Once Upon A Time 3×01 – The Heart Of The Truest BelieverTEMPO DI LETTURA 5 min

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Un fagiolo, un portale, un’onda, un salto della nave. Ed eccoci davanti all’ Isola che Non c’è. Un po’ diversa certo dal racconto di James Matthew Barrie e dal cartone della Disney con cui noi tutti siamo cresciuti. Ora Neverland   è un luogo oscuro, in cui la fitta foresta copre ogni dove e bisogna diffidare da chi troppo presto si offre di aiutarti.
Premiere incentrata quindi sull’arrivo
dei protagonisti, chi in un modo e chi in un altro, sull’Isola che Non C’è: Emma, Snow, Charming, Regina e Hook con il Jolly Roger; Rumpel che ben presto abbandonerà gli storybrookiani e per velocizzare l’arrivo utilizzerà  la magia; Henry con Greg e Tamara, i quali si renderanno ben presto conto che non c’è nessuna Sede Centrale che si occupa di sconfiggere il mondo magico e nessuna possibilità di ritorno.
Innanzitutto, dobbiamo dire una cosa: in questo episodio si ha la costante idea che gli autori Kits&Horo stiano cercando di riprendere quella grossa fetta di pubblico che durante la scorsa stagione ha abbandonato e, lasciatemelo dire, lo stanno facendo male. Non per le favole in sé per sé che, ribadisco, sono sempre rivisitate in modo particolare, ma quando queste stesse vengono poi messe assieme vien fuori una trama che ha ben poco di coerente. Ma andiamo con ordine.

Come anticipato, Greg e Tamara scoprono subito che la Società per cui lavorano in realtà non esiste, è tutta una messinscena dei Bimbi Sperduti e di Pan per far giungere il figlio della Salvatrice da loro. E sì che la ricetrasmittente giocattolo poteva essere un indizio ma si sa, quando vedi sparire tuo padre a causa della magia, poi credi a tutto.
Ingenuità simile a quella di Henry, che mentre sfugge alla cattura dei Bimbi Sperduti, si scontra con un giovane caduto dal cielo che pare disposto ad aiutarlo, e subito si fida ciecamente di questo perfetto estraneo. Il finale è  prevedibile.
Non tanto diversa è la nonna Snow White che continua a credere nel lieto fine in un mondo che, come dice Emma, è diverso da quello in cui sono cresciuti. In realtà, sembrano tutti ancora personaggi delle favole che furono ma contemporaneamente sembrano voler ottenere gli stessi benefici, combattendo onestamente, nel mondo reale (o a Neverland che di certo non è la Foresta Incantata). Ovvero, pretendono di viaggiare insieme a nemici di una vita, a perseguire con questi uno scopo, senza pensare che prima o poi arriverà la fregatura. Salvo poi ricredersi dopo poco, certo.
In tutto ciò, vengono introdotte dagli autori nuove favole, come se le storie già iniziate sappiano di vecchio e possano essere abbandonate: ecco dunque le Sirene, che più che da Peter Pan sono state prese direttamente dall’Odissea; Robin Hood, che ruba ai ricchi per dare a se stesso; il vero Peter Pan, che di sicuro non è quello zuccherino volante che abbiamo sempre creduto grazie ai  film hollywoodiani. A questi aggiungete Mulan, la Bella Addormentata, un Hook simpatico già descritti nella scorsa stagione e avrete il quadro completo di questo primo episodio.
Un gran caos che, sembra, continuerà anche nelle prossime puntate perchè, non dimentichiamolo, a Storybrooke ci sono altri personaggi che ci aspettano.
PRO:
  • Regina: è l’unico personaggio fedele  alla  sua storyline, quella che c’ha appassionato in questi due anni. E’ la donna forte che conosciamo e la madre che sappiamo voler bene al proprio figlio.
  • Inizio (e sottolineo inizio) della storia di Henry e del passato di Emma.
  • Mulan: “Io sono in una storia?”  Neal: “Hanno anche fatto un film su di te, per niente male”. Mulan:”Che cos’è un film?”
CONTRO:
  • La “Sede Centrale” di Greg e Tamara altro non è che uno stratagemma dei Bimbi Sperduti. Seriously??
  • Peter Pan, Robin Hood, la Sirenetta, La bella Addormentata, Rumplestiltskin.. Troppe favole da raccontare insieme portano solo ad una trama caotica e per niente esaltante.
  • Rumpelstiltskin, Signore Oscuro che non teme nessuno, nemmeno Regina, ma che improvvisamente sa di andare incontro alla morte con Peter Pan?? Questa storia è iniziata in maniera abbastanza stupida, diciamolo, e ho brutti presentimenti su come andrà a finire.
  • L’utilità pratica di Aurora in questa puntata. E del principe Filippo. E di Mulan. E di Robin Hood. Insomma, personaggi di prima e personaggi di dopo che fanno solo da cornice alla storia principale di Neal/Bealfire, quando avrebbero parecchio da dire.
  • La nascita di Henry raccontata soltanto in una scena, all‘inizio. Dov’ è finita la narrazione contemporanea del presente e del passato? Era una delle cose per cui OUAT si differenziava dal resto dei serial e per cui piaceva, ammettiamolo.
  • Ragazzo PincoPallino comparso come aiutante di Henry che alla fine si scopre essere nientepopodimenoche Peter  Pan. Totalmente prevedibile  la fine. A questo punto era meglio la storia dell’Ombra!

Devo dirlo, mi aspettavo molto di più, ma sembra che Kits&Horo ormai si siano abituati a deluderci. Hanno eliminato in questa puntata  -e si spera non per sempre- uno dei fondamenti di questo telefilm: il narrare sì le vicende attuali, ma confrontandole con il passato, così che lo spettatore potesse avere un quadro più chiaro di una storia. Hanno messo insieme in un’unica puntata più fiabe che andrebbero raccontate e approfondite singolarmente, proprio come fu per Belle o per Snow. Come dire: cambiando il prodotto, rendo automaticamente le vicende interessanti. Così non è stato ed ora noi spettatori dovremmo seguire più avventure contemporaneamente: quelle della Foresta Incantata, quelle di Neverland e probabilmente tra poco torneranno anche quelle di Storybrooke. Troppa carne al fuoco che rischia solo di aggrovigliare ulteriormente la trama ed annoiarci.

VOTO EMMY

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