Dogs Of Berlin 1×08 – LänderspielTEMPO DI LETTURA 4 min

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“Comrades! For all our people and Fatherland!”

Finalmente. Finalmente, dopo numerosi episodi di rallentamenti inutili e storyline secondarie poco accattivanti, Dogs Of Berlin si è dato una scossa ed è entrato nel vivo dell’azione. La serie made in Germania, dopo un inizio accettabile, si era arenata distogliendo lo sguardo dall’omicidio di Orkan Erdem, imputandosi nei dissidi tra Erol Birkan e i Takir-Amir e tutte le malefatte del poliziotto più corrotto di Germania, Kurt Grimmer. In più, queste vicende sono state accompagnate da altre circostanze più o meno interessanti, tra le quali: il duo Raif & Murad alla ricerca del successo; il triangolo amoroso tra Kurt-Paula-Murathan; il rapporto tra Bou’Penga e i criminali turchi, ecc… Un ecosistema incredibile di sottotrame, alcune alquanto inutili, ma che tuttavia sono state funzionali a creare un mondo in continua evoluzione, tutt’altro che statico e popolato da numerosi personaggi che hanno obiettivi, relazioni e ideali differenti tra di loro. Un lavoro che definire egregio sarebbe sicuramente esagerato, come evidenziato dalle precedenti recensioni, ma apprezzabile decisamente sì.
In molte serie le relazioni tra i personaggi mutano con la velocità di un Ape 50 Piaggio o addirittura restano inalterate dall’inizio alla fine della serie, invece su DOB, a meno di due episodi dalla conclusione, oramai tutti si conoscono e non è detto che gli “schieramenti” alla conclusione di “Länderspiel” rimarranno tali e quali fino al termine del final season.
L’ottavo episodio dello show di Sigi Kamml e Christian Alvart sorprende in positivo per una scelta peculiare all’interno del programma, cioè quella di concedere il focus della puntata primariamente allo scoppio della guerra tra neo-nazisti e turchi. Ovviamente, i due poliziotti a capo dell’operazione per trovare il mandante dell’omicidio dell’ex bomber della nazionale tedesca mantengono il maggiore screen time, però l’aria che si respira diventa, a mano a mano col passare dei minuti, sempre più tesa e lo sguardo si sposta inevitabilmente ai due gruppi rivali. I due schieramenti estremisti negli ultimi istanti di episodio vanno a scontrarsi sfruttando la morte del calciatore di origini turche. Una vera e propria scusa per dimostrare, alla fazione rivale, la superiorità del proprio gruppo. L’arrivo alla battaglia è, fortunatamente, lineare e senza alcuna falda logica, errore in cui la serie tedesca era capitolata numerose volte, altro motivo per cui godere di tale buona scrittura.
Ad aggiungere qualche chicca interessante alla faccenda è l’avvincente, seppur marginale, rapporto tra il padre neonazista e il povero figlio. L’essere cosciente di quanto succede attorno a se stessi e non avere né il coraggio né la forza per estromettersi e scegliere la propria strada è una situazione purtroppo comune, ma che, in questo caso, centra il bersaglio, creando nello spettatore un forte dispiacere per lo sfortunato ragazzo e facendogli sperare che riesca, in qualche modo, in primis a salvarsi, per poi fuggire da un padre ammaliato da quegli ideali fascisti che hanno creato tanto dolore nel secolo scorso. Contrapporre poi il giovane ragazzo all’altro minorenne turco è stata una scelta più che azzeccata, mostrando così l’altro lato della medaglia, quello in cui una mente non ancora totalmente sviluppata ed autonoma è facilmente più malleabile, facilitando così l’assimilazione di idee dittatoriali e nazionaliste, facendogli credere serenamente che il confronto fisico sia l’unica soluzione possibile.
Tra tutto questo parapiglia, le due fazioni di criminali turche non si sono recate alla settimana bianca, anzi, hanno contribuito a rendere il funerale di Erdem ancora più doloroso iniziando a litigare su un luogo sacro e in un momento fortemente amaro per la famiglia, non risparmiandosi insulti e minacce tutt’altro che velate. Tuttavia, il fatidico scontro tra le due bande sembra essere completamente sventato a causa dell’arresto di metà dei Kovac e il probabile tradimento dell’altra metà in favore del Dio Denaro portato dall’astuto Kareem. Una mossa geniale che, momentaneamente, sembra aver consegnato lo scettro del potere totalmente ai Taikr Amir, Erol e Tomo permettendo.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • I protagonisti della puntata
  • Bine la psicopatica
  • Il padre scellerato
  • Takir-Amir sempre più spietati
  • Il funerale
  • Kurt e il continuo doppio-gioco
  • Ma Paula quando lavora?

 

L’ottavo episodio della stagione è serenamente la miglior puntata uscita fino ad ora. Merito soprattutto dell’inizio del subbuglio che metterà in ginocchio Berlino, portando morte e ferite che non si margineranno tanto in fretta. Tutto questo per colpa della morte di un calciatore, un soggetto quasi ironico, e a tratti preoccupante, pensando a quanto è successo in Italia nelle ultime settimane.

 

Derby 1×07 ND milioni – ND rating
Länderspiel 1×08 ND milioni – ND rating

 

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Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.

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