Dopo due episodi carichi di adrenalina e combattimenti Cobra Kai sceglie di rallentare, perché come ricorda Amanda esistono anche i problemi reali, ben più importanti del karate. Johnny e Miguel tornano a casa, affrontando i malumori nati durante il Sekai Taikai a bordo di un volo intercontinentale. Daniel si affida quindi a Chozen per la gestione dei ragazzi, necessitando di un meritato riposo dopo il rapimento di “Dog In The Fight“.
Ed è proprio grazie al sensei interpretato da Yuji Okumoto, comic relief della stagione, che l’episodio decolla nonostante vari problemi che fungono da zavorra.
PAUSA DAL TORNEO
Dopo le stravaganti ma spettacolari prove, condite da combattimenti coreografati in modo superlativo, il torneo di karate più importante al mondo si concede una meritata tregua. È il tempo di tirare le prime somme, puntare il focus sulle rivalità nate e anche sugli amori. In pieno stile Cobra Kai. Ancora una volta, gli autori – nonostante le scelte facili, l’umorismo non sempre al top ed altri problemini – dimostrano di essere tosti quasi quanto i personaggi di cui scrivono.
Non c’è tempo per rilassarsi nemmeno dopo aver sistemato tutti i personaggi, avergli fatto compiere un arco narrativo e avergli fatto raggiungere quindi il proprio obiettivo come character. Ed ecco quindi che i tre showrunner Josh Heald, Jon Hurwitz e Hayden Schlossberg non hanno paura nello scaraventare tutto all’aria e ricominciare da zero, facendo nascere nuovi ostacoli, distruggendo le relazioni preesistenti e scrivendo in maniera naturale dei rapporti umani. Il punto di forza di Cobra Kai è infatti proprio questo: nonostante il dilungarsi (forse eccessivo) delle stagioni, ha sempre raccontato storie umane, distruggendo e ricostruendo rapporti, perché è così la vita.
EMERGENZA A CASA
La parte più bella di un episodio mediocre come “Snakes On A Plane” è quella dedicata a Miguel e Johnny a bordo del volo di ritorno. Una storyline abbastanza potente, che scava a fondo nei primi episodi di Cobra Kai e che, quasi da sola (ma anche grazie a un ritorno molto gradito), riesce ad elevare il giudizio generale sulla puntata. La differenza stavolta la fanno principalmente i due attori: Xolo Maridueña è diventato un attore affermato a Hollywood, e non si tira indietro dal dimostrarlo anche in questa occasione; mentre dall’altra parte Zabka gli tiene testa e lo indirizza, guidando il ritmo dell’intera puntata spaziando tra il tono comico e quello drammatico.
Qualsiasi spettatore avrà probabilmente sofferto nel vedere distaccati due personaggi come Miguel e Johnny, sintomo di come gli autori abbiano fatto un ottimo lavoro nel corso delle stagioni a tratteggiarne ogni sfaccettatura. Tutto per arrivare a far sentire il pubblico partecipe di quell’abbraccio riappacificatore, dopo non essere riuscito a trattenere qualche lacrima quando Johnny e Miguel si riconoscono vicendevolmente come padre e figlio.
Carmen: “Karate… is what brought us together. And this is your big chance, Miguel. Go back and finish what you started. Both of you. Just promise me one thing. […] Win. Win.”
SULLE TRACCE DEL COBRA KAI
I deus ex machina sono un escamotage, una soluzione comoda, quasi mai preferibile. Ma quando si tratta di far ritornare in scena il villain più carismatico dell’intero franchise, anche a causa di una flessione (probabilmente dovuta anche dall’età) di Martin Kove come John Kreese, si può anche chiudere un occhio. Infatti, con un’ottima scena finale Terry Silver si rivela ancora attivo, come mente diabolica dietro il rapimento di Danny, pronto a riappropriarsi del Cobra Kai.
Una scelta “facilona”, ma che si rivela quantomai utile all’economia dello show. Con l’inaspettata relazione scoppiata tra Da-eun e Chozen, molto divertente e ben riuscita come linea narrativa, sarebbe rimasto il solo Kreese a dover tener testa a tutto il Miyagi-do. Quindi si accetta di buon grado il ritorno di Thomas Ian Griffith, che sembra star tramando anche con il sensei Wolf degli Iron Dragons. La lotta tra Miyagi-do e Cobra Kai potrebbe espandersi e diventare una battaglia di dojo con alleati internazionali.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Un episodio di raccordo problematico dal punto di vista del montaggio, che si prende delle libertà gratuite nella messa in scena, così come effettua scelte comode in sede di scrittura. Tuttavia i rapporti umani rimangono al centro di Cobra Kai, e quello tra Miguel e Johnny vale il prezzo del biglietto.
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Giovane musicista e cineasta famoso tra le pareti di casa sua. Si sta addestrando nell'uso della Forza, ma in realtà gli basterebbe spostare un vaso come Massimo Troisi. Se volete farlo contento regalategli dei Lego, se volete farlo arrabbiare toccategli Sergio Leone. Inizia a recensire per dare sfogo alla sua valvola di critico, anche se nessuno glielo aveva chiesto.