Grey’s Anatomy 15×12 – Girlfriend In A ComaTEMPO DI LETTURA 4 min

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Grey’s Anatomy, la creatura prima di Shonda Rhimes, decide di accelerare i tempi. Anzi, per meglio dire decide di giocare con il tempo e tramite lo stesso anche con il proprio spettatore. Raramente nelle stagioni precedenti della serie era risultata esserci una così sapiente gestione di trame e tematiche in un connubio che, se non fosse per qualche piccolo dettaglio seminato lungo il percorso, renderebbe l’episodio perfetto. Perfetto, ovviamente tenuto conto delle consuete criticità narrative che, a più riprese, hanno insegnato al pubblico di Grey’s Anatomy a soppesare i complimenti e a ponderare con attenzione possibili alte valutazioni.
Volendo essere puntigliosi, la puntata cerca di richiamare stilemi narrativi classici e rifacendosi a cliché già ampiamente sviscerati all’interno della serie in questione. Ma sono elementi pur sempre funzionanti ed in grado di magnetizzare cuore ed anima di chi sta guardando l’episodio. Insomma, da un certo punto di vista c’è la consueta ridondanza stilistica a cui Grey’s Anatomy ci ha ormai abituato, ma d’altro canto abbiamo un episodio che riesce a far coincidere alla perfezione gli elementi caratteristici di questa serie e che, spesso e volentieri, vengono mal presentati durante l’episodio: operations, relations, complications.

Operations


La serie pur basandosi sull’evoluzione del tempo e sugli effetti dello stesso sui protagonisti principali (e non) della stagione, gioca con la tematica del tempo andando a scandire i quaranta minuti di puntata attorno ad un lasso di tempo di sessanta giorni circa. Diversamente da altre volte, però, questa dilatazione temporale non viene banalmente presentata all’interno dell’episodio scandita da freddi e distaccati stacchi temporali per puro e semplice favoreggiamento di trama: la dilatazione serve per scandire il ricovero di Natasha, il suo risveglio ed il suo lento ed inesorabile declino verso la dipartita. Una marcia trionfale terrificante a cui nulla può porsi come argine: il tempo scorre senza sosta e senza dar tregua e le persone (rappresentate dalla figura del marito di Natasha) si ritrovano impotenti ed incapaci di correre ai ripari. A lottare contro l’inarrestabile avanzare del tempo ci si ritrova ad impersonificare Don Chisciotte nella sua famigerata lotta contro i mulini a vento.
Ma quella di Natasha non è l’unica operazione che viene analizzata: Catherine riceve la sua corretta dose di attenzioni e dopo aver superato (con le complicazioni del caso) l’operazione a cui è stata sottoposta nella scorsa puntata, si ritrova ora a dover fare i conti con una riabilitazione troppo gravosa per lei. Forse, tra tutti gli elementi dell’episodio, questa porzione è quella che convince meno: più che un approfondimento ed una continuazione narrativa voluta e ricercata, risulta essere un mero riempitivo giusto per ricordare allo spettatore della problematica anche sul versante Richard-Jackson. Non totalmente da cestinare come idea, ma sarebbe stato forse meglio concedere maggiore analisi ad un personaggio (quello di Catherine) sempre lasciato quasi totalmente dietro le quinte.

Relations


L’episodio spazia tra le più disparate questioni amorose: Miranda e Ben; Owen e Amelia; Teddy e Thomas; Richard e Catherine; Maggie e Jackson. Ma, ovviamente, lo spazio più corposo di queste tematica viene riservato alla protagonista indiscussa della serie ed al suo nuovissimo triangolo amoroso: Meredith-Andrew-Link. Bisogna fare una più che dovuta precisazione: il triangolo amoroso viene gestito in maniera più distaccata, meno ammorbante e meno nauseante di quanto era avvenuto in precedenza per quello delle prime stagioni, prima che Meredith scegliesse Derek.
Una nota positiva, quindi, ma non è da dare per assodato che l’intera problematica amorosa sia definitivamente archiviata: siamo solo a metà stagione, vogliamo davvero dare per certo che da questo punto in avanti tra Meredith ed Andrew sia tutto rose e fiori? Sarebbe sciocco e troppo semplicistico anche solo pensarlo.
Nota dolente? Link, un personaggio potenzialmente perfetto per essere analizzato ed ampliato, ingiustamente messo in disparte nel modo più cinico e senza cuore di sempre.

Complications


Le complicazioni sono molteplici e spaziano da quelle di puro stampo clinico a quelle prettamente inerenti all’aspetto amoroso. Ma toccano anche il lato sociale con una rivelazione che, oltre ad essere totalmente ridicola e senza senso, rappresenta il punto più basso, dal punto narrativo, dell’intero episodio: Betty ha mentito spudoratamente sul suo passato e anche sulla sua identità. E’ chiaro che l’elemento venga inserito ora giusto per agitare le acque attorno ad Owen ed Amelia che, dopo essere riusciti a trovare un equilibrio stabile tra di loro, vedono minare le loro certezze da una persona esterna ed inaspettata. La rivelazione di Betty-Britney serve solo per portare nuove problematiche attorno ad una sottotrama altrimenti in completa paralisi e che iniziava a puzzare di stantio. Atto di coraggio, sì, ma tempismo ed esecuzione completamente da rivedere.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Operations
  • Relations
  • Complications
  • Piccole inezie, pochi dettagli e qualche errore lungo la strada; ciò che fa strano è che il Bless potrebbe non essere poi così lontano

 

Quando anche Grey’s Anatomy confeziona un così bell’episodio dopo quindici anni di messa in onda c’è solo di che essere contenti. Guardare serie tv non è mai stato così bello.

 

The Winners Takes It All 15×11 7.27 milioni – 1.7 rating
Girlfriend In A Coma 15×12 6.85 milioni – 1.6 rating

 

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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