del padre. Vogliono sapere se quest’ultimo ha detto la verità sulla sorte di Taylor Shaw o stava solo delirando in punto di morte. Le loro indagini terminano in un campeggio, durante un acquazzone che rende tutto più triste e drammatico.
C’è poi Jane, sulle tracce di Oscar, con l’aiuto della giovane hacker già vista in un precedente episodio: un po’ lo stimolo di alcune foto, un po’ evidentemente l’effetto delle droghe che va affievolendosi, le affiorano ricordi del loro amore. Siamo felici che, in conclusione, lui non sia riuscito a farle una nuova iniezione per cancellarle la memoria, con farmaci ancor più potenti. Sarebbe stato veramente troppo. Ci dispiace, invece, che sia morto. In un incendio, tra l’altro, con una scena la cui sventura è stata andare in onda poco dopo qualcosa di analogo visto in Game of Thrones. Non si resta però a corto di subdoli nemici: è stato introdotto un certo Sheperd, capo di Jane e del suo gruppo. Per ora è figura sfumata, aliena, quasi mitologica.
Una soluzione forse meno standard ma in qualche modo, più buffa rispetto al “gruppo di personaggi altamente patriottici” sospettato da molti come mandante e movente di tutta l’operazione fin dalle prime puntate. Sugli scopi di Oscar e di Sheperd diciamo solo: in molti ci hanno provato a fare una “bella potatura di rami secchi”, per ricominciare da capo e costruire una società rinfrescata e migliore. Non ha mai funzionato. Sicuramente però Kurt Weller, ora direttore F.B.I., si dimostrerà un personaggio molto meno maneggevole del previsto.
Mentre avviene tutto questo non vanno dimenticati Patterson, Reade e Zapata, i quali hanno scoperchiato il vero vaso di Pandora costituito dalle informazioni riguardanti le operazioni Daylight, Orion e altro lasciate loro dalla compianta Mayfair. Lo hanno fatto nel loro solito stile Scooby Doo ma a Caval Donato non si guarda in bocca, come suol dirsi. Particolare non ozioso: le loro sono informazioni ottenute per vie non ufficiali, entrando in un scena del crimine sotto sigilli, per cui rendere pubbliche o comunque condividerle sarà un problema in più. Notare come, nella migliore tradizione di una puntata finale, nel corso delle indagini si colga l’occasione per fare omaggio ad alcune delle figure più amate che ci hanno lasciato: a parte la Mayfair, vengono nominati David e addirittura, a furor di popolo, viene dato un nome (Marcus) al Ruggedly Handsome Man.
Sentimenti ed emozioni dilagano nelle scene finali: pare proprio che Jane non sia Taylor e quindi Kurt l’arresta, furibondo per quanto è successo e sentendosi ingannato. In fondo, pover’uomo, credeva di aver rammendato la sua vita dopo 25 anni di sofferenza e invece no. Rispetto al bacio sul finale dello scorso episodio, un gigantesco salto all’indietro.
Secondo quanto dichiarato dallo showrunner Martin Gero in un’intervista, già dalla prima puntata della prossima stagione conosceremo la vera identità di Jane, la quale, soprattutto, avrà bisogno di trovare un viso amico a cui rivolgersi. Entrerà in scena anche Sheperd. Nei primi due episodi, inoltre, verrà anche spiegato tutto riguardo all’operazione Orion. Per ora si sa solo, come assicura Gero, che non è il nome del gruppo di Jane e Oscar (fosse Rosa Bianca ci piacerebbe tanto).

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Rivediamo la piccola hacker
  • Omaggi da puntata finale 
  • Si lasciano aperti buoni spunti da sviluppare per la seconda stagione
  • La morte di Oscar, proprio quando ci stavamo divertendo così tanto
  • Peccato se Jane non è Taylor, l’idea del clone non ci dispiaceva
  • Scena finale di grande sofferenza

 

Gli spunti per la nuova stagione non mancano, occorre solo svilupparli bene. Soprattutto quelli di più ampio respiro, come i rapporti tra la squadra e Jane, anche alla luce della morte della Mayfair, o lo scoprire il motivo per cui Kurt Weller è stato scelto come nuovo capo. Gero promette uno show più complesso e con “una posta in palio più alta”. Per fare ciò, occorrerebbe avere imparato dai propri sbagli e in questa prima stagione ce ne sono stati diversi.

 

If Love A Rebel, Death Will Render 1×22 5.27 milioni – 1.3 rating
Why Await Life’s End? 1×23 5.85 milioni – 1.3 rating

 

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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