Miranda Bailey: “Y-You’re j… Yeah, no, you’re that girl, huh? That same little girl that’s following her handsome attending all around the hospital, right? Breaking all the rules. Having sеx in cars. No one and nobody else matters. It doesn’t matter that he’s your boss, not that he’s already married!”
Con “Put It To The Test”, Grey’s Anatomy sfodera gli artigli dopo molto tempo per tirare fuori il meglio (e il peggio) dai suoi personaggi.
Tutti hanno avuto un po’ di spazio in scena, tutto il tempo in ospedale, tra trame avvincenti e flashback piazzati al punto giusto. Si tratta di un classico episodio “alla vecchia maniera” con un mix di tensione, umorismo e dramma ben studiato.
IL GREY-SLOAN VISTO DA FUORI
Il “test” come tema della puntata è riuscito a tenere alta l’attenzione per tutta la durata dell’episodio, dato che la valutazione a cui era sottoposta la Bailey e l’ospedale ha portato tutti a fare del proprio meglio per mostrare il Grey-Sloan come luogo idilliaco. Peccato solo che nello stesso momento anche Webber doveva sottoporsi alla propria valutazione già programmata, Nick era impegnato in un trapianto folle e, come sempre, tutti si sono ritrovati a riversare le proprie vite personali nelle risposte date alla commissione di controllo.
Il fatto stesso che un riflettore esterno fosse puntato su tutti i personaggi ha però dato modo di mettere in risalto in modo ironico le contraddizioni e le scelte non sempre sensate che gli sceneggiatori scelgono di far compiere ai loro personaggi.
LA SCELTA DI MEREDITH
In mezzo alla miriade di difficoltà incontrate dalla Bailey, si aggiunge la ciliegina (ossia il vero e proprio elefante nella stanza) sulla torta: Meredith lascerà il Grey-Sloan accettando la proposta del dr. Hamilton.
Non stupisce che la Bailey, venuta a conoscenza dell’offerta, abbia inveito contro la sua pupilla rinfacciandole anni di scelte sbagliate. Nonostante il litigio, è stato soddisfacente vedere veri sentimenti venire nuovamente a galla, legati ad eventi apparentemente superati, anche se ben ancorati al passato d’oro della serie. Sono questi gli ormai rari momenti in cui Grey’s Anatomy riesce ancora a far emozionare, quando non entrano in gioco dinamiche create senza un filo logico o completamente incoerenti rispetto a quello che i personaggi erano in origine.
Lo sfogo di Miranda è stato funzionale, in quanto ha permesso a Meredith di difendersi e soprattutto di difendere Nick, consolidando ufficialmente la loro relazione. Di conseguenza, dopo aver trascinato la storyline relativa alla decisione di Meredith, la discussione con la Bailey pare essere il miglior pretesto per decidere di accettare l’offerta, scelta rivelatasi un po’ troppo presa alla leggera, considerando che non ne ha parlato praticamente con nessuno.
Purtroppo in questi casi il team capitanato da Krista Vernoff pecca un po’ di superficialità, in quanto toglie spessore a personaggi complessi, sullo schermo da diciotto anni, per fargli cambiare radicalmente idea nel giro di pochi episodi.
WEBBER E SCHMITT
Infine, il minutaggio più interessante è stato quello dedicato a Richard e Levi. James Pickens Jr. e Jake Borelli funzionano benissimo insieme: la chimica che li lega quando sono in scena è palpabile e dimostra la bravura di entrambi.
Nel caso specifico di quest’episodio, il discorso di Richard e di Levi intervallato ai flashback delle prime stagioni è stato portato in scena con un ottimo incastro da parte della regia, rivelandosi convincente e non stucchevole.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Con la decisione annunciata da Meredith la situazione dello show potrebbe evolversi in maniera differente, anche se la protagonista ha praticamente passato già l’intera stagione a giostrarsi tra due realtà differenti. Rispetto a certi episodi da dimenticare, con “Put It To The Test” anche Grey’s Anatomy è promosso, ma con riserva, per vedere dove si andrà a parare con questa ennesima nuova situazione.
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.