Grey’s Anatomy 18×12 – The Makings Of YouTEMPO DI LETTURA 3 min

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Grey’s Anatomy 18x12 recensioneIl team di sceneggiatori capitanato da Krista Vernoff ha deciso di scrivere l’episodio 12 della diciottesima stagione di Grey’s Anatomy sotto l’effetto di droghe pesanti e di forti allucinogeni. Non è uno scherzo. “The Makings of you” infatti, entra in un terreno inesplorato (nonostante gli anni di produzione della serie siano tanti) e abbandona ogni legame con la serie (e con la realtà) per vincere indubbiamente il premio come peggior episodio della stagione, se non dell’intera serie.

LONTANO DALL’OSPEDALE…


L’episodio non presenta casi clinici. Esatto, proprio così. Grey’s Anatomy si prende una pausa e si allontana totalmente dal Grey Sloan Memorial decidendo per una settimana di smettere di essere un medical drama per sfociare in direzioni improbabili e assurde, passando dal thriller fino al family drama.
Tre sono le storylines affrontate, sufficienti a testimoniare l’assoluta mancanza di buon gusto oltre che di credibilità.
Meredith si ritrova a dover gestire una crisi familiare di Nick, alle prese con il suo rapporto difficoltoso con la nipote. Non si sentiva realmente la necessità di dedicare così tanto tempo a un rapporto completamente ininfluente, dandogli poi cosi tanta importanza.
Allo stesso tempo, Amelia si dedica interamente e esplorare il suo rapporto con Kai, cosa che stupisce in particolar modo vista la scelta totalmente out of character riservata a un personaggio che tutto si sarebbe pensato, tranne che si sarebbe rivelata essere omosessuale. All’interno della sua storyline di questa diciottesima stagione, è totalmente in linea con quanto visto finora, essendo stato chiaro fin da subito che sarebbe andata a finire così. Chi ha seguito il suo percorso fin dai tempi di Private Practice, si trova davanti un personaggio che non si riconosce più.

…VERSO L’ASSURDO


Il culmine di incredulità si raggiunge proprio nel minutaggio dedicato a Maggie che, ritrovata una lettera di sua maestà Ellis Grey a lei indirizzata, inizia a leggerla. Probabilmente per colpa del raffreddore che l’ha colpita (già, è risaputo che l’influenza apre un ponte con l’Aldilà), Maggie cade in un sonno profondo e trascorre tutto il tempo a confrontarsi con la madre defunta in sogno.
Non solo questa parte dell’episodio risulta estremamente lenta e pesante, ma è anche girata in modo pessimo: le inquadrature distorte e il tentativo di rendere l’incontro forzatamente inquietante con musiche ed effetti spooky rasentano il cattivo gusto per sfociare direttamente nel vero e proprio kitsch.
La recitazione di Kelly McCreary è così sopra le righe che risulta imbarazzante e ridondante.
La situazione è decisamente sfuggita di mano, tanto che sembra di trovarsi all’interno di un universo parallelo in cui Grey’s Anatomy è una serie pessima. La stagione era iniziata con i migliori presupposti, invocando un ritorno alle origini, aiutato dalla presenza di Kate Walsh e da casi intriganti e dinamiche ben studiate all’interno dell’ospedale. In questa puntata, oltre che all’assenza dell’elemento medical, vengono a mancare anche un’infinità di piccole convenzioni e di punti fermi che sicuramente non spiccavano da tempo, ma che contribuivano a portare avanti uno show con una storia lunga 18 anni.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Nulla da salvare
  • Nessun caso clinico
  • Storylines inutili e riempitive
  • Regia pessima
  • Storyline riservata a Maggie ai limiti dell’assurdo
  • Recitazione sopra le righe di Kelly McCreary
  • Amelia completamente out of character

 

Con “The Makings Of You”, la serie tocca il fondo e sembra entrare in un baratro dal quale sembra difficile poter uscire, almeno per il resto della stagione. Quello che dispiace di più è vedere il pallido spettro di uno show che il pubblico ha amato per quasi un ventennio. Non resta che sperare nel miracolo, che questo strazio possa finire il prima possibile.

 

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