Chilling Adventures Of Sabrina 1×18 – Chapter Eighteen: The Miracles Of Sabrina SpellmanTEMPO DI LETTURA 4 min

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“It means I think it means. I’m the Herald of Hell. I am evil.”

Ci sono dilemmi a cui l’uomo non sa e non potrà mai rispondere. Quesiti esistenziali che tormentano l’essere umano dall’alba dei tempi e che affliggono i pensieri di milioni di persone ogni dannato giorno della loro vita. Questi tipi di domande sono perennemente oggetto di studio e sono l’anima di percorsi filosofici che portano la visione della realtà sotto un determinato punto di vista. In ambito televisivo, dato che il suddetto articolo non è altro che una recensione di un semplicissimo episodio seriale, queste domande sono estremamente meno complesse e gli unici che vengono realmente tormentati da questi quesiti sono gli addetti ai lavori che portano a casa la pagnotta con serie tv, film, cortometraggi e qualsivoglia prodotto di intrattenimento.
Anche in “Chilling Adventures Of Sabrina” i produttori si sono trovati a dover rispondere ad uno dei quesiti più importanti del loro ambito, talmente semplice quanto profondamente complesso: quantità o qualità? Un dubbio sorto principalmente a causa del successo mondiale delle serie Netflix che l’ha portata a divenire una delle serie di punta della piattaforma on-demand più famosa del mondo. Un boom che ha conquistato immediatamente il pubblico generalista che ha esaltato la prima stagione ed ha richiesto a gran voce il secondo atto. Mamma Netflix non si è certo tirata indietro ed ha rinnovato lo show per diverse stagioni e la seconda parte della prima serie di capitoli è arrivata nemmeno dopo 6 mesi. Rilasciando in così poco tempo gli ultimi 10 episodi della prima stagione del programma ideato da Roberto Aguirre-Sacasa i produttori hanno preso una decisione e tra quantità e qualità hanno puntato tutto sulla prima. Di questa scelta, tuttavia, se ne è già parlato in questa sede perché, come evidenziato dalle precedenti recensioni, c’è un enorme problema di scrittura che sta gravando sullo show rendendo la visione delle nuove puntate molto meno gradita delle precedenti.
In primis, tutto ciò che accade in questa seconda fase di serie avviene con una velocità spaventosa, certe relazioni non fanno in tempo a consolidarsi che ne subentrano delle altre o queste vengono del tutto sfaldate. Qualche personaggio non riesce ad apparire on-screen e viene lasciato indietro per poi essere ripescato come se nulla fosse. Sabrina stessa è una trottola impazzita che nel giro di pochissimi episodi si trova ad essere la strega più potente del mondo, controllando i propri poteri a piacimento, compiendo azioni che nella scorsa parte di stagione sarebbero state impossibili tanto che nemmeno i personaggi presenti sanno spiegarsi i poteri di Sabrina e si limitano a sottolinearlo all’unisono con gli spettatori dello show creando un’atmosfera quasi surreale. Se quanto descritto non riesce a rendere l’idea sul peggioramento del livello dello sceneggiato della serie, basti pensare alla storyline di Theo e Harvey che ha inizio con una frase che sembra essere una parodia dei film degli anni ’90 per teenager: “To me, it sounds like an adventure”.
Detto questo, “The Miracles Of Sabrina Spellman” ha il merito di incrementare lo stupore dei fan per i poteri della protagonista dello show, la quale sembra essere sempre più una scheggia impazzita all’interno della comunità stregonesca riuscendo a sottomettere ogni personaggio alla sua volontà attraverso i suoi poteri e al suo irresistibile fascino. Il suo obiettivo principale è comunque lodevole, facendosi araldo e massima esponente delle volontà di suo padre per favorire l’integrazione tra gli esseri umani e i membri della Church Of Night. Un fine ammirevole che sa quasi da critica verso la politica moderna che non sa altro che dividersi e frammentarsi, vedendo l’integrazione di culture diverse come un qualcosa di negativo e da evitare a tutti i costi. Anche Madam Satan, con la sua breve storia d’amore, ha mostrato che nonostante le abissali differenze tra due culture c’è sempre spazio per l’amore, ma per il Signore Oscuro tutto questo è solamente una perdita di tempo. Tra l’altro Lilith, dopo la morte di Adam, grida vendetta e sembra voler voltare le spalle definitivamente al proprio Signore, diventando anche lei, proprio come Sabrina, una scheggia impazzita che potrebbe fare del male in qualsiasi momento ad ogni personaggio dello show. Ed è tutta questa ambiguità morale ad essere ciò che tiene gli spettatori incollati allo schermo, perché nonostante i grandi difetti della serie, non si può che essere estremamente interessati al destino dell’Araldo Del Signore Oscuro, nonché della mezzastrega più potente del mondo, Sabrina Spellman.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Sabrina l’araldo del male
  • Madam Satan valvola impazzita
  • Critica alla politica moderna
  • Esageratamente tutto troppo veloce
  • Scrittura da rivedere
  • Personaggi secondari alquanto inutili

 

Ennesimo episodio deludente per una seconda parte di stagione che non è riuscita, fino ad ora, a replicare il successo di sei mesi fa. Forse i produttori avrebbero dovuto puntare sulla qualità piuttosto che sulla quantità, ma ormai il danno è fatto.

 

Chapter Seventeen: The Missionaries 1×17 ND milioni – ND rating
Chapter Eighteen: The Miracles Of Sabrina Spellman 1×18 ND milioni – ND rating

 

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Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.

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