Glee ha sempre un effetto strano sui suoi fan, diciamo che è sempre in grado di sorprenderli, anche se non sempre in senso positivo. A volte ti aspetti grandi cose e rimani inesorabilmente deluso, altre volte non ti aspetti niente e ne esci piacevolmente sorpreso. E fin qui nulla di strano, tutte le serie tv hanno i loro alti e bassi. La particolarità di Glee è che talvolta non ti lascia
alcuna emozione perchè il caos della totale mancanza di coerenza della trama funge come una sorta di anestetico che lascia lo spettatore intontito e apatico.
Parlando nello specifico di questa quinta puntata, avevo già anticipato di non aspettarmi grandi cose, data una breve occhiata a promo e press release. Già dal titolo si capisce che il tema centrale della puntata è il ballo che sta scandalizzando tutto il mondo, reso in voga dall’ex reginetta d’America Miley Cyrus. Il tema già di per sè è controverso; a ciò si aggiunge il fatto che c’entra poco e niente con la trama orizzontale e, paradossalmente, c’entra poco con la puntata stessa. The End of Twerking ha il privilegio di piazzarsi in cima alle puntate più assurde e incoerenti di tutta la storia di Glee: un fitto groviglio di diverse tematiche in cui è molto difficile trovare un filo conduttore.
Il tema stesso del Twerking non è sviluppato in modo sensato: l’idea di twerkare è nata da un video rubato di Blaine, poi trasformata da Will nella lezione della settimana, con la scusa di dover trovare una nuova immagine per le Nationals. Nel corso dell’episodio il ballo proibito diventa oggetto dell’infinita lotta tra Sue e Shue, in uno scontro sulla libertà di espressione artistica in stile Footloose, con Sue nel ruolo della rigida conservatrice e Will in quello di artista ribelle. Non per essere puritana, ma francamente era abbastanza difficile sostenere la posizione di Will, non solo perchè paragonare il Twerk al Twist o al Charleston mi sembra una bestemmia, ma anche perchè, chi ha una minima conoscenza di Tumblr e del fandom, avrà notato che questa puntata è stato il trionfo di PedoWill. Obiettivamente c’era veramente poco di educativo nel veder un insegnante quarantenne destreggiarsi tra i sederi shakerati dei suoi studenti minorenni. E siccome l’assurdità regna sovrana in Glee, dopo aver lottato duramente, l’episodio si chiude con Will che ammette che, in fondo, ci sono cose più importanti del Twerking (Ovvio, ma WTF?!).
Altro tema controverso, ma molto più importante è la situazione di Unique. Sarò forse impopolare, ma bisogna ammettere che in una società per molti versi ancora chiusa o diffidente rispetto ai gay, ancora più difficile sarà l’accettazione e la comprensione dei transessuali. Il disagio di Unique è rappresentato in un’evenienza quotidiana e naturale, ma non così scontata per lui: la scelta di quali servizi igienici usare. In quanto (tecnicamente) ancora maschio, gli è proibito l’utilizzo dei bagni femminili, ma non può andare nel bagno dei maschi senza essere bullizzato dai coetanei. Devo dire che questo tema è stato trattato abbastanza realisticamente perchè vediamo una totale condanna del bullismo ed una riaffermazione della propria identità tipici del mondo Gleek, ma allo stesso tempo assistiamo ad una reale impotenza di fronte a certi tematiche ancora inesplorate e spesso considerate tabù nella società.
In questa quinta puntata c’è un elemento importante per lo sviluppo della trama orizzontale: il piccolo sporco segreto di Jake esplode letteralmente in faccia a Marley a cui non viene neanche concesso il privilegio di udirlo dalla colpevole voce del fidanzato traditore, ma viene a saperlo dall’altra: Bree, la cheerleader stronza e “spigliata” che rappresenta l’Anti-Marley per eccellenza. In realtà non viene dedicato molto tempo alla rottura Jarley, ma la tensione tra loro sarà probabilmente una costante delle prossime puntate.
Poco spazio viene invece dedicato alle avventure della Grande Mela e ci si concentra sulle pazzie di Rachel e Kurt senza neanche citare Santana e i nuovi arrivati.
- Jake smascherato: la nuova situazione Jarley movimenterà la trama del Glee Club per un bel po’.
- I siparietti Sue/Will.
- Il tatuaggio “Finn” di Rachel: a me una lacrimuccia è scappata e scommetto che non sono l’unica.
- Trama impazzita: poca coerenza e scarso senso.
- Poco spazio alle trame newyorchesi.
Puntata sicuramente meno noiosa della precedente, con qualche piccola evoluzione, ma nel complesso troppo confusionaria.
VOTO EMMY
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.
Evito di sparare sulla croce rossa commentando la questione twerk, visto che della puntata salvo solo Unique e New York, un ottimo risultato contando che Unique mi è indifferente, odio Santana ( anche se non è presente) e nè Kurt nè Rachel sono tra i miei preferiti..ma la questione del tatuaggio era divertente. A proposito di New York, però, non sono sicura di voler spostare la scena lì. Mi spiego, a volte ho l' impressione che funzioni perchè ha personaggi amati e meno tempo a disposizione,quindi sono costretti a dosare esibizioni e momenti comici in un modo che a Lima non riesce. Non ho una grande fiducia negli autori, non voglio pensare alle grandi "idee creative" che tirerebbero fuori se l' azione fosse tutta sulle spalle del trio di New York.
Concordo totalmente sulla questione New York: sarà che non amo particolarmente nessuno dei tre protagonisti (i miei personaggi preferiti era Finn e Quinn, entrambi persi), ma penso sia un po'stucchevole un'intera stagione solo a New York e, soprattutto, penso si andrebbe a perdere il cuore stesso del telefilm: il Glee club e i Lima Loosers. Purtroppo temo non verremo accontentati: la decisione su un definitivo spostamento a NY, sembrava abbastanza certa…