“So, dragging souls to Hell is like, what, your after-school job?”
La strada per il successo, si sa, è lunga e passa sempre per un tirocinio formativo non retribuito.
La nuova gestione dei locali degli inferi comporta per Sabrina parecchi impicci: la piccola streghetta deve infatti dimostrare di meritare il trono che le spetta per successione legittima e, ovviamente, l’impresa non si rivelerà tanto semplice.
Dopo una premiere introduttiva a spasso per i gironi danteschi, il secondo episodio migliora in termini di trama orizzontale dando ufficialmente il via alla seconda stagione della serie Netflix, che vede come nuova location le fiamme degli inferi, destinati, a quanto pare, a diventare nuovo palcoscenico per le avventure di Sabrina, accanto alla cittadina di Greendale e alle aule dell’Accademia. In tal modo, l’occasione offerta alla protagonista è quella di interfacciarsi con nuovi personaggi e nuove realtà magiche che pullulano di spunti per arricchire la storia.
E mentre da un lato assistiamo fiduciosi ai nuovi sviluppi che avanzano in sordina (uno su tutti, la lotta per il trono) dall’altro abbiamo modo di seguire la trama di tutte le nostre vecchie conoscenze: ad onor del vero, gli autori non hanno dimenticato davvero nessuno (no, nemmeno Theo purtroppo) riprendendo le fila della storia per ogni singolo personaggi congedato lo scorso anno.
Uno dei punti di forza della puntata, infatti, è proprio la perfetta suddivisone del minutaggio e le parti dedicate alle varie narrazioni. Durante la visione, difficilmente lo spettatore ha il tempo di annoiarsi, perché l’episodio passa rapidamente dalla verticalità della storia di Sabrina all’adorabile coppia Zelda-Hilda, per poi ritornare alla rivolta negli inferi e finendo con Prudence e Ambrose che riportano Blackwood a casa.
Il carretto passava e quell’uomo gridava gelati
La giovane regina degli inferi nel dare prova della sua capacità di guidare il regno si trova faccia a faccia con un compito inaspettato: riscuotere le anime di tutti coloro che sono scesi a patti col diavolo. Pur nella sua inesperienza, Sabrina dimostra di sapersi muovere nelle faccende di Lucifero portando a termine il compito reale e superando la prova cui era stata sottoposta.
Tuttavia c’è qualcosa che non suona bene in questa storia. Chilling Adventures of Sabrina si è imposta sin dal principio come una serie dai toni dark, nel riuscito tentativo di miscelare l’aspetto più teen con quello più accattivante e decisamente poco politically correct: le preghiere a Satana, la simbologia e ogni altro piccolo dettaglio hanno piacevolmente fatto la differenza nell’infinito mare delle serie tv per adolescenti. Ebbene, ora che è arrivato il momento di scendere negli inferi, Sabrina nell’assolvere i suoi doveri butta alla gogna una persona cattiva. La narrazione si dirige verso una scelta fin troppo facile, soprattutto a fronte di una vita salvata e un’anima lasciata alla controparte.
E’ chiaro che stiamo sempre parlando di un teen drama e non c’è alcun auspicio a toni ancora più cupi, ma solo a una maggiore aderenza all’universo creato. Nulla che i piccoli teenager di oggi non possano sopportare.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Chapter Twenty-One: The Hellbound Heart 2×01 | ND milioni – ND rating |
Chapter Twenty-Two: Drag Me To Hell 2×02 | ND milioni – ND rating |
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Lunatica, brutta, cinefila e mancina. Tutte le serie tv sono uguali, ma alcune sono più uguali delle altre.