L’Ignoranza sapiente, che questo telefilm ci ha insegnato ad apprezzare, in questo episodio usa la sua arma migliore. In quale altro serioso scenario, infatti, avremmo accettato così di buon grado un cambio di location con una così particolare giustificazione? Tra l’altro se precedentemente aveva fatto capolino una certa scenografia da videogame, ora persino la trama assume tali connotazioni.
Lo stratagemma del labirinto interno al tempio è quanto di più brillante e paraculo si potesse mai concepire. Una sana scusa per permetterci di assistere alle mirabolanti imprese dei fratelli Gecko. Con il piccolo particolare che uno dei due può sbranare e prendere le sembianze di chiunque gli si pari davanti. Il labirinto permette così anche di conoscere dettagli sul passato dei due fratelli, che la narrazione “from dusk till dawn” non avrebbe permesso, se non con l’inflazionata formula del flashback. Come nei migliori/peggiori incubi, assistiamo ad un insieme di personaggi conosciuti ai due, radunati nello stesso ambiente. Ambiente che rappresenta un test per Richie e Seth, per far avverare una antica profezia. Continua a sembrarmi leggermente fuori luogo questo background storico condito da alleanze, gelosie ed intrighi. Dà modo alla serie di costituire una mitologia, cosa che rallenta notevolmente il ritmo in una sceneggiatura che ha come punto di forza il tempo presente, l'”hic et nunc”. Geniale il passaggio tra la ripetuta apertura dell’ascensore con dentro il combattimento tra Richie e la guardia del corpo, e Sex Machine con Kate che passano davanti alla porta della stanza dei sacrifici (se non l’avete notato, apprezzate il cambio di inquadratura improvviso). Si scopre così, nella story-line secondaria dell’episodio, come il professore non fosse propriamente uno stinco di santo (e chi se lo sarebbe mai aspettato?), rendendo così la malcapitata Kate, carne da macello. Simpatica anche la piega presa da Scott, che in tempi non sospetti avevo dichiarato troppo sicuro di sé.
Notazione a parte, quella riguardante Gecko senior. Intanto scopriamo che anche lui era un malvivente, scassinatore professionista (“boxman”), per essere precisi. E la sua morte è coincisa con l’incendio di cui avevamo sentito parlare Seth precedentemente (incendio con risvolti inquietanti). Occorre notare però chi è la guest-star che interpreta il padre dei due fratellini. James Remar dovrebbe scrivere sotto il suo biglietto da visita “attore – specializzato in padre di disadattati”. Chiunque con un po’ di cultura telefilmica avrà riconosciuto il padre di Dexter, il padre di Ryan Newman in Wilfred, nonché il padre dei fratelli Salvatore in The Vampire Diaries. Sicuramente è ingeneroso riconoscerlo solo per questo ruolo (basta vedere qui la carriera che ha avuto), ma era sicuramente una curiosità niente male.
La piega che ha preso “Boxman” ci lascia supporre di come sia telefonatissimo un cliffhanger per il finale di stagione. Sono tanti gli scenari che sono stati aperti. Le idee devono essere state chiare fin da subito, se la stagione è stata rinnovata in un batter d’occhio. Interessante soprattutto notare come pur non abbattendo lo schema di eventi inseriti in 24 ore, comunque si sia aperta la possibilità di infiniti scenari. Forse in qualsiasi altra serie, la cosa sarebbe stata profondamente disprezzata. La totale consapevolezza verso il genere trattato, invece, fa rendere il tutto profondamente armonioso e centrato. Se l’intento rimane questo, potrebbero essercene anche venti di stagioni, e nessuna annoierebbe.
PRO:
- Cambi di scenari senza uscire né dal tempo né dallo spazio prefissati
- “The other me is a dick”
- Nuovi look e funzione di Richie
- James Remar in una nuova brillante interpretazione paterna
- “Tenero” incontro tra Scott e il padre
- Sguardo terrorizzato e quasi piangente di Seth vedendo Richie in fase “culebra”
- Il background tra Santanico e Carlos sicuramente sarà importante, ma per ora annoia
La Conquista 1×08 | ND milioni – ND rating |
Boxman 1×09 | ND milioni – ND rating |
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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.