Questo secondo episodio altro non fa che confermare il mio precedente elogio sull’Ignoranza. Anzi, forse questo episodio è ancora più Ignorante. Ci ha fatto uscire dalla stazione di servizio in cui era ambientato tutto lo scorso episodio per spaziare in diversi ambiti, presentando così i restanti (probabili) personaggi dello show. Perché ho definito questo episodio più Ignorante (notare la I maiuscola, ad indicare un’accezione positiva ed importante all’aggettivo) del precedente? La domanda più corretta che uno dovrebbe porsi è: sarei capace di realizzare e pensare un qualcosa del genere anche io? In questo caso (almeno per quanto mi riguarda) la risposta è no. La grevità e le soluzioni eccessivamente “pop” sono una semplice scelta stilistica di Rodriguez, il quale si dimostra ben cosciente della padronanza tecnica del linguaggio. Come rendere quindi “cinematograficamente nobile” un’immagine come quella della cassiera in ostaggio mostrataci attraverso il bagagliaio dell’auto in corsa? Oppure l’allucinazione che ha Ritchie Gecko scambiando una carcassa di cane per la donna morta e uccisa dal killer del Cartèl? Semplicemente creando la contrapposizione con immagini per nulla banali, proprie di un certo cinema d’autore e di una padronanza tecnica non per tutti. Sarò strano, ma l’inquadratura che ho trovato più significativa in tutto l’episodio è stata quella con il bicchiere di latte di riso in primissimo piano, a cui si era fatto precedentemente riferimento in maniera distratta. Certo, la scena della vampirizzazione spinge proprio ai limiti tutto ciò che ho appena detto. Suona molto come un’anteprima di ciò che ci aspetterà nei prossimi episodi (chi ha visto il film del ’96 sa a cosa mi riferisco) e a quel punto forse avremo la prova effettiva della bravura di Rodriguez, vedendo fino a dove potrà spingersi senza scadere nel “troppo”.
Sicuramente un problema presente nel “Pilot” è stato già abbondantemente superato. Si è detto che rendere un film serie televisiva comporta un allungamento di trame e un’espansione di dettagli per evidenti questioni temporali. I flashback già presenti nel primo episodio avevano il difetto di interrompersi bruscamente non rendendo chiarissima l’intenzione narrativa. In “Blood Runs Thick” abbiamo invece un continuo intrecciarsi tra “adesso” e “prima” dove ogni piccolo particolare (latte di riso e coltello su tutti) viene chiarito e mostrato come Tarantino comanda. Se però da un lato il tutto è più unito e la narrazione scorre fluida in tutte le sue diramazioni, bisogna accettare anche la perdita di una certa purezza che era data dalla mono-ambientazione e dai pochi personaggi presenti precedentemente. Infatti siamo tutti coscienti della necessità di più personaggi, come l’ostinato poliziotto Ferdinand e la famigliola che introduce quel pizzico di “Family-Teen-Drama” che potrebbe forse anche non guastare. Tuttavia questa “contaminazione” porta F.D.T.D. verso pericoli non indifferenti (più personaggi, più storylines, più possibilità di scadere in parti noiose) ma, come già detto, necessari.
Da sottolineare infine la bravura dei due attori protagonisti. In particolare un plauso va fatto a Zane Holtz. Con l’aspetto sicuramente più pulito e giovane di Quentin Tarantino (che interpretava lo stesso personaggio nel film) riesce a rendere una pazzia sicuramente più spaventosa e imprevedibile. Il buon vecchio Quentin, nella sua unicità, ha uno sguardo che rimanda ad un certo tipo di pazzia che per quanto riuscita, non sconvolgeva più di tanto lo spettatore. Holtz invece riesce a trasmettere un disagio non indifferente, anche ben supportato da D.J. Cotrona, più fedele a quella che fu l’interpretazione di Clooney.
Sicuramente il livello non potrà essere così alto per tutta la stagione per una serie di motivi, come ho già scritto. Per ora si nota la mano “monarchica” di una sola figura creatrice e ciò non può che far guadagnare punti a livello di qualità.
PRO:
- Intreccio più fluido determinato dalla narrazione spezzata dai flashback per tutto l’episodio
- Ignoranza a secchiate, intesa come consapevole scelta stilistica, ottenuta mischiando ottime capacità tecniche con cultura Pop a vagonate
- Interpretazione di Zane Holtz.
- Figura poco incisiva del poliziotto Freddie
- Inserimento necessario ma soporifero del familyteendrama.
Pilot 1×01 | ND milioni – ND rating |
Blood Runs Thick 1×02 | ND milioni – ND rating |
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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.