0
(0)
Steal: “I’m not crying. I’ve just alien gum in my eyes!”
(traduz. italiana: Non sto piangendo è che mi è entrata una bruschetta nell’occhio)
Dopo ben tre puntate d’introduzione (perché questo sono stati gli episodi visti finora) ecco il classico episodio di raccordo che serve, se non altro a stabilizzare le storylines già presenti. E meno male perché lo show stava perdendo un po’ la bussola (e non solo quella dello spazio-tempo), perso tra nuovi arrivi e grandi ritorni (Amaya).
Ora l’ennesimo il nuovo gruppo delle Leggende risulta essere abbastanza compatto e definito con Sarah, Ray, i due Firestorm, Acciaio, Mick, Amaya e la new entry Zari e con il sempre possibile ritorno (?) di Rip Hunter nel gruppo.
Certo un gruppo del genere non sarebbe facile da gestire per qualunque sceneggiatore se non a costo di sacrificare in ogni episodio qualche storyline per concentrarsi solo su alcuni personaggi.
Così accade, per l’appunto, a “Phone Home” dove l’attenzione si concentra fondamentalmente su Ray Palmer, qui in un’inedita accoppiata con Zari che non sarebbe neanche malvagia considerando i caratteri opposti dei due che danno vita a dialoghi taglienti e sagaci (sicuramente migliori di quando fa coppia fissa-nerd con Acciaio).
Una scelta di questo tipo è sicuramente funzionale al tipo di storia che viene presa in esame ma fa sì che vengano sacrificati tutti gli altri personaggi al ruolo di mere comparse (una su tutte Sarah Lance) ed è un peccato perché non tutti possono avere il carisma di un Mick Rory che riesce, nonostante tutto, a dare la sua impronta anche nelle poche scene in cui è presente. Oltretutto considerato che il cliffhanger finale lascia più di un indizio sul fatto che uno dei membri storici delle Leggende (leggasi professor Stein) possa lasciare definitivamente il gruppo a partire dalle prossime puntate. Se così fosse ci si aspettava un congedo migliore che non un squallido sub-plot che fa da riempitivo per una puntata di 40 minuti.
A parte questa pessima gestione di plot e sub-plot della storia, la puntata scorre comunque in maniera tranquilla e, proprio per via della stabilizzazione del gruppo, lascia una speranza che lo show possa tornare sulla retta via. Tutto questo per una serie di cause evidenti.
Tanto per cominciare la scelta della location temporale: risulta ovvio che l'”effetto-Stranger Things” gioca un ruolo non indifferente per inserire nell’episodio easter eggs continui e citazioni che sono ormai il marchio di fabbrica della serie. Uno Stranger Things molto pop e leggero (leggasi “dei poveri”) però comunque godibile e in linea con quello che è il tono generale di DC’s Legends Of Tomorrow, una serie che (diversamente dalle altre) trae il meglio di sé proprio in episodi di raccordo come questi che non in quelli “normali”. E soprattutto in linea con quello che è il trend delle serie tv moderne con continui riferimenti agli anni 80 e ai classici cinematografici (e qui c’è l’imbarazzo della scelta tra E.T., Incontri ravvicinati del terzo tipo ma soprattutto Cantando sotto la pioggia). Non è un caso poi che la data di uscita dell’episodio sia stata nel periodo di Halloween, lo stesso della già citata serie dei gemelli Duffer.
A tutto questo si aggiunge il fatto di aver puntato sul character giusto (Ray Palmer) per questo tipo di operazione sdoppiandolo in una versione infantile che rende l’atmosfera più drammatica e sentimentale poiché rappresenta il bambino nerd che si cela dietro ogni spettatore-tipo della serie. Mossa geniale per catturare l’audience, ma anche corretta per non far finire tutta la storia nella solita caciara cazzeggiante (a cui comunque pensa il personaggio di Acciaio nella ritrovata accoppiata con Amaya). L’ottimismo demente, alla Mr. Peanutbutter, di Ray aiuta comunque a mantenere un tono ironico lungo tutta la vicenda e non occorre nulla in aggiunta.
Anche se la puntata va sul sicuro, in un’epoca di nostalgia e retro-nerdismo, l’effetto che avrebbe suscitato non era così scontato. Si può dire che gli autori siano riusciti a dare il giusto ritmo a un episodio che sicuramente non annoia e che si aggiunge alla serie di “puntate speciali” che sono le migliori dello show.
In questo senso l’episodio va visto proprio come una specie di “pausa” nella linea orizzontale principale che serve a riequilibrare le relazioni all’interno della squadra e, nello stesso tempo, a creare un divertissement per lo spettatore in attesa di sapere come si evolverà la storia nelle prossime puntate.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
Puntata di Halloween che ripesca nella nostalgia e nel nerdismo in puro stile Stranger Things. Il tentativo riesce e non poteva essere altrimenti. Ottimi segnali di ripresa.
Zari 3×03 | 1.43 milioni – 0.5 rating |
Phone Home 3×04 | 1.38 milioni – 0.4 rating |
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!