Grey’s Anatomy 15×08 – Blowin’ In The WindTEMPO DI LETTURA 4 min

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Meredith: “When we’re hurt, our body sends signals to form blood clots directly at the injury to help stop any bleeding. […] Sometimes our body signals get messed up and our failsafe goes haywire. Instead of making clots, our body destroys them and the thing that’s supposed to help us only hurts us. It means we start to bleed and everything shuts down.”

La quindicesima stagione di Grey’s Anatomy è giunta al suo mid-season finale, salutando il suo pubblico fino al prossimo anno e la speranza, minuscola ormai, è che questa lunga pausa serva per rimettersi almeno un minimo in carreggiata. Non si può certo sperare che lo show torni ai fasti di un tempo, non si può certo essere così ingenui, ma è lecito augurarsi di assistere a episodi quanto meno piacevoli e decenti. Dopo questa premessa, è superfluo dire che “Blowin’ In The Wind” non fa parte di questa categoria di episodi e il fatto che la cosa non sorprenda più di tanto la dice lunga sullo stato in cui riversa lo show e sulle aspettative che si possono riporre su di esso.

Maggie: “What is so wrong in your life that you can’t listen to my problems?”

Una delle cose che non funzionano nello show, in generale e in questo episodio, ha un nome e un cognome: Maggie Pierce. Presentata come un brillante cardiochirurgo, se sul campo lavorativo dimostra di essere un medico con esperienza, lo stesso non si può dire della maturità del personaggio. È tra i character più irritanti di Grey’s Anatomy. Non perché si lagna, non perché è egocentrica, ma perché è tra i personaggi più surreali che esistano. È la prova lampante che con l’abbassamento del target hanno abbassato l’età mentale dei personaggi, non potendo, per ragioni di logica, abbassarne quella anagrafica. Ed ecco che ci si ritrova davanti a un “Dio della Cardiochirurgia” che sembra aver marinato la lezione di Medicina in cui spiegavano gli obblighi legati al segreto professionale.
Maggie non è l’unico problema di questo winter finale, purtroppo. In generale è un episodio in cui, in fin dei conti, non succede niente. Ok, c’è una bufera di vento, il vento ha danneggiato i cavi elettrici dell’ospedale intrappolando vari dottori negli ascensori con tanto di pazienti, ma tutti questi avvenimenti non hanno creato la giusta suspense per un mid-season finale. Perché? Innanzitutto perché sa tutto di già visto. L’ex Seattle Grace ne ha passate tante, troppe, di tempeste, oltretutto non è nemmeno la prima volta che i suoi chirurghi rimangono chiusi in ascensore con i pazienti in urgente attesa di andare in sala operatoria. I deja vu non aiutano certo a far stare il pubblico con il fiato sospeso in attesa del prossimo episodio. Questo è un handicap non da poco per episodi del genere.
Un altro argomento “scottante” è il nuovo triangolo amoroso che si prospetta all’orizzonte. Prima di questo quindicesimo ciclo, gli autori avevano avvisato gli spettatori che questa sarebbe stata la “stagione dell’amore” di Meredith. Arrivati all’ottavo episodio, ancora non è chiaro in che senso. Finora la si è vista uscire con Ted Mosby, fare sogni sconci su vari colleghi, rifiutare le avances del Dr Link e adesso si ritrova a respingere dolcemente Andrew De Luca, lasciando intendere di aver fatto un pensierino sul dottore ma di non poter agire per questioni di etica. Pensando alla lunghissima lista di coppie formate da strutturati e matricole, non si riesce a non rimanere almeno basiti di fronte a questa sottospecie di “svolta narrativa”. A parte il fatto che finora tutto questo interesse della Grey nei confronti di De Luca non c’è mai stato, e si dubita che aver detto la verità ad una paziente possa davvero aver cambiato le cose, ma vengono alla mente le recenti dichiarazioni effettuate da Krista Vernoff su Meredith e Derek. Va bene cavalcare l’onda del momento e usare lo show per lanciare messaggi di carattere sociale, ma buttare fango sulla coppia storica dello show è davvero indegno, e anche abbastanza ridicolo. A cosa serve? A far risaltare qualche coppia attuale? Ma quale? Al netto di tutto ciò, è lecito domandarsi quindi se il futuro della vita amorosa della Grey preveda davvero un triangolo o se abbiano aggiunto anche Andrew all’equazione solo per affrontare la tematica delle relazioni tra superiori e sottoposti.
L’unico aspetto dell’episodio che merita una lode è, ovviamente Richard Webber che fa la “lavata di capo” alla Bailey. Dopo quanto accaduto nello scorso episodio, è decisamente positivo rivedere l’ex Capo di Chirurgia rivestire i panni che sa vestire meglio in assoluto: quelli di mentore. È invece meglio sorvolare sullo stato della Bailey perché non è chiaro se si trovi sull’orlo di un’altra crisi di nervi o meno e non si sa più nemmeno cosa sperare per il suo personaggio. In ogni caso, è troppo presto per avere un giudizio completo sulla situazione ed è preferibile concedere almeno il beneficio del dubbio.
Insomma… al giorno d’oggi in Grey’s Anatomy saranno ancora capaci di “farne una giusta”?

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Richard Webber
  • Finalmente la Altman ha detto ad Owen della gravidanza. Almeno il teatrino è finito
  • Maggie Pierce
  • Il possibile triangolo tra Meredith, Andrew e Link
  • Deja vu come se non ci fosse un domani

 

“Blowin’ In The Wind” non solo è un episodio mediocre, ma non sembra nemmeno un mid-season finale che dovrebbe far venire voglia agli spettatori di sintonizzarsi sulla ABC a gennaio.

 

Anybody Have A Map? 15×07 6.56 milioni – 1.6 rating
Blowin’ In The Wind 15×08 7.27 milioni – 1.7 rating

 

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