“It’s crap. This is crap.”
Prima di tutto bisogna aprire questa recensione con questa asserzione, ripescata all’interno della puntata e proferita da Alex mentre descriveva la sua situazione sentimentale con Izzie a Meredith.
Sì, questa puntata è una merda. Ma non si parla di livello qualitativo o altro ancora: Grey’s Anatomy ha ormai abituato il proprio pubblico ad un tipo di narrazione e qualità che, nel bene o nel male, viene mantenuto costante senza eccessive variazioni. E anche “Leave A Light On” non si discosta troppo dalla consuetudine.
Questa puntata è una merda perché sfrutta alcuni punti vuoti della trama per trovare una banalissima giustificazione all’uscita di scena di Alex, probabilmente pensando di esser riusciti a dare un significato all’abbandono di Justin Chambers.
Questa puntata è una merda perché disintegra un personaggio cresciuto, maturato e cambiato enormemente in sedici stagioni di messa in onda facendogli compiere delle decisioni totalmente out of character, ma soprattutto concettualmente senza senso.
Questa puntata è una merda perché si serba per l’80% di flashback per assecondare questa scellerata decisione di Alex di andarsene da Seattle; abbandonare Meredith; abbandonare Jo; abbandonare il proprio lavoro. E gli sceneggiatori, probabilmente, sono anche convinti di essere riusciti a dare un senso a tutto.
Questa puntata è una merda perché fa mascherare un personaggio come Alex dietro quell’odioso “non sei tu, sono io” che tanto odio suscita tra le persone quando proferito per mettere la parola fine ad una relazione.
Quindi sì, questa puntata è una merda per questi e mille altri motivi.
La capacità di gestire gli addii di personaggi importanti all’interno di Grey’s Anatomy è sempre stata messa in discussione, proprio per tale motivo quando è iniziata a circolare la voce dell’addio di Alex e della sua uscita di scena già avvenuta, i dubbi sono iniziati a serpeggiare ed il panico a diffondersi. Gli sceneggiatori lo avrebbero ucciso? Avrebbero portato lui e Jo lontani da Seattle? Avrebbero inventato qualche altra idiozia? Ora sappiamo che la scelta è ricaduta sulla terza opzione.
Con Cristina l’addio era stato gestito e spalmato su più episodi, permettendo allo spettatore di immagazzinarlo e di prendere parte ad un vero e proprio tunnel di ricordi ben costruito.
Con Derek l’addio era stato un fulmine a ciel sereno (nonostante nell’undicesima stagione fosse apparso in ben pochi episodi) ed aveva spaccato i fan per la sua costruzione.
Con Alex l’addio è stato gestito con una toppa dietro l’altra ed il risultato è evidentemente sotto gli occhi di tutti.
La ricomparsa di Izzie (ovviamente tutto off-screen, ci mancherebbe) è una banale giustificazione ad un addio che sarebbe dovuto essere gestito in maniera totalmente differente. Ma non è tanto la scelta in sé a creare fastidio (Shonda ha preso decisioni ben peggiori in passato), quanto il dispendio di energie degli sceneggiatori per avallare la loro narrazione, cercando di dire agli spettatori: “Vedete? Non è poi così strano che Izzie ed Alex tornino insieme dopotutto”. Questo significa essere una merda: prendere in giro il proprio pubblico, credendo che la memoria sia qualcosa di momentaneo e pensare di poterla fare franca imbastendo una puntata sul leit-motiv “però non è poi così strano…”.
Lo è: l’ultima apparizione di Izzie risale all’episodio 6×12 andato in onda nel gennaio 2010. Dopo dieci anni, cari sceneggiatori, pensate davvero che un ritorno di fiamma gettato nella storia così dal nulla possa davvero funzionare? Dieci anni in cui Alex è, ripetiamo, cambiato e maturato; dieci anni in cui Alex è riuscito a trovare una persona con la quale poter fare coppia fissa (Jo) e con la quale è riuscito a trovare il proprio angolo di felicità nel mondo. Ed è un elemento stabile della storia da diverso tempo ormai dal momento che l’introduzione del personaggio interpretato da Camilla Luddington risale alla nona stagione (2012).
Appare davvero insensato ritrovarsi a spiegare perché la decisione di gettare tutta la propria vita alle ortiche da parte di Alex sia un puro e semplice pugno nello stomaco della logica. Eppure qualcuno di Grey’s Anatomy deve aver pensato che tutti i pezzi del puzzle coincidevano alla perfezione.
Quello andato in onda è puro e semplice negazionismo seriale: gli sceneggiatori hanno sapientemente scelto quelle due-tre puntate (in 10 anni, ripetiamolo) in cui Alex sembrava ripensare ad Izzie, le hanno magistralmente messe in sequenza ed ecco che il sentimento d’amore tra i due sembra non esser mai sparito. Peccato che, negli oltre 240 episodi in cui Izzie non compare più, la stragrande maggioranza nemmeno la vede nominata. Le armi utilizzate dagli sceneggiatori per far digerire il tutto al pubblico sono state essenzialmente due: la prima è la comparsa dei figli di Alex ed Izzie; la seconda è il sentimentalismo di scena con i flashback.
Izzie sembrerebbe aver avuto due figli, tramite inseminazione artificiale, e questi sarebbero di Alex. Un qualcosa che al chirurgo di Seattle è stato nascosto per cinque anni. Lui come reagisce, secondo gli sceneggiatori? Talmente felice da decidere di rimanere in una baita nascosto dal mondo per fare il padre. Perfettamente logica come reazione, d’altra parte. No?
Ma è ancora più subdolo e vomitevole il voler appoggiarsi al passato (con rimandi, flash, frasi e scene varie) solo per far scappare la lacrimuccia al proprio pubblico cercando di ricordare i bei vecchi tempi perduti. Anche per questi motivi: sì, questa puntata è una merda.
Da saltare a piè pari, poi, la scelta di far abbandonare tutto e tutti da parte di Karev con delle banalissime lettere (recapitate a Jo, Meredith, Miranda e Richard), visto e considerato che ciò che crea davvero fastidio è l’abbandono di Jo da parte di Alex. Una coppia che era riuscita a reggersi in piedi dopo la tremenda scoperta della propria nascita da parte della ragazza e che aveva tutte le carte in regola per funzionare senza alcun tipo di problematiche.
Certo, la decisione dell’uscita potrebbe essere stata presa da Justin Chambers, lasciando agli sceneggiatori l’ingrato compito di rimediare. Ma in alcun modo e in alcun universo parallelo quello che è andato in onda può rappresentare un giusto commiato. La puntata si chiude con la consueta voce fuori campo di Meredith che dice: “The truth is…there’s really no good way to say goodbye.“. Un qualcosa di vero, sicuramente, ma che non può che infastidire dato il tono giustificativo che assume, venendo inserito in chiusura di puntata.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Noi di RecenSerie comprendiamo la difficoltà della signora Pompeo nel poter esprimere liberamente la propria opinione (anche se un po’ di onestà intellettuale non fa mai male) dal momento che il teatrino di Grey’s Anatomy le elargisce uno stipendio con i fiocchi. Noi, quindi, che a differenza sua non siamo pagati da nessuno possiamo farci portavoce anche per lei affermando, senza alcun tipo di remora morale, che sì, questa puntata è una merda.
Snowblind 16×15 | 6.00 milioni – 1.1 rating |
Leave A Light On 16×16 | 6.52 milioni – ND rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.
Completamente d’accordo, ho guardato tutta la puntata a bocca aperta continuando a pensare “ci stanno prendendo per il culo”