Kate: “This is not how our story ends. Just because our marriage is over, doesn’t mean our story’s over. I mean, we were meant to find each other in that weight loss group. We were meant to be together. And now… we’re meant to be apart. And I know that one day you will see it.”
Toby: “Kate, I promise you…I will never see it.”
Dopo il furibondo litigio portato in scena nel precedente episodio e conscio dell’allontanamento tra Toby e Kate, preannunciato dai flashforward che vedevano Kate in procinto di sposarsi con Philip, il pubblico attendeva solo il momento di poter capire come si andasse a configurare questo allontanamento. Un’insanabile rottura che, mitigata dal tempo e dagli sforzi, sembra in grado di essere riparata. Una percezione momentanea visto che anche la terapia di coppia risulta essere un misero palliativo per una malattia ormai conclamata, radicata ed impossibile da debellare.
(500) GIORNI DI KATE E TOBY
Ciò che risulta curioso non è il fatto in sé, quanto le motivazioni dietro questo allontanamento. Nel precedente episodio, così come in “The Hill”, Kate e Toby sono stati mostrati meno in sintonia del solito. La relazione a distanza, gli impegni lavorativi di Toby, la sensazione di essere una madre single da parte di Kate: entrambi i coniugi avevano dalla loro elementi per poter dire “sì, però tu…” all’interno di una fantomatica discussione. Cosa prontamente avvenuta in “Saturday In The Park” dove la discussione finirà con il contrapporre l’intera famiglia Pearson a Toby.
Proprio l’uomo, tra i due, sembra quello meno colpevole agli occhi del pubblico: una figura paterna presente a dispetto degli impegni lavorativi; un amore incondizionato per moglie e figli; disponibile e sempre pronto a mettersi in gioco tanto che, in “Katoby”, l’uomo lascia il proprio lavoro e ne prende uno meno redditizio e meno importante a Los Angeles così da poter essere più presente approvando, inoltre, l’idea della terapia di coppia.
Un impegno troppo tardivo considerati gli scarsi risultati ed il risultato finale.
Per quanto le motivazioni sembrino abbastanza campate per aria e non solide, This Is Us si impegna per restituire al pubblico un messaggio di un realismo molto toccante (e che aiuta a semplificare la trama, venendo incontro agli sceneggiatori), riassumibile con una battuta del film (500) Days Of Summer:
Tom: “What happened? Why? Why didn’t they work out?”
Summer: “What always happens. Life.”
Kate, in assenza di Toby, ha creato e trovato un proprio equilibrio all’interno del quale ha ritrovato un comfort che le mancava da tempo. Un equilibrio che ha permesso alla donna di riuscire a giostrarsi tra l’impegno di mamma e quello lavorativo aiutandola a riscoprire una passione, quella musicale, che credeva ormai sepolta da tempo. Una riscoperta questa di Kate che ha significato un senso di libertà impagabile. E il tutto senza che Toby fosse nei paraggi, occupato con il proprio lavoro e, agli occhi di Kate, con la propria vita. Naturale quindi la sensazione di distacco crescente e gli scontri verbali nel momento in cui all’interno di questo comfort entrava anche Toby, vissuto ormai come vero e proprio estraneo.
STORIA DI UN MATRIMONIO
Una puntata che si costruisce su più punti temporali: il primo antecedente il matrimonio tra Philip e Kate in cui viene analizzato l’avvicinamento tra i due parallelamente all’allontanamento tra Kate e Toby; il secondo dopo il matrimonio in cui viene analizzato il rapporto dei due neo sposi unitamente al rapporto di amicizia mantenuto tra Kate e Toby, che nel frattempo ha trovato una donna.
Forse, volendo cercare una piccola debolezza narrativa, l’eccessivo buonismo di This Is Us ed il continuo voler addolcire finali (e trame) che potrebbero terminare in altro modo risulta in questo caso esagerato. Il buon rapporto mantenuto tra Kate e Toby nonostante il divorzio e le parole spese tra i due risulta a tratti un po’ paradossale ed un po’ fuori luogo, nonostante sia comunque concepibile considerata l’intelligenza emotiva di entrambi e la loro capacità di mettere al primo posto sempre e comunque il benessere dei propri figli a discapito di tutto il resto.
Toby: “Um, hey, listen, I know, I know you’re getting married in a few hours. Um, congratulations. I just, I just wanted to say… Kate, you know what you said to me the day we signed our divorce papers?”
Kate: “Yeah, I remember.”
Toby: “I want you to know… that I see it now. I’m sorry it took me so long. If only I’d had a crystal ball, if I could’ve seen the way that this all ended up.”
Kate: “Yeah. Life would be much simpler if we could live it backward, huh?”
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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“Katoby” è la puntata che chiude definitivamente il rapporto tra Kate e Toby. Una lunga rincorsa che riesce a non risultare frettolosa forte sia di una regia attenta ai dettagli (si vedano i colori che passano da caldi a freddi con l’appassire del rapporto tra marito e moglie), sia di una trama che ha strutturato delle buone fondamenta per questo episodio. Forse un eccesso di buonismo, se così lo si può definire, ma l’episodio cattura l’attenzione e trasmette la sensazione di chiusura, obbiettivo ultimo degli sceneggiatori per questo arco narrativo.
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.