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Dexter: New Blood 1×06 – Too Many Tuna SandwichesTEMPO DI LETTURA 6 min

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Dexter: New Blood 1x06 Recensione

I difetti strutturali rimangono e non potranno mai andare via, ma poteva andare anche molto peggio. Questo, in sintesi, è il giudizio che si può dare su Dexter: New Blood giunti oramai a metà della prima (e forse non unica) stagione. Ogni volta che il tema devia dalle vicende di Iron Lake e torna a vertere su questioni collegate a Dexter Morgan, la debolezza delle basi sulle quali si poggia questa stagione emerge costantemente.
Ad esempio, nella resa dei conti tra Angela e Dexter, quello che emerge è che la menzogna inventata da Dexter è in realtà più plausibile (vista l’evoluzione delle vicende) del reale motivo dietro il suo cambio di identità. Al tempo stesso, l’avventura di Dexter ad Iron Lake sta mostrando dei lati interessanti.
In queste ultime puntate c’è stata l’ufficializzazione del villain stagionale, ossia Kurt Caldwell. Kurt non è Trinity Killer, ma di certo non sembra essere peggiore di Travis Marshall o di Oliver Saxon. In particolare, quello che può suscitare interesse è il rapporto tra Kurt ed Harrison, con il primo che sembra essere un mentore che vuole guidare il ragazzo per farlo stabilire in modo definitivo nel lato oscuro.

“I NEED DEXTER MORGAN”


La richiesta finale di Angela a Dexter – rappresentata nella frase riportata qui sopra – è il culmine di una rapida evoluzione del rapporto tra la poliziotta e il suo fidanzato, che credeva essere Jim Lindsay. Dopo aver letto l’annuncio della sua morte, Angela non poteva non avere una resa dei conti con Dexter. In fin dei conti, la spiegazione del protagonista è abbastanza fredda e spietata dal punto di vista umano (dopo il fallito suicidio non cambia idea e non torna dalla sua famiglia) ma è più coerente della spiegazione reale. Un uomo che voleva fuggire dalla sua vita perché distrutto dai continui lutti e perché convinto di essere maledetto può ricostruirsi una vita altrove. Può essere considerata una mossa spiacevole, ma è una mossa coerente. Se quell’uomo, invece, finge volontariamente il suicidio perché è un serial killer e vuole stare lontano da qualunque essere umano per smettere di fare del male, allora la situazione cambia. Come detto già molte volte, è la premessa stessa di Dexter: New Blood a essere fallace. Se ha deciso, per qualunque motivo, di tornare a relazionarsi con altre persone, perché non farlo con la donna che amava e suo figlio? La scelta di andare a vivere ad Iron Lake è semplicemente ingiustificabile perché sconfessa completamente il finale di serie.
Angela, per il momento, non sa che Dexter Morgan è un serial killer, sa che è un ex esperto della scientifica di Miami. Per questo motivo, quando trova il cadavere della sua amica Iris, decide di affidarsi non a Jim (suo fidanzato e commesso in un negozio di caccia) ma a Dexter Morgan (non il serial killer, ma l’esperto di scene del crimine). Questo può essere l’inizio di una partnership professionale tra i due. In un certo senso, si potrebbe creare di nuovo quel rapporto ambiguo che c’era tra Dexter e Debra. La differenza, ovviamente, è che Angela non sa che Dexter sia un serial killer, ma sa già che è abituato a mentire e vive sotto falsa identità.

HARRISON, DEXTER, KURT


Harrison è un potenziale serial killer diverso da Dexter, più pericoloso nel breve periodo ma senza la sua capacità di agire nell’ombra de decenni. Questo avviene perché il ragazzo non ha un codice e perché caratterialmente è meno introverso del padre e riesce anche a essere popolare. I bruschi scatti d’ira di Harrison, in cui emerge la voglia del ragazzo di fare del male, sembrano riabilitare il codice di Harry. Se reprimere l’istinto omicida sembra essere impossibile, quantomeno Dexter lo rivolgeva nei confronti di assassini. Harrison, invece, fa male a praticamente chiunque e aveva portato il rasoio anche in camera di Audrey. Il ragazzo, quindi, sembra non avere problemi ad attaccare anche persone che tengono a lui e con le quali ha un rapporto.
La distanza siderale tra Dexter ed Harrison è stata confermata dalla seduta di coppia dallo psicologo. Harrison prova motivato rancore verso il padre perché lo ha abbandonato e non ha mai cercato di mettersi in contatto con lui. Questa distanza favorisce anche il tentativo di Kurt di fare da mentore al ragazzo. Il ragazzo è alla ricerca di un punto di riferimento e la sta trovando in Kurt. Questo avviene anche a causa degli screzi con il padre. Kurt è il villain stagionale. È un serial killer che uccide donne giovani, e che vuole ucciderle senza sfigurare il volto. Come molti serial killer, Kurt ha un rapporto morboso con la morte e le vittime. In questo caso, la morbosità sembra collegata a qualche aspetto post-mortem nelle vittime; finora ci sono stati solo piccoli indizi, ma la questione verrà sicuramente approfondita.
Mentre Dexter prova a evitare che il figlio diventi come lui – o quantomeno che la smetta di fare del male in modo casuale e imprevedibile – Kurt sembra voler spingere il ragazzo ad abbracciare sempre di più il suo lato oscuro. Dexter, nella serie originale, aveva un intuito per capire chi fosse un serial killer come lui. È probabile che Kurt abbia un istinto simile e veda le potenzialità di Harrison. In questo senso, il rapporto tra Harrison e Kurt sembra ricordare un po’ quello tra Dexter e Zach Hamilton, il giovane serial killer della famigerata ottava stagione.

IL PODCAST E I SUOI PROBLEMI


Nel corso delle stagioni della serie originale, è successo spesso che Dexter instaurasse un rapporto con il villain. Ad esempio, si pensi al rapporto tra Dexter e Trinity Killer. In questo rapporto, c’era sempre la fase in cui Dexter diventava una presenza scomoda, fastidiosa per il villain. Dexter iniziava ad apparire nei momenti meno opportuni per prevenire nuove uccisioni o per raccogliere informazioni utili per poter poi uccidere il serial killer. Questa fase è stata raggiunta anche in Dexter: New Blood. In modo provvidenziale, Dexter salva la vita alla podcaster Molly Park, scombinando i piani di Kurt.
La figura di Molly Park sta divenendo sempre più centrale nella trama, grazie soprattutto alla sua collaborazione con Angela. Per merito alle sue risorse, Angela è riuscita a scoprire che non era davvero Matt Caldwell a nascondersi in un hotel a New York. Al tempo stesso, anche la storia di Molly richiede allo spettatore un grande sacrificio: far finta che la serie originale non sia mai esistita. Molly ha dedicato almeno due puntate del podcast alle vicende di Miami (Bay Harbor Butcher e Trinity Killer). In che modo, allora, può Molly non riconoscere Dexter Morgan, fratello di Debra Morgan, collega di James Doakes ed esperto della scientifica della polizia di Miami? È impossibile che non lo riconosca. Per questo motivo, o Molly lo ha riconosciuto e sta pianificando qualcosa, oppure siamo di fronte all’ennesimo buco di sceneggiatura.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Rapporto Kurt-Harrison-Dexter
  • Dexter salva la vita a Molly
  • “I Need Dexter Morgan”
  • Ritrovamento corpo di Iris
  • Scatti d’ira di Harrison
  • La bugia con cui Dexter si giustifica con Angela è più plausibile della vera spiegazione
  • Come fa Molly a non riconoscere Dexter? 
  • I recenti episodi durano circa 60 minuti. Si tratta di un minutaggio eccessivo 

 

Dexter: New Blood non è un capolavoro e richiede molta sospensione dell’incredulità ma – viste le premesse degli episodi iniziali – sarebbe potuta andare molto peggio.

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Romano, studente di scienze politiche, appassionato di serie tv crime. Più il mistero è intricato, meglio è. Cerco di dimenticare di essere anche tifoso della Roma.

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