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Arrivati in zona season finale, quello che ci voleva per rendere imperdibile la visione del prossimo e ultimo episodio della prima stagione, era proprio un pre-finale di stagione altrettanto esplosivo ed accattivante. Richiesta pienamente accontentata.
“Destiny” è un episodio soddisfacente sotto diversi punti di vista e l’impressione che DC Legend’s Of Tomorrow sembra aver finalmente trovato il suo ritmo e il suo riconoscibile stile c’è. Quella che sembrava iniziata come pura manovra di marketing fatta per attirare coloro che sono rimasti affascinati dal mondo dei supereroi DC Comics, finalmente ha cominciato a prendere corpo e forma nei suoi ultimi episodi, trasformando la coralità del cast nel suo punto di forza e principale piedistallo su cui reggere la trama, sfruttando poi al massimo il set-up narrativo incentrato sui viaggi spazio-temporali. Diverse sono state le occasioni in cui ha tirato fuori simpatiche trovate che hanno dato vita a siparietti e sequenze di alto gradimento; tra questi, pensando a mente fredda, viene in mente “Last Refuge“: episodio in cui i Nuovi Mutanti le Leggende incontrano sé stessi da teenager. La dimestichezza con questo comparto narrativo non tarda ad essere nuovamente sfruttata, tanto che in un ribaltamento di trama scioccante, veniamo a scoprire che i Time Masters hanno usato Vandal Savage come strumento per preservare la linea temporale, spiegando le condivisibili ragioni.
Quello a cui ci troviamo di fronte è un ribaltamento di trama non da sottovalutare e che avrebbe fatto onore a “Io Sono Leggenda” (l’originale romanzo di Richard Matheson, non i dimenticabili adattamenti cinematografici) dato che, per tutto il tempo, il pubblico è stato abituato a vedere Rip Hunter e soci come gli eroi, come quelli che combattevano per la giusta causa e che nelle loro peripezie stavano davvero facendo la differenza. E invece, dopo aver ascoltato le parole di Zaman, non solo si rendono conto di essere stati manipolati tutto il tempo e di aver solo aiutato Savage nella sua ascesa al potere, ma quasi vengono colpevolizzati per essersi comportati in maniera fin troppo egoista e aver impedito i Time Masters nella preservazione di un bene più grande, rei di aver pensato troppo al singolo e poco al multiverso. Da eroi quasi vengono descritti come villains, facendo in modo che anche lo spettatore si senta tanto usato quanto gli stessi protagonisti. Ma come ci si aspetta da future leggende, la Hunter’s B-Lister League dice un britannicissimo “screw that” e corre a fare quel che è giusto secondo il vero metro di giustizia morale.
Nella corsa alla riscossa e verso la distruzione dell’Oculus, gli showrunner mostrano tutta la loro abilità nel ritagliare momenti memorabili attorno ad ogni personaggio, momenti di singolo protagonismo che lasciano soddisfatti sopratutto per la partenza bisclacca in termini di integrità e affiatamento corale. In questo scenario, però, la parte del leone la fa indubbiamente Leonard Snart negli ultimi minuti della puntata e, apparentemente, della sua vita. Il conflitto finale di Captain Cold non è solo uno dei punti più alti della puntata ma anche della stagione, in quanto riesce nell’obiettivo di renderlo un evento di crescente emozione culminato in un momento visivamente efficace e memoriale, accompagnato ad un uscita e da una frase da vero badass fin troppo riconducibile ad un altro personaggio che ha usato in tempi non sospetti questa citazione, ma sottolineiamo che i contesti in cui la frase viene usata sono diversi. In più si lascia apprezzare perché lo spettatore non si aspettava un sacrificio proprio dal più bastardo del gruppo, quanto più sperava di togliersi Brandon Ruth dalle scatole.
Nonostante il “Capitain Cold’s Last Stand” sia stato recitato, scritto e diretto in maniera brillante, al riguardo vanno sottolineate un paio di cose che lasciano un po’ perplessi e pensierosi. La prima, che è una inezia ma la si segnala comunque, è lo scambio di colpi stordenti tra Atom, Heat Wave e poi Cold stesso prima del suo sacrificio: sembra una scena tratta dal Benny & Hill Show. La seconda riguarda proprio la perdita stessa di un personaggio come Snart, non solo per DC’s Legends Of Tomorrow ma anche per The Flash. E’ vero che un character del genere non è intoccabile come un Flash o un Freccia Verde, ma toglierlo dal roster dei personaggi del Flarrow-Verso porta alla perdita di una delle recitazioni più convincenti, oltre che a quella di un character dal grande carisma che, ogni volta (sia in questo show, che in quello di provenienza), ha regalato grandi momenti ad ogni sua comparsa. Che la sua dipartita sia una scusa per farlo partecipare e tenerlo senza impegni per il revival di Prison Break, serie che diede Wentworth Miller la notorietà? Ai posteri la risposta.
Questa sequenza, però, la dice anche lunga su Ray Palmer: è un personaggio così brutto e insulso che manco la morte lo vuole.
Questa sequenza, però, la dice anche lunga su Ray Palmer: è un personaggio così brutto e insulso che manco la morte lo vuole.
Poteva Recenserie non sbattersi per voi e raccattare tutte le curiosità e le ammiccate d’occhio per questa incarnazione live-action della città più malfamata dei fumetti? Ma certo che no, doveva eccome! Per la gioia dei nostri carissimi lettori, come abbiamo fatto per Marvel’s Agents Of SHIELD, Marvel’s Agent Carter, Gotham e Costantine, ecco a voi la “guida” a tutti i vari easter eggs e trivia disseminati nella puntata.
- Viene citato il nome Thanagar. E’ un pianeta con una rigida e classista strutturazione sociale che va alla conquista di altri mondi per arricchirsi: gli aristocratici vivono nelle alte torri, mentre nei bassifondi vivono i poveri in condizioni disagiate e piena di clandestini dei pianeti conquistati da Thanagar, casa di due versioni alternative (ma in continuità) di Hawkman e Hawkgirl che rispondono rispettivamente ai nomi di Katar Hol e Shayera Thal.
- La frase che Capitan Cold dice prima di sacrificarsi è un riferimento alla celebre canzone del Pinocchio della Disney, riportata poi in auge da Ultron nel film “Avengers: Age Of Ultron”.
- Viene fatto un riferimento alla Time Sphere. Si era vista per la prima volta in un episodio di Flash, per la precisione, il season finale della prima stagione.
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Servivano proprio quaranta minuti soldi, compatti, intrisi di incalzante drammaticità che preparassero ad un epico season finale DC’ Legends Of Tomorrow: e, provvidenzialmente, è arrivato. Detto in parole povere, “Destiny” è semplicemente l’episodio giusto al momento giusto.
River Of Time 1×14 | 1.63 milioni – 0.6 rating |
Destiny 1×15 | 1.89 milioni – 0.7 rating |
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