);

Suits 4×03 – Two In The KneesTEMPO DI LETTURA 6 min

/
()

Densa puntata per Suits questa settimana!
Vuoi colpi bassi?” “Ti farò vedere colpi bassi!”. Non solo colpi ma anche momenti, alti, molto alti, e bassi in questo terzo episodio che si snoda tra le storyline che dividono i personaggi in due gruppi, come previsto la scorsa settimana: Jessica, Jeff e Louis da una parte, Harvey, Mike, Rachel e Logan dall’altra. Donna è un pò ovunque come è giusto che sia.
Purtroppo per quanto riguarda il threesome Jessica-Jeff-Louis non si può essere completamente soddisfatti. Infatti, ancora una volta, vediamo Louis non solo pedina degli autori che lo relegano (al solito) a comic relief di una puntata, che di comico avrebbe ben poco considerando la tensione di cui è permeata, ma pedina degli stessi personaggi, Jessica e Jeff, che lo usano per i loro giochetti “Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi”. Finale inaspettato comunque per la storia tra i due: a chi, nella scena con Jessica e Jeff guancia a guancia non è uscito un “Eccoli là! Ora si baciano e lo fanno sul tavolo dello studio che questa settimana gli autori ci hanno lasciato a corto di scene di sesso gratuite!”? E invece no: una stoica, almeno per il momento, Jessica spiega a Jeff quello che lui non sembra capire: le sue responsabilità come donna a capo di uno studio legale di quell’importanza sono troppo grandi per poter esser messe a rischio così banalmente. Applausi per lei, un po’ meno per lo stylist che le ha messo addosso quel terribile tubino che le tira sui fianchi “beyonceiani” e la fa sembrare uno struzzo.
Per quanto riguarda Louis, dopo aver capito di esser stato preso in giro, sembra sia approdato finalmente alla spiaggia del “mi fido solo di me stesso e d’ora in poi sarò il cattivo che sono nato per essere”. Non si può dire che i suoi siparietti comici non strappino una risata (vedi scena sulla presunta omosessualità di Jeff, con Donna:”Shut the front door! e Louis:No, I’d better shut the back door!“) ma fa male vederlo rinchiuso in questo ruolo, e se proprio così dev’essere che almeno sia in coppia con Katrina e non sbeffeggiato gratuitamente: per usare una metafora che lui da cultore della danza classica apprezzerebbe, quando una prima ballerina è relegata nell’ultima fila del corpo di ballo il balletto non ne risente nel suo complesso ma resta l’amarezza di un’opportunità sprecata. Per l’ ultima volta: ridateci il Louis della prima stagione, anche a costo di far tornare inutili junior associates da tiranneggiare o un mock trial (o anche un vero trial, che un’aula di tribunale richiama l’ambientazione legale più degli uffici lussuosi e degli abiti di sartoria)!
Parlando di tiranni, Logan Sanders, appena uscito dalla scuola di snowboard, ha iniziato a rendere le cose complicate per tutti, in primis per Mike, grazie ad un piccolo semplice elemento, che speravamo fosse seppellito per sempre e invece no. Di cosa si sta parlando? Ma del segreto di Mike, naturalmente. La minaccia di Logan ad Harvey di assumere un investigatore privato per trovare i suoi scheletri nell’armadio, darli in pasto ai giornali e vincere facilmente la guerra, mette in moto una serie di azioni a catena che naturalmente portano al durissimo scontro Harvey-Mike. D’altronde sappiamo già che i nostri avvocati vincono grazie quasi sempre ad informazioni svelate o celate, minacce e promesse; strano sarebbe se loro stessi non ne fossero vittime ma per quanto riguarda Mike sarebbe il caso di cercare nuovi spunti. Tanto più che dovrebbe essersene andato dalla Pearson-Specter per evitare di mettere in “jeopardy” tutti quelli che conoscono il suo benedetto segreto. Comunque, Harvey riesce, beccandosi un “piece of shit!” in faccia, ad evitare lo smascheramento pubblico del falso avvocato in cambio dello smascheramento privato con Gillis. Si becca quindi il secondo “piece of shit!” quando Mike lo affronta per avere spiegazioni. “I shot you in the knees so he wouldn’t shoot you in the face!” gli spiega Harvey ma ormai la miccia è accesa e i vecchi e veri rancori, legati al fatto che Mike se ne è andato, esplodono. Al “I made you, without me you are nothing!” di Harvey scende un tale gelo che per un attimo si sono visti un paio di pinguini e un Estraneo a cavallo sullo sfondo (avviso ai lettori: ora che la stagione di Game Of Thrones è finita, per nostalgia i riferimenti potranno solo aumentare, è già notevole che non sia comparso un “trial by combat” sopra). Il risultato è che i due si lasciano malissimo e si riappacificheranno solo nel finale, off screen peraltro, grazie all’intervento di, udite udite, Rachel che fa cambiare idea a Logan riguardo il diffamare Mike! Persino Harvey aveva la faccia sorpresa da tanta intraprendenza, non che quest’atto eroico la esimerà dal causare guai, considerando il sorrisino malevolo di Logan quando dice a Mike che l’ha fatto solo per lei. Il risultato per noi è invece la conferma che i personaggi di Harvey e Mike sono fatti l’uno per l’altro, anche se, pur apprezzando lo scontro lavorativo, fa quasi male vederli scontrarsi sul personale con colpi “under the belt” come quello di Mike con i cd del padre di Harvey. Ad ogni modo, che siano insieme a stendere qualche avversario, a scambiarsi citazioni cinematografiche, ad azzannarsi l’uno con l’altro o a fumare erba, non deludono mai e, anche quando le dinamiche che li riguardano singolarmente (vedi storyline amorose) non sono all’altezza, riescono a condensare le qualità migliori dello show: caratterizzazione dei personaggi, battute sagaci e d’effetto, alchimia degli attori.
In tutto questo però ciò che lascia un po’ a desiderare rispetto alla piega che sembra aver preso la stagione è che le due storyline principali non si incontrano mai tra loro e, almeno per il momento, nemmeno rischiano di sfiorarsi. Così facendo si lascia lo spettatore orfano di, per esempio, interazioni Harvey-Louis che ci hanno regalato in passato memorabili scene di scontro come quella nel bagno dopo il mock trial a Donna e dando quasi l’impressione di trovarsi di fronte a due serie distinte. C’è da confidare che l’inizio del tanto atteso (da noi, meno da Jessica considerando la sua espressione al “It’s started” dai toni epici di Jeff, nemmeno fosse una battaglia contro le truppe di Mordor) scontro con Woodall che colpendo lo studio dovrebbe portare a unire le forze di tutti contro il nuovo villain. Noi confidiamo…

PRO:

  • Harvey e Mike, coppia vincente
  • Rachel è riuscita a rendersi utile per la prima volta nella sua vita
CONTRO:
  • Louis, relegato a comic relief, continua ad essere un’occasione sprecata
  • Il segreto di Mike torna all’ordine del giorno
Entrambe le storyline nell’episodio partono tra eventi e dinamiche un po’ scontate che fanno credere allo spettatore di sapere già cosa accadrà alla fine (la scena di Jessica e Jeff, Mike che non riesce a salvare la situazione con Gillis), ma con lo scorrere dei minuti il livello sale e le azioni si fanno più imprevedibili e condizionanti per gli eventi futuri. Eventi futuri che dalle battute finali tra Jessica e Jeff sembrano inevitabilmente, e finalmente, riguardare le indagini di Woodall contro i clienti della Pearson-Specter, quindi portare tutti i personaggi sullo stesso campo di battaglia.
Breakfast, Lunch And Dinner 4×02 2.65 milioni – 0.8 rating
Two In The Knees 4×03 2.75 milioni – 0.8 rating

VOTO EMMY

Quanto ti è piaciuta la puntata?

Nessun voto per ora

Rispondi

Precedente

Falling Skies 4×01 – Ghost In The Machine

Prossima

Graceland 2×03 – Tinker Bell

error: Nice try :) Abbiamo disabilitato il tasto destro e la copiatura per proteggere il frutto del nostro duro lavoro.