Inconvenienti a parte l’episodio, decisamente etichettabile nella categoria filler visto l’assenza di riferimenti al “caso Briggs”, si focalizza su due storyline così come successo in “Heat Run” ma che a differenza di quest’ultimo risultano più piacevoli. La scelta di unire in missione le due menti comiche di Graceland non poteva non dare i suoi frutti e così Jakes e Tuturro si prestano ad un siparietto niente male con una pazza signora della marijuana che, tra una risata ed una pistola alla tempia, intrattiene i due. Tuturro finalmente viene messo un po’ in risalto a differenza delle scorse puntate e viene a galla il personaggio che finora abbiamo faticato a conoscere ma non ad apprezzare. Il talento comico di Johnny è indiscutibile, specialmente nella sua sbruffonaggine costantemente smontata, ma in accoppiata a DJ gli autori riescono ad alternare sapientemente momenti drammatici a quelli comici ed il risultato è un’ottima storyline che non fa rimpiangere in alcun modo il minutaggio che le è stato concesso.
Se da qualche parte della California mezza Graceland rischia l’esecuzione per una copertura saltata, la situazione non va meglio a Mike e Paul che vengono invischiati nel giro di Bello ma non nel modo in cui speravano. Briggs è il grande escluso dell’operazione, e anche della puntata, perchè fondamentalmente inutile per gli scopi attuali di Bello e la sua estromissione dai giochi abbassa anche il livello di aspettative sull’operazione. Senza Briggs al timone doppi e tripli giochi non sono immaginabili ed infatti non ce ne sono ma se la sua assenza ci priva di sorprese narrative dall’altro ci permette di constatare come il giovane Mike stia crescendo fin troppo velocemente. Levi è un cadetto modello perchè conosce ogni tattica per liberarsi da situazioni apparentemente impossibili ribaltando la situazione a suo favore, vedasi l’agguato di Eddie, ma non è stato addestrato a sopportare le conseguenze delle sue azioni, non c’è un manuale per affrontare i sentimenti causati da un uomo che si spara in bocca di fronte a te, non ce ne sono e non ce ne saranno mai e l’unica cosa che puoi fare per non farti sopraffare da queste emozioni è venire a patti con la coscienza e guardare avanti. Purtroppo è una cosa più facile a dirsi che a farsi e Mike, oltre a non essere pronto per affrontare una cosa del genere, è fondamentalmente da solo perchè Briggs non è più nell’operazione e non può aiutarlo dall’interno. E cosa ci si può aspettare da un agente neofita che ha a che fare con un signore della guerra nigeriano senza scrupoli?
PRO:
- Tuturro idolo!
- Scene di vita quotidiana tra coinquilini
- Reazione di Mike a fine puntata che dà spessore e profondita al personaggio: non tutto quello che succede può scivolare via come se non fosse drammaticamente importante.
- Briggs fuori dai giochi e la sua assenza si fa sentire
- Tentativi andati a male di italiano
- La storia dietro il ragù di Charlie può sembrare carina ma in realtà è di una stucchevolezza…
Fillerone decisamente ben fatto che non si fa rimpiangere per niente nella visione e finalmente vengono messi sotto i riflettori agenti come DJ e Tuturro che fino ad ora erano stati offuscati dal “caso Briggs” e dalle operazioni di Mike. Insomma Graceland non delude ma neppure eccelle, cosa che tutto sommato era anche da mettere in conto in una stagione di 12 episodi.
VOTO EMMY
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.