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Un buon trailer aveva fatto salire l’appetito, così come i nomi di Lena Dunham e Jenni Konner come showrunner avevano fatto alzare le antenne (e non poteva essere altrimenti visto il loro lavoro in Girls). Inoltre l’idea di adattare l’omonima miniserie inglese del 2016 non era poi così malvagia sulla carta, visto e considerato che ormai gli adattamenti per la televisione americana sono all’ordine del giorno. La nuova comedy HBO dal cast stellare arriva con un primo episodio (di 8 in totale) che, in soli 30 minuti, presenta un gruppo di sbandati campeggiatori di mezza età e fa entrare nelle dinamiche intra e infra coppia che guideranno lo show. Purtroppo però non c’è tantissimo di cui poter andare fieri. Sicuramente nemmeno gli ascolti.
Protagonista è Kathryn McSorley-Jodell (Jennifer Garner), moglie nevrotica e madre apprensiva, che organizza un campeggio con gli amici per i 45 anni del marito Walt (David Tennant). I due, con figlio al seguito, entrano in scena come la tipica giovane famiglia americana (unita, salutista, moderna e social), seguiti a ruota da coppie altrettanto stereotipate che aumentano il potenziale comedy della serie. La famiglia della sorella di Kathryn ne rappresenta l’esatto contrario, con una donna debole ma sensibile e accondiscendente nei confronti del compagno. C’è poi la coppia del migliore amico di lui ma non di lei, che regala il cliché della collegialità maschile in contrasto con la rivalità femminile. E infine c’è l’amico che ha dato di matto mollando la moglie e portando con sé la nuova fidanzata-dj-hippie (Juliette Lewis), con cui si infrange definitivamente l’equilibrio precario che Kathryn, da brava maniaca del controllo, aveva pianificato nei minimi particolari.
Insomma, Camping fa mettere lo spettatore comodo sul divano, proponendo un volume di tematiche e di elementi già ampiamenti visti che dovrebbe lasciare campo libero a botte e risposte non-sense, comparse improponibili, sviluppi improbabili e risate facili. Purtroppo per il pubblico i momenti veramente divertenti ed ilari si riveleranno essere, durante la visione della puntata, rari e poco convincenti, con tempi comici non sempre azzeccati e quindi fallimentari per una serie che per natura nasce come comedy.
Protagonista è Kathryn McSorley-Jodell (Jennifer Garner), moglie nevrotica e madre apprensiva, che organizza un campeggio con gli amici per i 45 anni del marito Walt (David Tennant). I due, con figlio al seguito, entrano in scena come la tipica giovane famiglia americana (unita, salutista, moderna e social), seguiti a ruota da coppie altrettanto stereotipate che aumentano il potenziale comedy della serie. La famiglia della sorella di Kathryn ne rappresenta l’esatto contrario, con una donna debole ma sensibile e accondiscendente nei confronti del compagno. C’è poi la coppia del migliore amico di lui ma non di lei, che regala il cliché della collegialità maschile in contrasto con la rivalità femminile. E infine c’è l’amico che ha dato di matto mollando la moglie e portando con sé la nuova fidanzata-dj-hippie (Juliette Lewis), con cui si infrange definitivamente l’equilibrio precario che Kathryn, da brava maniaca del controllo, aveva pianificato nei minimi particolari.
Insomma, Camping fa mettere lo spettatore comodo sul divano, proponendo un volume di tematiche e di elementi già ampiamenti visti che dovrebbe lasciare campo libero a botte e risposte non-sense, comparse improponibili, sviluppi improbabili e risate facili. Purtroppo per il pubblico i momenti veramente divertenti ed ilari si riveleranno essere, durante la visione della puntata, rari e poco convincenti, con tempi comici non sempre azzeccati e quindi fallimentari per una serie che per natura nasce come comedy.
W: “I ate one of those nut-and-seed bars, they’re nice.“
K: “Oh that’s bird food. Congratulations Walt, you ate bird food.”
Anziché far leva sulle caricature dei personaggi per alleggerire l’atmosfera, ci si concentra sulle problematicità di Kathryn con una serietà quasi eccessiva per il tipo di show. Le viene dato un background drammatico che rovina lo humor creatosi attorno al suo “pavimento pelvico”, e il suo essere sempre fuori luogo viene sottolineato in maniera un po’ forzata, senza darle un effettivo ruolo all’interno delle dinamiche di gruppo e, soprattutto, senza risultare divertente.
Dal lato del casting, la scelta di Jennifer Garner, volto da commedia al quale il pubblico è affezionato, rappresenta una decisione azzeccata per simpatizzare con la protagonista, dal momento che il focus è puntato sul suo personaggio che vedremo sicuramente umanizzarsi nel corso dei prossimi episodi. In effetti già nell’introduzione, con il faccione sorridente e saltellante di Kathryn che serviva solo per scattare una foto da postare su Instagram, c’è una seriosità di fondo che dà un’impronta più critica che demenziale alla serie. O il target ideale è davvero quello di “mamme lavoratrici e donne affette da dolori cronici”, o dobbiamo aspettarci dei risvolti importanti che alzino l’asticella della comicità e che diano un’anima allo show.
Dal lato del casting, la scelta di Jennifer Garner, volto da commedia al quale il pubblico è affezionato, rappresenta una decisione azzeccata per simpatizzare con la protagonista, dal momento che il focus è puntato sul suo personaggio che vedremo sicuramente umanizzarsi nel corso dei prossimi episodi. In effetti già nell’introduzione, con il faccione sorridente e saltellante di Kathryn che serviva solo per scattare una foto da postare su Instagram, c’è una seriosità di fondo che dà un’impronta più critica che demenziale alla serie. O il target ideale è davvero quello di “mamme lavoratrici e donne affette da dolori cronici”, o dobbiamo aspettarci dei risvolti importanti che alzino l’asticella della comicità e che diano un’anima allo show.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Al termine di “Pilot” le aspettative che si avevano, per quanto basse, vengono deluse. Si ride poco, la scrittura non è quella della Dunham o della Konner di Girls, il cast è buono ma non regala niente in più ad uno script di cui si poteva benissimo fare senza.
Pilot 1×01 | 0.54 milioni – 0.1 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.