Catch-22 1×05 – Episode 5TEMPO DI LETTURA 4 min

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“Thank you, Colonel, I’ll be brief. Although Colonel Cathcart is indeed correct that I will be running the entire Mediterranean operation, he is wrong when he says I will not be running this base. Anyone who knows me knows I simply just can’t help myself. And from what I’ve seen thus far, we got a lot of work to do.”

In guerra l’uomo è solo un oggetto, anzi, un numero: non ha un’identità, non ha un passato e non ha un nome, ciò che conta sono solamente le sue abilità nel campo di battaglia. Se muore un soldato semplice è facile sostituirlo e dimenticarsene, se muore un generale diventa tutto un po’ più complicato ma la ruota deve continuare a girare e pure lui verrà velocemente rimpiazzato. La guerra spesso porta apatia ed indifferenza nei cuori delle persone, fa emergere le parti peggiori dell’essere umano perché lo distanzia dai suoi cari e dai suoi valori, portandolo a vivere come in una bolla di sapone, dove il reale è distante e la guerra è l’unica cosa che conta. Durante la belligeranza è anche difficile piangere la perdita di un proprio amico perché tutto scorre fin troppo velocemente e il mattino dopo potrebbe essere il momento in cui si deve salutare l’ennesimo compagno di mille battaglie e fatiche e, per questo, non ci si può permettere di stare troppo in lutto e di versare lacrime.
John “Yo Yo” Yossarian, però, sta perdendo troppi amici, sta perdendo tutti. Nei primi episodi la sua comitiva era allegra e si divertiva sulle splendide spiagge della Sardegna mentre ora è rimasto praticamente solo con i suoi pensieri e la paura di essere il prossimo. Nonostante tutti gli stratagemmi di cui ha usufruito, nulla è riuscito a portarlo lontano dall’Italia, nemmeno il patto con il Colonello Cathcart (interpretato dall’eccellente Kyle Chandler), dato che l’arrivo dell’attesissimo Generale Scheisskopf ha scombussolato i piani di tutto il reggimento.
Joseph Heller, autore del romanzo, pare aver voluto rappresentare la follia della guerra non tanto tramite le scene di battaglia con morti e spargimenti di sangue, ma puntando sul fattore psicologico che i mali del conflitto possono portare nelle menti dei soldati, dando così, ad ogni personaggio, una personalità unica ed una reazione alla pressione completamente diversa. Il mal di vivere del protagonista dello show è stato accennato poc’anzi, mentre nell’odierno, splendido episodio, vengono approfonditi quasi tutti gli altri characters non togliendo, incredibilmente, minutaggio alla trama principale, toccando così l’apice dello show a meno di un episodio dal termine.
Questi piccoli approfondimenti sono toccati a: Milo Minderbinder, Aarfy Aardvark e al Generale Scheisskopf. Il primo lo si è conosciuto fin dal principio come un ragazzo sveglio ed interessato a fare carriera, con un incredibile intuito per gli affari e delle ambizioni a tratti faraoniche. Tuttavia, solo durante “Episode 5”, lo si vede veramente per quello che è, per quello che è diventato durante la Seconda Guerra Mondiale, un ragazzo che non ha altro che questo conflitto e che lo vive come se fosse il senso della sua vita. Esemplare il suo scambio di battute con Yoyo durante il bombardamento all’accampamento del loro battaglione.
Passando ad Aarfy, il tono della serie si incupisce a dismisura e la parte comedy dello show si smaterializza dato che non c’è modo di trovare qualcosa di divertente su quanto è successo nella prima metà dell’episodio. Parlando della guerra spesso ci si concentra su quello che succede all’interno degli scontri, sugli orrori che gli esseri umani commettono ai danni dei propri nemici nel campo di battaglia, ma la guerra è anche oltre le trincee, oltre agli accampamenti, perché i soldati cambiano a causa di essa, possono diventare dei mostri ed accanirsi anche con persone innocenti. E quanto ha commesso Aarfy nell’odierno episodio ne è la prova.
Come ultimo personaggio, ma sicuramente non il meno importante, il character di George Clooney torna davanti alla telecamera mostrando tutta la forza e la determinazione di tale personaggio, risultando talmente antipatico da rendere il colonnello Cathcart digeribile e quasi empatico; senza contare che la sua ostinazione nel costringere Yossarian a rimanere in guerra nonostante “The deal between the Captain and I was fairly rock solid, sir” ricorda molto John Gordon Macarthur, personaggio dei Dieci Piccioli Indiani, uno dei classici di Agatha Christie. Guidato da una freddezza sconvolgente e da una esuberante rabbia interiore, condanna Yoyo ad altre quattro missioni che potrebbero costargli la vita e che, come visto nel finale, l’hanno costretto ad assistere all’ennesima morte di un proprio amico.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Qualsiasi cosa
  • Nulla

 

Prima benedizione per Catch-22 che dopo un paio di episodi non ai livelli dei primi regala ai fan 40 minuti di emozioni intensissime. Un applauso lunghissimo ad ogni persona che ha lavorato in questa eccellente puntata.

 

Episode 1×04 ND milioni – ND rating
Episode 1×05 ND milioni – ND rating

 

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Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.

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