Una delle caratteristiche “storiche” di Grey’s Anatomy riguarda i casi medici e come essi si riflettono sulle vite dei personaggi o che ne siano simbolo. I tempi d’oro di questo show erano caratterizzati da importanti casi medici che non solo facevano emozionare il pubblico, ma in qualche modo guidavano e facevano riflettere i medici, aiutandone lo sviluppo e la crescita personale. Questa caratteristica, che dava a Grey’s Anatomy quel “qualcosa in più”, si è andata, purtroppo, perdendo. Adesso i casi medici, quando sono presenti almeno (cosa non più scontata vista la metamorfosi che ha subito la serie passando da Medical Drama a Teen Drama), rispecchiano più l’andamento dello show stesso. La giovane paziente seguita da April e Stephanie in questo episodio è il simbolo dello stato attuale di Grey’s Anatomy: carina esternamente, ma marcia dentro, con una vera e propria colonia di vermi che proliferano nei suoi organi interni.
È diventato ormai estenuante continuare a ripetere come Grey’s Anatomy sia diventato ridicolo e, in alcuni casi, addirittura patetico ma cosa altro si potrebbe dire di un episodio come “Don’t Stop Me Now”? Si assiste ad un susseguirsi di scene piatte o che puntano alla lacrima facile, con il ritorno di Veronica, la paziente incinta di Alex malata di cancro che ha rifiutato i trattamenti per salvare il figlio che portava in grembo. Il risvolto drammatico della vicenda non suscita nemmeno troppe emozioni perché, come al solito ormai, sa di già visto. Far empatizzare Amelia con la paziente è stato un misero tentativo di dare più profondità al personaggio della Shepherd, il cui potenziale si è via via affievolito nel corso degli episodi, rendendola sempre più vittima e meno donna con gli attributi, come avrebbe dovuto essere in origine.
Anche in questo caso le ultime parole di Veronica, “I am so tired“, rispecchiano lo stato d’animo dello spettatore medio mentre assiste all’ennesimo episodio senza né capo né coda di Grey’s Anatomy, episodio in cui i quarantenni si comportano da quindicenni, mentre pazienti di soli 25 anni parlano come delle quarantenni, facendo riferimento agli ultimi sei anni e a come si erano ormai abituate a stare da sole. Non è nell’intento di chi scrive svilire l’amore giovanile, ma che vita di coppia potrà mai aver sperimentato una liceale? Il team di autori deve avere una strana concezione di crescita o si tratta di un tributo a “Il Curioso Caso di Benjamin Button”?
Volendo trovare un lato positivo a questo ventunesimo episodio, però, si può dire (o meglio sperare) che l’odioso “triangolo” Maggie/Riggs/Meredith sia finalmente finito ora che Maggie ha scoperto dei bollenti trascorsi tra la sorella e Riggs. La reazione è stata abbastanza esagerata per una donna adulta che ha scoperto che la sua cotta (perché di cotta si trattava, di quelle che si prendono dietro i banchi di scuola per il più bello della classe) in realtà è interessata a sua sorella. Non volendo, però, mettere troppi puntini sulle i, il suo profondo turbamento lo si può attribuire alla mancanza di onestà di Meredith che glielo ha tenuto nascosto per mesi. Il vero problema, poi, è proprio questo: è dalla fine della scorsa stagione che Grey’s Anatomy si porta dietro questa storyline insensata sotto ogni aspetto.
Allungare un po’ il brodo ci sta, ma trascinare una storyline così misera per quasi una stagione intera è un altro chiarissimo sintomo di totale mancanza di idee valide per mandare avanti una serie tv e dell’incapacità di riconoscere quali siano le storie ed i personaggi che ancora meritano di essere raccontati. Si fa riferimento all’unico personaggio rimasto che meriterebbe i riflettori ma che viene costantemente messo in ombra: Alex Karev. Dopo l’indegna storyline del pestaggio di Andrew, indegna perché ha rappresentato un enorme e immeritato passo indietro per il character di Karev, è tornato relegato in un angolino a fare da spalla/babysitter a Meredith. Karev è un personaggio che ha sempre meritato di più di quanto gli sia stato dato. Sono anni che si chiede a gran voce più spazio per lui e adesso la situazione fa anche arrabbiare perché gli autori preferiscono riempire gli episodi con drammi e cotte adolescenziali o con Miranda Bailey che da Nazista è passata ad essere Cupido, invece di mettere Alex al centro dell’attenzione come gli spetterebbe di diritto.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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In The Air Tonight 13×20 | 7.18 milioni – 1.7 rating |
Don’t Stop Me Now 13×21 | 6.88 milioni – 1.7 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.
Onestamente mi chiedo come non si possa notare questo livellamento sempre più verso il basso e continuare a prorogarla. Ora sicuramente avremo l'ennesimo finale strappalacrime e stracciabudella, ma come per tutta la serie gestito malissimo e con gente che firma la marchetta per 5 minuti e poi sparire. GA fra le tante cose ha perso anche la capacità di "creare personaggi": new entry pessime e senza carisma, poi abbandonate, poi riprese per due inquadrature e di nuovo nel dimenticatoio.
Sono d'accordo.
GA ormai ha perso tutte quelle caratteristiche positive che lo hanno reso uno show di successo. Questo succede sempre quando si decide di puntare sulla quantità e non sulla qualità. Gli autori dovrebbero sapere quando dire basta, per dare una fine dignitosa a una serie. Invece succede sempre più spesso che si decida di andare avanti per continuare a fare soldi.
Purtroppo GA è uno show molto seguito e l'ABC sembra intenzionata a rinnovarlo, finché Shonda è disposta a continuare. E la Rhimes non ha dato alcun segno di voler smettere….