Godfather Of Harlem 1×08 – How I Got OverTEMPO DI LETTURA 4 min

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Godfather of Harlem 1x08 RecensioneDopo il grande cliffhanger di “Masters of War”, Godfather Of Harlem ritorna in grande stile.
La scrittura si concede un ottimo approfondimento sulla famiglia di Bumpy Johnson, alle prese con un vero e proprio trauma; Chin si rinchiude con i suoi scagnozzi all’interno di un bunker per evitare qualsiasi ripercussione dell’agguato al padrino di Harlem. Tutto ciò è diretto dall’esperienza di Ernest R. Dickerson, regista di innumerevoli episodi di prodotti come Bosch o House Of Cards, e direttore della fotografia di film come Fa’ la Cosa Giusta e Malcolm X.
La guerra aperta tra le due famiglie si arricchisce di un nuovo prezioso tassello: Joe Bonanno. La figura di Bonanno, sempre super partes, finisce per sporcarsi le mani nel conflitto dopo la grande rivelazione sull’assassinio di suo figlio Lorenzo. Sullo sfondo, intanto, Malcolm e Adam si fanno largo in una Washington addobbata per un appuntamento con la storia.

BUMPY APRE GLI OCCHI


Ciò che traspare dalla visione di “How I Got Over” è il cambio di registro nella figura del protagonista Ellsworth Johnson. Bumpy è invecchiato, tutto d’un botto. Quel colpo di pistola ha fatto sì che il padrino di Harlem realizzasse la sua età e ne diventasse consapevole. Ne è testimone il suo cambio di look, dal completo da gangster al maglioncino a collo alto, passando dal testamento.
La questione del testamento permette anche di scavare un po’ di più nei problemi familiari in casa Johnson. C’è il problema della piccola Margaret, adottata dai nonni senza riscontri legali, con Elise in grande spolvero dopo essere entrata alla NOI. La sensazione è che Bumpy abbia accusato per la prima volta il colpo, essendo colpito in prima persona. Ed è significativa la sequenza iniziale, con un funerale onirico, simbolo della morte comparsa davanti agli occhi del personaggio di Forest Whitaker.

ITALIANI IN FUGA


Il clan di Gigante è in ritirata. Dopo aver fatto il passo più lungo della gamba, gli italiani si nascondono per evitare la vendetta dei sicari di Bumpy. Ciò che Vincent e Ernie non sanno, però, è che dovranno guardarsi le spalle anche da Joe Bonanno. Il personaggio di Chazz Palminteri è accecato dalla rabbia come mai prima d’ora, dopo aver scoperto dopo tanti anni il responsabile della morte di suo figlio.
Nella guerra per Harlem combattuta da Chin e Bumpy, Bonanno rischia di rappresentare la scheggia impazzita che agisce senza ragione e mosso solamente dal bisogno di vendetta. Da segnalare anche il bel dialogo tra Vincent e il fratello sacerdote, in cui un D’Onofrio disperato arriva a dubitare persino della lealtà del sangue del suo sangue (a ragion veduta). D’ora in poi ci sarà sicuramente da divertirsi con questa guerriglia inedita, in cui Bumpy può anche farsi un po’ da parte e assistere a una faida interna tra italiani.

NOTIZIE DA WASHINGTON


Gli eventi di quest’episodio si svolgono in contemporanea con la famigerata marcia su Washington. L’attenzione è catalizzata sulla capitale e lo si denota anche dal fatto che qualsiasi emittente televisiva trasmette le immagini da Washington. Questa rappresenta un’occasione per trasmettere immagini di repertorio, in cui gli oratori si prodigano per la libertà degli afroamericani e di tutte le civiltà oppresse.
Godfather Of Harlem può godere del punto di vista di due “inviati”. Malcolm X e Adam Clayton Powell si trovano a Washington nell’inedita veste di contestatori in quanto, secondo loro, una manifestazione indetta da bianchi non può essere a favore dei neri. Questo punto di vista, piuttosto estremista, si incontra con un altro punto di vista estremo, quello del partito nazista americano, in un simpatico siparietto.
La marcia su Washington scandisce tutti i ritmi della puntata, fino ad arrivare all’episodio clou, con il celeberrimo discorso di Martin Luther King, in contemporanea all’agguato a Chin Gigante. Saranno forse le parole di King, forse la presenza della figlia Stella sul luogo dell’attentato, ma Bumpy farà una scelta importante, mentre sale la tensione marcata da un gioco fatto dalle innocenti Margaret e Elise.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Forest Whitaker in formissima…
  • …così come Vincent D’Onofrio
  • Il cambiamento di Bumpy
  • Dialogo tra Chin e il fratello
  • Siparietto col partito nazista
  • Immagini di repertorio da Washington e Martin Luther King
  • La tensione nell’agguato a Chin scandita dalle mani di Margaret e Elise
  • Poca attenzione a Malcolm X e Adam Clayton Powell
  • C’è poco interesse nella carriera musicale di Teddy

 

Godfather Of Harlem confeziona un altro episodio solidissimo, pieno di risvolti narrativi senza far mancare un importante approfondimento psicologico sulla figura del suo protagonista.

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Giovane musicista e cineasta famoso tra le pareti di casa sua. Si sta addestrando nell'uso della Forza, ma in realtà gli basterebbe spostare un vaso come Massimo Troisi. Se volete farlo contento regalategli dei Lego, se volete farlo arrabbiare toccategli Sergio Leone. Inizia a recensire per dare sfogo alla sua valvola di critico, anche se nessuno glielo aveva chiesto.

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