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L’anno scorso Graceland funzionava principalmente per merito dei due protagonisti, Mike e Briggs, così simili per forza di volontà e caparbietà ma al contempo così diversi per obiettivi e stili di vita. Come spesso accade, gli opposti si attraggono e funzionano alla grande insieme, specialmente l’affiatamento che si era generato nell’operazione riguardante Bello e le tensioni narrative riguardanti la doppia identità di Briggs rappresentavano quel qualcosa in più che regalava a Graceland un alone tutto particolare. A distanza di un anno la situazione è decisamente cambiata stravolta perchè sia Mike che Briggs, i due cardini della serie, sono passati in secondo piano in favore di una più ampia considerazione di tutto il restante parco di protagonisti.
Cerchiamo di mettere i puntini sulle i: Briggs e tutta la storyline riguardante la sua doppia identità arricchivano la serie con cliffhanger ad ogni puntata ed infittivano il mistero intorno al suo personaggio che, ammettiamolo, era un fattore di enorme importanza che ha innalzato Graceland al di sopra di tutti gli altri polizieschi estivi; ora lo spazio che gli viene dedicato non è minimamente paragonabile a quello della scorsa stagione e, oltre ad essere palesemente evidente il calo carismatico che ha avuto Briggs dopo il ritorno di Mike, si sente fin troppo l’assenza di Paul “Odin” Briggs dalla storyline principale con un ruolo di peso. Se in “The Line” queste differenze non erano così marcate ed in “Connects” non ci abbiamo fatto caso più di tanto visto e considerato l’incontro con il capo di Caza, con “Tinker Bell” cominciamo ad unire i puntini sulla mappa ed il disegno che ne viene fuori è abbastanza desolante e straniante al contempo perchè relegare in panchina uno dei pochi big della serie è un suicidio dichiarato e questo è quello che ci sta dicendo Jeff Eastin a quanto pare. Suvvia, i piagnistei di Charlie ed il Briggs coccolone avevano già stancato premiere, ora sono semplicemente inaccettabili.
A non funzionare a pieno regime però è anche il personaggio di Mike Warren, pienamente a disagio nel ruolo di leader di Graceland ed inadeguato sotto ogni aspetto quando si tratta di gestire una missione. Giustificare entrambi gli aspetti con un “è ancora giovane ed è alla sua prima vera missione da capo” non è sufficiente, Mike è inadatto, ora come ora, a ricoprire un ruolo di tale peso specifico, soprattutto perchè un vero leader motiva i suoi sottoposti, li sprona e crede in loro, tutto il contrario di quanto mostrato fino ad ora, in special modo con Johnny e Charlie. Oltre a risultare pedante per il suo comportamento, Mike è un ulteriore peso che va ad aggiungersi al mal sfruttamento di Briggs e che rallenta il decollo di questa stagione, anzi lo affossa ancora di più.
Chi prova a mandare avanti la baracca sono tutti gli altri co-protagonisti che, anche per merito del maggiore spazio che gli viene concesso, riescono a dimostrarsi come un valore aggiunto. Quella che in questa stagione sta ricevendo maggior beneficio da questa attenzione è senza ombra di dubbio Paige, non solo perchè è ritornata ad essere la concubina di Mike ma perchè a tutti gli effetti è quella che si sta dando più da fare per la buona riuscita della missione “autobus”, purtroppo con esiti altalenanti. E poi, che diamine, con una pugnalata sulla mano se lo è guadagnata di diritto il primo posto. C’è da dire però che in “Tinker Bell” anche Mr. Tuturro sveste finalmente i panni della “spalla” per vestirsi con quelli da protagonista o, per dirla alla sua maniera, con quelli di Briggs. L’incontro-scontro con Carlito Solano si rivela la parte più adrenalinica dell’intero episodio e dimostra, oltre ad una certa impacciatezza perdonabile vista la verginità nel ruolo, anche la voglia di rivalsa che anima il cuore bonaccione di Johnny, il ragazzino della casa che viene preso (letteralmente) a testate da tutti ogni volta.
Sul piatto della bilancia sono stati messi tutti i pesi ma la voglia di riscatto di Paige-Johnny-Jakes non basta a sopperire l’assurda gestione di Mike-Briggs che, purtroppo, vale molto più di tutte le cose buone che si son viste con il suddetto trio. A conti fatti “Tinker Bell” è il primo vero passo falso della stagione perchè mostra come e dove si vuole andare a parare e quello che si vede è decisamente inferiore alle aspettative e alla scorsa stagione. Serve una svolta ed un miglior uso dei protagonisti per il risanamento.
A non funzionare a pieno regime però è anche il personaggio di Mike Warren, pienamente a disagio nel ruolo di leader di Graceland ed inadeguato sotto ogni aspetto quando si tratta di gestire una missione. Giustificare entrambi gli aspetti con un “è ancora giovane ed è alla sua prima vera missione da capo” non è sufficiente, Mike è inadatto, ora come ora, a ricoprire un ruolo di tale peso specifico, soprattutto perchè un vero leader motiva i suoi sottoposti, li sprona e crede in loro, tutto il contrario di quanto mostrato fino ad ora, in special modo con Johnny e Charlie. Oltre a risultare pedante per il suo comportamento, Mike è un ulteriore peso che va ad aggiungersi al mal sfruttamento di Briggs e che rallenta il decollo di questa stagione, anzi lo affossa ancora di più.
Chi prova a mandare avanti la baracca sono tutti gli altri co-protagonisti che, anche per merito del maggiore spazio che gli viene concesso, riescono a dimostrarsi come un valore aggiunto. Quella che in questa stagione sta ricevendo maggior beneficio da questa attenzione è senza ombra di dubbio Paige, non solo perchè è ritornata ad essere la concubina di Mike ma perchè a tutti gli effetti è quella che si sta dando più da fare per la buona riuscita della missione “autobus”, purtroppo con esiti altalenanti. E poi, che diamine, con una pugnalata sulla mano se lo è guadagnata di diritto il primo posto. C’è da dire però che in “Tinker Bell” anche Mr. Tuturro sveste finalmente i panni della “spalla” per vestirsi con quelli da protagonista o, per dirla alla sua maniera, con quelli di Briggs. L’incontro-scontro con Carlito Solano si rivela la parte più adrenalinica dell’intero episodio e dimostra, oltre ad una certa impacciatezza perdonabile vista la verginità nel ruolo, anche la voglia di rivalsa che anima il cuore bonaccione di Johnny, il ragazzino della casa che viene preso (letteralmente) a testate da tutti ogni volta.
Sul piatto della bilancia sono stati messi tutti i pesi ma la voglia di riscatto di Paige-Johnny-Jakes non basta a sopperire l’assurda gestione di Mike-Briggs che, purtroppo, vale molto più di tutte le cose buone che si son viste con il suddetto trio. A conti fatti “Tinker Bell” è il primo vero passo falso della stagione perchè mostra come e dove si vuole andare a parare e quello che si vede è decisamente inferiore alle aspettative e alla scorsa stagione. Serve una svolta ed un miglior uso dei protagonisti per il risanamento.
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PRO:
- Paige, nota anche come “Lady in white”, comincia ad aumentare il suo peso specifico e ci fa molto piacere
- La prima missione da protagonista di Johnny
CONTRO:
- Mastur-Bates lascia la casa. Addio giochi di parole
- Briggs è diventato l’ombra di sè stesso ed è totalmente inutile ai fini dell’episodio
- Charlie in versione lagnosa non si può più vedere
- Gestione deleteria del personaggio di Mike passato da newbie a capo detestabile
Gli ascolti non sono sempre un buono specchio della qualità di uno show ma con Graceland rispecchiano esattamente quanto si sta vedendo su schermo e non si può biasimare l’abbandono di una parte del pubblico. C’è un abisso rispetto alla scorsa stagione e, soprattutto, manca quella verve che fino ad ora non si è ancora vista. Senza di quella Graceland non andrà lontano.
Connects 2×02 | 1.39 milioni – 0.5 rating |
Tinker Bell 2×03 | 1.27 milioni – 0.5 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.