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Ho sempre trovato molto difficile recensire Grey’s Anatomy, pur avendo sempre voluto farlo. Alla fine ho preso coraggio ed eccomi qui a recensire la doppia season premiere. Devo dire che fa un certo effetto pensare di essere arrivati alla decima stagione di una serie tv che ha sempre mantenuto alti i propri standard. Certo, con i suoi alti e bassi, ma bisogna riconoscere a Shonda Rhymes il merito di essere riuscita a portare avanti lo show fino a questo punto senza incappare in errori troppo gravi o scivoloni madornali. Insomma, la qualità dello show non è mai stata intaccata, non in modo irreparabile.
Comunque questa doppia season première non è stata entusiasmante, non quanto mi aspettavo almeno, colpa di scelte di vita o di morte un po’ troppo scontate. Parlo delle vite appese a un filo di Webber e Heather “Topola” Brooks. Quando ci sono due personaggi sul punto di morire, uno si salva e l’altro muore ed era chiaro che sarebbe stato Webber quello a sopravvivere visto l’andazzo che aveva preso la situazione. Mi spiego: se il destino di Richard fosse stato di morire, non avrebbero dato tutto quello spazio alle discussioni su come salvarlo, così come non avrebbero puntato i riflettori su Ross e il suo profondo senso di colpa. Il discorso sulle morti, molto caro ai fan di GA, è controverso: Shonda è nota per il suo sadismo, c’è gente che ancora non si è ripresa dalla morte di George, fan che la odiano per quella di Lexie, però l’impatto emotivo che ha la morte di un personaggio importante dà quel tocco drammatico che, da brava masochista, mi piace. La morte di Brooks, invece, mi ha lasciata indifferente, non ho mai dato molta importanza ai nuovi specializzandi , tanto da non ricordarne i nomi. Quindi, perché farla morire? Tra l’altro in un modo veramente idiota. Insomma la morte non è l’unico espediente per far uscire di scena un personaggio!
Invece, per quanto io creda che abbiano allungato eccessivamente e inutilmente il brodo facendolo risvegliare a fine secondo episodio, ho apprezzato come hanno gestito la situazione di Richard. La sua precaria condizione è servita per mettere in luce sia il profondissimo affetto nutrito da Miranda Bailey nei suoi confronti, sia l’importanza che aveva Meredith per lui. Il gesto di Richard di nominarla come suo delegato per la decisione delle sue cure mediche mi ha stupito, ma in fin dei conti Meredith è l’unica persona a lui rimasta che può considerare come “famiglia”. Mi è sempre piaciuto l’atteggiamento paterno di Richard nei confronti della Grey, nonostante quest’ultima abbia cercato più volte di respingerlo.
A proposito di Meredith, finalmente assistiamo a momenti felici della famiglia McDreamy. Dopo il burrascoso parto, finalmente Meredith e Derek possono godersi (pochi) attimi di tranquillità in famiglia, stringendo tra le braccia il piccolo Bailey e questa è decisamente una cosa positiva, visti tutti i drammi e le tragedie che questi due poveri disgraziati hanno vissuto. Tutti i noi eravamo in attesa di vedere momenti felici targati Meredith&family e Shonda ci ha accontentato!
E se ci sono coppie che consolidano il proprio amore, altre, invece, sono in piena tempesta, e non ormonale. Parlo di Callie e Arizona che sono proprio ai ferri corti. Se trovo il comportamento di Callie perfettamente coerente e comprensibile, quello di Arizona mi lascia perplessa.
Se è vero che i drammi servono a movimentare la situazione e a tenere lo spettatore col naso incollato allo schermo in attesa di sapere come si evolverà la situazione di una coppia, è vero anche che il “troppo storpia.” Quel tradimento, in quel momento, proprio non ci stava. In realtà Callie di nuovo tradita, stavolta dalla sua compagna di vita, proprio non ci stava, ma soprattutto non quando Arizona stava ricominciando a vivere la sua vita. I problemi con Callie sembravano sulla via della “risoluzione” e la Robbins era sulla strada dell’accettazione della sua condizione. Andava bene quel leggero flirt con Peyton Lauren, d’altronde era perfettamente comprensibile che Arizona si sentisse lusingata dalle attenzioni della nuova dottoressa, sapere di poter interessare sessualmente anche ad altre persone, oltre che a sua moglie, era quello che serviva ad Arizona per capire che avere una gamba in meno non la rendeva meno “lei”. Ma il sesso non mi è proprio andato giù, ripeto, non a quel punto della storia. Anche il “post” tradimento ha deluso. Volevo vedere un po’ più di pathos, specialmente da parte di Arizona. Invece quello che ho visto è stata un’Arizona fin troppo controllata. Potrebbe essere un parere fin troppo personale, e forse poco oggettivo, ma mi aspettavo più lacrime da parte sua.
Se è vero che i drammi servono a movimentare la situazione e a tenere lo spettatore col naso incollato allo schermo in attesa di sapere come si evolverà la situazione di una coppia, è vero anche che il “troppo storpia.” Quel tradimento, in quel momento, proprio non ci stava. In realtà Callie di nuovo tradita, stavolta dalla sua compagna di vita, proprio non ci stava, ma soprattutto non quando Arizona stava ricominciando a vivere la sua vita. I problemi con Callie sembravano sulla via della “risoluzione” e la Robbins era sulla strada dell’accettazione della sua condizione. Andava bene quel leggero flirt con Peyton Lauren, d’altronde era perfettamente comprensibile che Arizona si sentisse lusingata dalle attenzioni della nuova dottoressa, sapere di poter interessare sessualmente anche ad altre persone, oltre che a sua moglie, era quello che serviva ad Arizona per capire che avere una gamba in meno non la rendeva meno “lei”. Ma il sesso non mi è proprio andato giù, ripeto, non a quel punto della storia. Anche il “post” tradimento ha deluso. Volevo vedere un po’ più di pathos, specialmente da parte di Arizona. Invece quello che ho visto è stata un’Arizona fin troppo controllata. Potrebbe essere un parere fin troppo personale, e forse poco oggettivo, ma mi aspettavo più lacrime da parte sua.
Ma il peggio deve ancora venire: la parte più incoerente di tutti gli 86 minuti riguarda April. È un personaggio che piace poco, uno dei personaggi peggio riusciti di GA e sembra che Shonda si stia impegnando per farcelo piacere ancora meno. L’avevamo lasciata a confessare i suoi sentimenti a Jackson, dicendogli di darle un motivo per non sposare il paramedico e la ritroviamo, dopo essere stata rifiutata, giustamente, da Jackson, a dire con assoluta sicurezza di voler sposare il paramedico. Il nosense regna sovrano! Non ci resta che attendere il prossimo giovedì per saperne di più e sperare per il meglio.
PRO:
- Momenti felici in “casa” Grey-Shepherd
- Cristina e Owen che, finalmente, si lasciano. Non se ne poteva più di quella specie di limbo
- La Bailey che lotta per Richard
- Derek con i bambini
CONTRO:
- Il comportamento di Arizona
- Scelte un po’ scontate
- April
- Di tanti modi in cui Topola sarebbe potuta morire, hanno scelto il più stupido
Grey’s Anatomy ha fatto, può e DEVE fare di meglio. Non è stato un brutto episodio, ma nemmeno eccellente. Siamo più che disposti a perdonare a Shonda piccoli errori, visto il buon lavoro fatto finora, ma non si può campare di rendita per sempre.
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.