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Il sesto episodio della nona stagione segna un momento di rallentamento nella storyline dello show. Badate bene…non ho affermato che la puntata sia scritta/fatta/recitata male (anche se le eccezioni ci sono) o che non abbia apportato delle novità (avrò modo di parlarne), ma siamo comunque di fronte ad un episodio modesto e normale. D’altronde Shonda non può essere mica il Leonardo Da Vinci della tivù, anche se poco ci manca. Forse per la prima volta dopo molti mesi, addirittura dagli ultimi 3-4 episodi dell’ottava stagione, ho gettato spesso occhiate furtive al timer del video, per vedere quanti minuti fossero trascorsi e quanti ne mancassero per finire la puntata.
La “chiave di volta” è rappresentata dal ritorno di Arizona al Seattle Grace. Con passo incerto e non fidandosi ancora del tutto della protesi, la bella dottoressa Robbins varca la soglia dell’ospedale quasi senza rendersene conto, come se una forza estranea a lei l’avesse fatta alzare dal suo letargico giaciglio e l’avesse accompagnata verso ciò che davvero le appartiene: i suoi pazienti. C’è da dire che a dare man forte a questa forza invisibile è stata l’inossidabile Miranda Bailey, che con un astuto, ma semplice stratagemma è riuscita a riaccendere in Arizona la fiamma della passione per il proprio lavoro. Fiamma che si era spenta sotto ondate di dolore e macigni di sogni infranti. Dolcissima la scena in cui Callie osserva da lontano sua moglie mentre prende in mano la cartella di un paziente e le si illuminano gli occhi. Un luccichio commosso che ritroviamo anche negli occhi della Torres. Come una madre che osserva il figlio muovere i primi passi; dopo il timore iniziale subentra la tranquillità e la consapevolezza che tutto andrà bene.
Nel frattempo i medici sopravvissuti all’incidente aereo discutono con gli avvocati, che vogliono spingere ulteriormente la situazione per riuscire ad estorcere sempre più denaro ai soggetti in causa (la compagnia aerea, per esempio). Dopo un primo momento di debolezza, Callie decide di non mentire e, spinta anche dal fatto di aver visto Arizona risollevarsi, riacquista fiducia in se stessa e propone a Derek di provare nuovi metodi per guarire la sua mano e renderlo capace di operare di nuovo. Uno sguardo di reciproca gratitudine e comprensione unisce i due chirurghi. Ci rendiamo, inoltre, ancora più conto che il mondo degli avvocati non guarda in faccia a nessuno ed i nostri protagonisti si troveranno di fronte a scelte difficili.
Nello scorso episodio abbiamo assistito al ritorno di Cristina (tra le braccia di Meredith), dopo l’improvvisa morte del suo mentore in Minnesota. Ammetto di essermi dispiaciuta per questo personaggio che, seppur secondario, ha dimostrato di poter essere un vero maestro per la dottoressa Yang, sfiorando addirittura il confine di figura paterna.
Cristina torna dunque ad operare, tra l’indifferenza di Owen che la tratta freddamente, come se fosse un medico qualunque, e le disposizioni del nuovo responsabile di cardiochirurgia, il dottor Russell.
Bella l’idea di far comprare a Karev la casa di Meredith, quasi come fosse un passaggio di testimone. Ma ad attendere Alex nell’ultima scena della puntata ci sarà anche qualcun altro, in nome di un vero e proprio ritorno alle origini (no, non si tratta di Izzie anche se io ancora ci spero).
Stendo, infine, un velo pietoso su April ed Avery. Li trovo insopportabili, soprattutto la Kepner e ancora non capisco come Shonda (o chi per lei) abbia avuto il coraggio di rinnovarle il contratto, senza avere una minima idea sullo sviluppo del suo personaggio, che non sia andare a letto con Avery, per poi pentirsi due minuti dopo e tirare in ballo Gesù ogni cinque secondi. Cara ragazza mia, a parte il fatto che la tua voce ormai mi fa lo stesso effetto di unghie appena rifatte sulla lavagna, il sesso esiste…fattene una ragione!E se davvero fosse così ignobile, sporco e peccaminoso come lo dipingi, nessuno si prenderebbe la briga di farlo! E no, fare sesso prima del matrimonio non ti rende una brutta persona, continuare ad apparire in questo show sì.
La “chiave di volta” è rappresentata dal ritorno di Arizona al Seattle Grace. Con passo incerto e non fidandosi ancora del tutto della protesi, la bella dottoressa Robbins varca la soglia dell’ospedale quasi senza rendersene conto, come se una forza estranea a lei l’avesse fatta alzare dal suo letargico giaciglio e l’avesse accompagnata verso ciò che davvero le appartiene: i suoi pazienti. C’è da dire che a dare man forte a questa forza invisibile è stata l’inossidabile Miranda Bailey, che con un astuto, ma semplice stratagemma è riuscita a riaccendere in Arizona la fiamma della passione per il proprio lavoro. Fiamma che si era spenta sotto ondate di dolore e macigni di sogni infranti. Dolcissima la scena in cui Callie osserva da lontano sua moglie mentre prende in mano la cartella di un paziente e le si illuminano gli occhi. Un luccichio commosso che ritroviamo anche negli occhi della Torres. Come una madre che osserva il figlio muovere i primi passi; dopo il timore iniziale subentra la tranquillità e la consapevolezza che tutto andrà bene.
Nel frattempo i medici sopravvissuti all’incidente aereo discutono con gli avvocati, che vogliono spingere ulteriormente la situazione per riuscire ad estorcere sempre più denaro ai soggetti in causa (la compagnia aerea, per esempio). Dopo un primo momento di debolezza, Callie decide di non mentire e, spinta anche dal fatto di aver visto Arizona risollevarsi, riacquista fiducia in se stessa e propone a Derek di provare nuovi metodi per guarire la sua mano e renderlo capace di operare di nuovo. Uno sguardo di reciproca gratitudine e comprensione unisce i due chirurghi. Ci rendiamo, inoltre, ancora più conto che il mondo degli avvocati non guarda in faccia a nessuno ed i nostri protagonisti si troveranno di fronte a scelte difficili.
Nello scorso episodio abbiamo assistito al ritorno di Cristina (tra le braccia di Meredith), dopo l’improvvisa morte del suo mentore in Minnesota. Ammetto di essermi dispiaciuta per questo personaggio che, seppur secondario, ha dimostrato di poter essere un vero maestro per la dottoressa Yang, sfiorando addirittura il confine di figura paterna.
Cristina torna dunque ad operare, tra l’indifferenza di Owen che la tratta freddamente, come se fosse un medico qualunque, e le disposizioni del nuovo responsabile di cardiochirurgia, il dottor Russell.
Bella l’idea di far comprare a Karev la casa di Meredith, quasi come fosse un passaggio di testimone. Ma ad attendere Alex nell’ultima scena della puntata ci sarà anche qualcun altro, in nome di un vero e proprio ritorno alle origini (no, non si tratta di Izzie anche se io ancora ci spero).
Stendo, infine, un velo pietoso su April ed Avery. Li trovo insopportabili, soprattutto la Kepner e ancora non capisco come Shonda (o chi per lei) abbia avuto il coraggio di rinnovarle il contratto, senza avere una minima idea sullo sviluppo del suo personaggio, che non sia andare a letto con Avery, per poi pentirsi due minuti dopo e tirare in ballo Gesù ogni cinque secondi. Cara ragazza mia, a parte il fatto che la tua voce ormai mi fa lo stesso effetto di unghie appena rifatte sulla lavagna, il sesso esiste…fattene una ragione!E se davvero fosse così ignobile, sporco e peccaminoso come lo dipingi, nessuno si prenderebbe la briga di farlo! E no, fare sesso prima del matrimonio non ti rende una brutta persona, continuare ad apparire in questo show sì.
PRO:
- La tenacia della Bailey, il ritorno di Arizona e la dolcezza nello sguardo di Callie
- La dimostrazione di stima e fiducia tra Callie e Derek
- Alex che compra la casa di Meredith
- Cristina che affibbia, come sempre, nomignoli ai suoi specializzandi terrorizzati
CONTRO:
- Troppo peso ai nuovi specializzandi. Davvero, non frega niente a nessuno!
- April Kepner
- April Kepner
- Ah, si… April Kepner
Il mio voto finale corrisponde a 3 emmy su 5, per cercare di compensare i lati positivi e quelli negativi. Episodio non piatto, ma di transizione. Sappiamo che Shonda può dare molto di più, ma dopo nove stagioni sarei stupida ed ipocrita a lamentarmi.
VOTO EMMY
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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.
Sono d'accordo con molte delle tue idee, anche a me non piace molto April, e Avery per lei è decisamente spercato. Ho trovato ridicolo il fatto che dopo il sesso facesse degli esempi, a dir poco infantili tra l'altro, su come fosse sbagliato tutto. Ok, ci sta il fatto che sia religiosa, ma se poi continui a farlo non devi lamentartene. Insomma, certo lo capiamo tutti che è più facile rinunciare ai piaceri carnali quando non li si conosce. Per quanto riguarda gli specializzandi nuovi, secondo me non sono totalemte inutili, più che altro servono per farci vedere la differenza tra l'essere specializzando e essere strutturato, possiamo dire che prima, difatti, si osservava la vita da specializzandi di Mer e degli altri, ora vediamo sempre la loro vita ma dalla parte opposta, e senza gli insulsi specializzandi non si potrebbe. Per quanto riguarda Arizona (Super Magic Smile)in questa puntata ha fatto dei passi avanti, e non solo fisicamente. Secondo me pur essendo stata una puntata di transizione è stata importante per due cose: 1)il ritorno di Cristina. Chiaramente non poteva aspettarsi di essere accolta a braccia aperte da tutti (perlo di Owen)! insomma, hanno sbagliato tutti e due, chi più e chi meno…
2) questa era una puntata transitoria che voleva farci vedere un pò di normalità.
Ultimi due commenti: è stato bellissimo rivedere la casa di Mer, quella in cui hanno vissuto più o meno tutti i personaggi a cui ci siamo affezionati, e devo dire che mi è mancata Izzie, è stato carino ricordare della festa che organizzò ai tempi…
La cosa più triste è stata la scena in cui l'avvocato propone di far causa all'ospedale, li ho visto Cristina guardare Owen in un certo modo, sicuramente lo ama ancora. Io credo che molti di noi lo amino e altri lo odiano, però non meriterebbe di dover pagare lui per l'incidete. Comunque devo dire che in questa puntata ho avuto la risposta ad uno dei miei interrogativi, ossia che fine ha fatto il pilota! é vivo e vegeto, anche se paralizzato! Forse era meglio che accettassero la prima offerta di denaro…