Downton Abbey 5×09 – Christmas Special: A Moorland HolidayTEMPO DI LETTURA 6 min

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Anche questo Downton Abbey Christmas Special, che gli amanti dello show targato ITV hanno imparato a temere dopo quello sconcertante e disarmante della terza stagione, è passato. Anche quest’anno Fellowes ha risparmiato gli spettatori britannici (in America la quinta stagione è appena iniziata) di duri colpi al cuore e vacanze natalizie funestate dalla morte di un personaggio amato. Per contro però, non è riuscito a rendere i 90 minuti dello speciale abbastanza allettanti da non annoiare in più punti.
Never complain, never explain!” dice Lady Violet, quindi lamentiamoci ma spieghiamo il perché.
L’episodio è distintamente diviso in due parti e non, come spesso accade, tra gli affari downstairs e upstairs ma tra gli affari upstairs al castello di Brancaster e i successivi affari upstairs a Downton. Questo non significa che la servitù rimanga comunque sullo sfondo, anzi interviene e smuove le altrimenti noiose vicende di Conte e famiglia, i cui unici problemi da un numero indefinito di puntate sono “il Della Francesca”, “quanto ci dispiace che Tom se ne va, forse se glielo ripetiamo 10 volte a puntata cambia idea”, “lady Edith gioca a fare la mamma ma solo Mary non se ne accorge perché è distratta dagli ormoni ballerini, che deve trovare un nuovo Friend With Benefits”.
E’ interessante come in questa puntata sia messo in luce il rapporto tra la famiglia Crawley e la sua servitù, considerata parte integrante della famiglia da entrambi i lati come si può vedere dalle preoccupazioni di Mary e Robert per i coniugi Bates e, viceversa, quella di questi ultimi nel non vedere infangato il nome della famiglia. Persino Lady Violet resta fedele alla cameriera Denker pur di zittire Spratt. E cosa dire della richiesta di Mary a Barrow per farla pagare al maggiordomo super snob di Sinderby? Il luccichio nell’occhio di Barrow quando qualcosa di “evil” gli viene in mente risplende ancor di più quando è qualcun’altro a fare esplicita richiesta dei suoi servigi. Sono esempi di come questi 12 anni a Downton abbiano trasformato non solo i personaggi, i rapporti e le dinamiche tra di loro ma anche tra le stesse classi sociali anticipando i cambiamenti storici che il periodo impone. Downton Abbey dimostra così di non aver perso mai la capacità di descrivere una società in evoluzione a livello macro e micro, e di questo bisogna rendergliene atto.
D’altro canto però Downton Abbey si è sempre mossa sul filo della soap opera essendo una saga familiare, trattando dei temi dell’amore spesso impossibile o non corrisposto, delle diversità e divergenze tra aristocrazia e classi povere, ma solo nelle ultime due stagioni questo filo è stato oltrepassato più spesso. In particolare, in questo Christmas Special, si può citare il “torbido” passato di Anna che aveva quasi ucciso il suo patrigno molestatore e che potrebbe crearle problemi per la sua accusa di omicidio. Intanto sembra che non ci si riesca proprio a liberare della faccenda infinita dell’omicidio di Mr. Green, e facciamocene una ragione. Ma che pur di incasinare ulteriormente la situazione si vada a tirar fuori una storia non tanto assurda quanto completamente nuova non ha molto senso! Possibile che non le fosse mai venuto in mente di raccontare questo piccolo dettaglio? Nemmeno dopo aver subito lo stupro da Mr. Green? E’ naturale che una storyline per poter proseguire possa aver bisogno di complicazioni e ostacoli ma, se non si vuole sfociare nel ridicolo, sarà anche il caso di rendere tali ostacoli conseguenze naturali e non campate per aria. Caro Fellowes, sei il creatore della serie e fai in modo che le tue pedine si muovano come vuoi tu in stile stratega degli Hunger Games che quando vede la situazione sfuggirgli di mano butta lì qualche bestiola creata dal nulla per far fuori i tributi. Credo non serva ricordarti che fine ha fatto Seneca Crane, no? E se proprio vuoi rendere la vita dei tuoi personaggi più complicata prendi esempio dallo zio Martin, che ne Le Cronache del Ghiaccio e Del Fuoco, fa in modo che ogni azione abbia cause e conseguenze e non si sognerebbe mai di far morire gente sopravvissuta alla guerra in un ridicolo incidente d’auto. Arsa viva forse o decapitata, ma non in uno stupido incidente.
Digressioni a parte, cos’altro non funziona in questa puntata? Nessuno si è ancora affezionato a Lady Rose che già si pretende importi qualcosa a qualcuno della famiglia del suo sposo. Nonostante il salvataggio della situazione con l’inaspettato guizzo d’intelligenza di Rose, con tanto di contributo di Mary e Robert, abbia dato vita a un siparietto interessante, che un cocciuto come Lord Sinderby decida e ammetta improvvisamente di aver dato giudizi troppo affrettati sembra quanto mai anomalo, e per di più non è che interessi molto. Anzi, forse un bello scandalo avrebbe reso la sua metamorfosi più realistica.
Elementi buoni però non mancano a questo Christmas Special non troppo speciale: la sempreverde lady Violet che, non ci stanchiamo di ripetere, è colonna portante e successo assicurato di ogni scena di cui è protagonista (se facessero uno spin-off ambientato nel salottino di Lady Grantham con i soli personaggi di Lady Isobel, Spratt e Denker potrebbero andare avanti per anni senza annoiare mai); le sorelle Crawley alle prese con nuovi possibili spasimanti (Matthew Goode fa ovviamente la sua bella figura nei panni dell’affascinante e brillante Henry Talbot e speriamo di rivederlo in futuro); la parte natalizia a Downton, dai pensieri, a Sybil, ai canti con la servitù (bella voce lady Mary!), all’abbraccio silenzioso dei Bates, si è svolta in un clima di serenità e tradizionalismo tipicamente natalizi che ha fatto dimenticare per un attimo ai personaggi i loro problemi e agli spettatori i difetti dell’episodio, lasciando una positiva sensazione.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Dolcezza della scena di Robert e Lady Edith che si confidano
  • Il rapporto di reciproco affetto tra la famiglia e la servitù è sempre più consolidato
  • Sempre viva capacità dello show di mostrare l’incalzare dei tempi e della storia
  • Matthew Goode, altro che Clooney (molto rumore per nulla, George è apparso solo nello speciale a fini benefici Text Santa che esula completamente dalla storia dello show)!
  • Di certo non una sorpresa, ma la proposta di matrimonio un po’ impacciata tra Carson e Mrs. Hughes è stata una scena piena di tenerezza
  • Con Lady Violet e il suo entourage non si sbaglia mai un colpo
  • Elementi da soap opera in alcuni punti
  • 90 minuti a tratti noiosi
  • Due anni fa il Christmas Special vide la morte del marito di Mary per incidente con l’auto quindi questo deve prevedere un nuovo interesse amoroso appassionato di auto da corsa?
  • Perché la principessa Kuragin parla come l’alieno di Men in Black che si impossessava dei corpi umani? Nessuna sorpresa che il principe preferisse Violet a lei!

 

Il problema principale di questa stagione, che il più delle volte ha impedito a chi scrive di superare la valutazione di “più che sufficiente”, è stata la mala distribuzione delle storyline tra i personaggi. Quelli più interessanti o con maggior potenziale sono stati messi da parte per dare invece più risalto alle storyline di quelli più “deboli”, con risultati spesso deludenti, ma mantenendo quelle caratteristiche basic dello show che ne hanno fatto innamorare gli spettatori.
Downton torna il prossimo anno con la sesta stagione: le sorti non tanto della serie, che dato il successo sia in casa che all’estero sembra non aver perso l’appeal, ma della sua qualità sono in mano al suo creatore Julian Fellowes. Citando Carson “May they prove worthy of the charge“.

 

Episode Eight 5×08 9.95 milioni – ND rating
A Moorland Holiday 5×09 6.25 milioni – ND rating

 

 

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