Elsbeth 1×01 – PilotTEMPO DI LETTURA 4 min

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Elsbeth 1x01 recensioneDopo The Good Wife (2009-2016) e The Good Fight (2017-2022), i coniugi Robert e Michelle King decidono di rituffarsi nello stesso universo narrativo proponendo Elsbeth, nuova serie comedy-drama della CBS con protagonista l’eccentrico avvocato Elsbeth Tascioni. I fan sfegatati di The Good Wife e The Good Fight, infatti, hanno un posto speciale nel proprio cuore per Elsbeth, l’avvocato autistico e sopra le righe che, però, nasconde un’intelligenza ed arguzia sopraffine.
Etichettata come goffa, stramba e poco sagace, in men che non si dica Elsbeth riesce a dare del filo da torcere a qualsiasi avvocato avversario si metta sulla sua strada, grazie alla sua attenzione ai dettagli e a saper unire i puntini prima degli altri. Un plauso immenso, naturalmente, va alla straordinaria interpretazione di Carrie Preston, la quale ha saputo donare al suo personaggio la giusta mimica facciale, le giuste movenze e il giusto spessore per rendere il character indimenticabile.

UNA SERIE DA PROTAGONISTA


Il personaggio di Elsbeth Tascioni ha dimostrato di funzionare perfettamente in pochi episodi mirati e confezionati ad hoc, ma il pubblico potrebbe domandarsi se una serie interamente incentrata su di lei, possa portare allo stesso risultato. È praticamente impossibile dare una risposta a questa domanda dopo aver visionato solamente il pilot, ma il comparto tecnico lascia ben sperare.
Uno show procedurale è sempre una lama a doppio taglio, perché il rischio di diventare noioso e ridondante è dietro l’angolo; nonostante ciò, è giusto dare fiducia ai coniugi King, dato il loro bagaglio e valore in ambito seriale. La stramberia e goffaggine di Elsbeth ben si amalgamano con l’elemento più serioso dato dalle indagini e la ricerca delle prove per incastrare il professor Modarian.
Fun fact: il killer di questo primo episodio è interpretato da Stephen Moyer che aveva già lavorato con Carrie Preston sul set di True Blood, dove hanno rivestito i ruoli del vampiro Bill Compton e di Arlene Fowler.

COLOMBO E LA TRAMA ORIZZONTALE


L’episodio pilota annuncia già nei primi minuti chi sia il colpevole del caso del giorno, eliminando quella componente di dubbio e ambiguità, essenziale in un procedurale. I coniugi King hanno sicuramente preso spunto per questo modus operandi da Colombo, la serie giallo-poliziesca con Peter Falk, che hanno letteralmente divorato durante la pandemia. Il focus dell’episodio, dunque, non è scoprire chi sia il vero killer della giovane donna, bensì introdurre il personaggio di Elsbeth in questa nuova realtà, lontana dagli studi legali blasonati di Chicago.
Elsbeth Tascioni, infatti, giunge nella Grande Mela per essere un occhio super partes ed osservare il comportamento di agenti e detective della polizia. Alla fine della puntata, inoltre, viene fatta menzione di un secondo obiettivo per l’avvocato: scoprire la verità dietro l’apparente corruzione del capitano Wagner, interpretato da Wendell Pierce (The Wire). Nonostante questa tematica sia già stata affrontata sotto diversi punti di vista, nelle due serie originali, la conversazione telefonica finale dà il via anche alla trama orizzontale, così da agganciare la curiosità del pubblico.

CONCLUSIONI


Per essere la prima puntata la serie riesce a tenere alte le aspettative degli aficionados dell’universo creato dai King, rispettando l’essenza del personaggio di Elsbeth. Non ci sono legami con le due serie originali, così da dare più respiro a questo nuovo spin-off e a far camminare con le proprie gambe l’eccentrico avvocato. Ciononostante, il nome di Cary Agos buttato là come minaccia fa sorridere lo spettatore che ripensa ai bei tempi nello studio Lockhart/Gardner a Chicago. Elsbeth Tascioni è un personaggio dal grande potenziale ed i coniugi King devono affiancarla ad una narrazione divertente, ironica, ma anche coerente e coesa.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Interpretazione sempre formidabile di Carrie Preston
  • E’ un piacere rivedere sullo schermo l’eccentrico avvocato dalle mille borse
  • Un procedurale pulito, senza troppi fronzoli…
  • La telefonata finale per dare avvio alla trama orizzontale…
  • … anche se manca la componente di dubbio e mystery
  • … anche se il tema della corruzione non è niente di così innovativo

 

Un pilot più che discreto per il nuovo spin-off di The Good Wife e The Good Fight, creato dagli inarrestabili coniugi Robert e Michelle King. Fa sempre piacere rivedere Carrie Preston indossare gli abiti sgargianti e le ventimila borse di Elsbeth Tascioni. La trama verticale funziona senza troppe sbavature, la trama orizzontale è stata introdotta: ora sta agli autori dare spessore, coerenza ed una direzione alla serie.

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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.

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