Alicia si trova di fronte ad una pagina bianca nel momento in cui deve sostenere un importante discorso sulle madri in carriera durante l’ABA (American Bar Association).
Oltre ad essere un importante onere per Alicia, diventa anche momento utile per affascinare una potenziale cliente ed attrarla alla Florrick/Agos, strappandola così dalle grinfie dell’ormai onnipresente nemico nella persona di Will Gardner e Diane Lockhart. Il discorso non sarà questo gran successo e la cliente opterà per una terza soluzione (che a noi garba moltissimo), ma Alicia a conti fatti si è trovata a dover affrontare il suo intero percorso, faccia a faccia con sé stessa, con la sua coscienza e l’obiettività che da sempre la contraddistingue.
Guardandosi allo specchio Alicia ammette di avere avuto una possibilità che pochi privilegiati hanno (diciamo anche nessuno nella sua stessa posizione) e ciò lo deve non prettamente alle sue acrobazie legali o a particolari doti del mestiere. L’unico motivo per cui Alicia è diventata quello che è ed è arrivata a gestire uno studio che porta il suo nome è uno: Will Gardner.
Che in cima sia arrivata con le sue forze e la sua bravura, è un altro paio di maniche, ma Alicia è stata graziata dall’incontro con Will, dal debole che quest’ultimo ha sempre avuto nei confronti dell’amica di Georgetown e la stessa Alicia non ha problemi a riconoscerlo, ammettendolo a sé stessa tramite gli incubi con Jackie ed ammettendolo allo stesso pubblico tramite interventi mascherati da una pungente ironia.
Non era certo nelle condizioni di potersi permettere una crisi di coscienza, senza un lavoro, con un marito in prigione e due figli da mantenere. Alicia, come la serie in generale, è sempre molto pragmatica, scendendo nella concretezza dei fatti piuttosto che perdersi in filosofie non concesse dalla dura realtà.
Il racconto avviene a mezzo di flashback, sia di Alicia che di Will che così insieme ci raccontano come sono andate realmente le cose, come si è sviluppata la situazione prima del pilot, come sono arrivati alla situazione che ci viene già presentata nel primo episodio della serie.
Oltre alle prese di coscienza di Alicia e alle riflessioni sulla concretezza di fronte cui ti pone spesso la vita, c’è ovviamente spazio per quel pizzico di nostalgia che assaggiamo tramite i due protagonisti dell’episodio, quel ricordo innegabilmente rovinato dallo svilupparsi degli eventi e che nemmeno una cordiale stretta di mano potrà mai aggiustare.
Tutto questo accade senza perdere le fila della trama orizzontale: Will è ancora perseguitato dall’Ufficio Anticorruzione, decide così di rivolgersi alla deliziosa Elsbeth Tascioni che ritorna in un tutta l’impetuosità del suo personaggio ed ovviamente noi non potremmo esserne più felici. Cinque stagioni e non sentirne il peso: bravi Robert e Michelle King.
- Struttura dell’episodio e flashback di Alicia e Will
- Elsbeth Tascioni, è sempre un piacere guardarla in azione
- Alicia e la sua presa di coscienza
- Will e Alicia: nostalgia di un ricordo e consapevolezza che nemmeno questo potrà conservarsi
- La gag del taxi
Parallel Construction, Bitches 5×13 | 8.94 milioni – 1.3 rating |
A Few Words 5×14 | 8.43 milioni – 1.3 rating |
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Lunatica, brutta, cinefila e mancina. Tutte le serie tv sono uguali, ma alcune sono più uguali delle altre.