“Sometimes marriages just don’t work out. It’s not just the harder thing sometimes. Maybe sometimes it’s healthier. […] Divorce is not some dirty word, April, not for me. In fact, right now, it’s a light at the end of a really dark tunnel.”
C’è una sottile differenza tra lottare per ciò per cui vale la pena e restare aggrappati con le unghie e con i denti a qualcosa che non c’è più. Qualche volta i vasi si rompono e non c’è colla che possa rimettere insieme i pezzi, anche se lo desideriamo, anche se all’inizio può sembrare che i pezzi reggano. Questa è la situazione di April e Jackson, mostrata chiaramente in quest’episodio, ma questa è anche la situazione della serie stessa.
Come già sottolineato più volte, April e Jackson non sono mai stati quel tipo di coppia da bucare lo schermo, non sono mai arrivati allo spettatore come le altre coppie che hanno fatto da pilastro in Grey’s Anatomy, come Meredith e Derek, Izzie e Alex o Callie e Arizona. Non si sa bene perché, forse per il personaggio di April, a cui non hanno mai dato la giusta profondità, non si sa. Semplicemente c’è sempre stata quella sensazione che alla coppia mancasse qualcosa. La loro storia, più che altro, è stata un susseguirsi di cliché, tra cui la dichiarazione di Jackson poco prima che April pronunciasse il fatidico “Yes I do” al suo matrimonio con (il povero) Matthew.
Il fatto che la loro situazione agli occhi del pubblico sia migliorata, almeno come storyline e profondità, quando Jackson le ha detto di volere il divorzio, dopo la morte di Samuel e la partenza della moglie per la Giordania, dice molto sulla coppia. Non c’è niente di più realistico di una coppia che non riesce a sopravvivere a un lutto così doloroso e insopportabile come quello di un figlio. Di fronte ad un dolore così immenso molte persone finiscono per allontanarsi, è la cruda realtà, ma Grey’s Anatomy ci insegna anche questo. Il dramma della morte del piccolo Samuel è stato rappresentato molto meglio della dipartita di Derek, e questo è uno dei pochi punti a favore della storia di April e Jackson.
Chiudendo questa considerazione di carattere generale sul percorso della coppia e andando ad analizzare nello specifico “Unbreak My Heart”, la prima cosa che occorre sottolineare è che è un episodio in un certo senso “superfluo”. Ancora una volta gli autori sono dovuti ricorrere a richiami del passato, dei tempi d’oro della serie, per tenere accesa l’attenzione dello spettatore, il che non è una novità per lo show. Il resto dell’episodio è stato un continuo susseguirsi di momenti (belli e brutti) della coppia, che non era necessario mostrare perché, in qualche modo, si erano già visti nel corso dei precedenti episodi.
Non c’era bisogno di rivedere, di nuovo, April che spiega a Jackson perché era andata in Giordania, che apporto ha dato allo show mostrare qualche flashback sulla fuga-matrimonio? Un episodio totalmente incentrato su una coppia dovrebbe mettere in luce nuovi aspetti, nuovi dettagli e nuove prospettive con cui guardare la loro relazione, non un continuo rewind su momenti ampiamente conosciuti. In questo modo l’episodio non è introspettivo, come dovrebbe essere, ma diventa quello che è comunemente definito “fan-service”. Soprattutto, più che un episodio vero e proprio, sembra una raccolta delle scene tagliate che si trovano acquistando i cofanetti della serie tv.
Per non parlare poi della rivelazione finale della gravidanza di April, ennesimo cliché, che provoca ilarità, piuttosto che shock. Se non ci fosse stata quella scena finale, la firma dei documenti da parte di April avrebbe rappresentato un fattore positivo per l’episodio: nessun “happy ending” fiabesco, ma uno stralcio di vita vera. Ma Shonda “MaiUnaGioia” Rhimes ha deciso di rovinare tutto, inserendo una gravidanza che riapre una finestra che sembrava chiusa da appena due minuti.
Insomma Grey’s Anatomy sta continuando a deludere, sta sprofondando sempre più verso il basso e questo ormai fa arrabbiare gli spettatori che seguono la serie da più di dieci anni e che vorrebbero una fine dignitosa, piuttosto che lo scempio a cui assistono settimana dopo settimana.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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All I Want Is You 12×10 | 7.82 milioni – 2.2 rating |
Unbreak My Heart 12×11 | 7.23 milioni – 2.1 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.