Homecoming 1×10 – StopTEMPO DI LETTURA 4 min

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Homecoming decide di concludere il proprio percorso narrativo senza ulteriori plot twist, senza vere e proprie scene da thriller. Piuttosto, il finale viene costruito con lo stesso raffinato ordine e pacato romanticismo con i quali era stato presentato e sviluppato, lungo il percorso di questa stagione, il complicato rapporto di paziente-dottore tra Walter ed Heidi. Ed il tutto prende forma da quel 15 maggio, il fatidico giorno in cui le loro due vite si divisero.
Il velato romanticismo di cui si compone la storia, specialmente in questo decimo capitolo, né svilisce, né mina il lavoro narrativo fin qui presentato. Il fatto che Esmail fosse dietro la camera per questa serie, visto i trascorsi di Mr. Robot e la tematica sotto un determinato punto di vista comune con Homecoming, aveva forse fatto pensare ad una storia incentrata sul tentativo di portare alla luce del sole qualcosa di disumano, perpetrato da una società che sfruttava superstiti di guerra come cavie per trattamenti sulla memoria, rispedendoli successivamente in battaglia una volta che il lavaggio del cervello fosse stato completato. Questo elemento narrativo, tratto chiaramente dal genere thriller (genere con il quale la serie viene etichettata), non risulta tra gli sviluppi, lasciando quindi il posto ad un viaggio alla ricerca di se stessi di cui Walter ed Heidi sono stati i protagonisti principali.
Da una parte, il giovane superstite riesce ad evitare di tornare in battaglia, dimenticando ogni dettaglio e ricordo del suo soggiorno presso la struttura e potendo quindi organizzare e portare a compimento quel viaggio tanto agognato.
Dall’altra, Heidi, si ritrova a lasciare un lavoro che non ha mai, con ogni probabilità, realmente apprezzato e capito fino in fondo. E dopo il colpo di grazia morale ricevuto durante il dialogo con Colin, tramite il quale scopre il vero obbiettivo di Homecoming, la donna decide di assumere le stesse medicine dei soldati per rimuovere ogni più piccolo dettaglio di quanto accaduto dalla sua mente e ripartire finalmente da capo con una nuova vita.
Molto ricercata e da lodare la decisione di evidenziare nuovamente allo spettatore il preciso momento in cui Heidi recupera/perde coscienza (con conseguente variazione dell’aspect ratio): la scena dell’auto risulta un ulteriore tassello particolareggiato che abbellisce il già interessante affresco fin qui presentato dalla serie.
In precedenza, si parlava di romanticismo e di come la serie, immersa all’interno di una trama decisamente varia, tentasse di presentare Walter ed Heidi come due novelli Penelope ed Ulisse con l’unica differenza che i ruoli in questo caso sarebbero a parti invertite. È Walter che risulta distante, trapiantato in un luogo non meglio precisato, ma facile da trovare per Heidi che ha avuto modo di conoscerlo e quindi approfondirne i segreti più privati; è lei che intraprende un viaggio, un lunghissimo peregrinare, per potersi finalmente ricongiungere con la sua metà. Nonostante fino a questo punto si sia parlato di romanticismo, c’è però da sottolineare che il rapporto tra Walter ed Heidi rimane un qualcosa di platonico e puramente emozionale per lo spettatore: con i loro dialoghi e con le loro sedute sono riusciti a conoscersi meglio e a “sbloccarsi” vicendevolmente, dandosi un motivo in più per tornare a vivere e mettere da parte quell’esistenza di stenti emotivi nella quale sembravano entrambi essersi bloccati.
Il momento clou della puntata, nonché della serie stessa essendo diventato fulcro della narrazione episodio dopo episodio, è racchiuso nel fugace e improvviso incontro tra Heidi e Walter in un piccolo caffè di una sperduta città presso la quale ora l’ex soldato dimora. Proprio come aveva raccontato, parlando di un suo sogno, alla sua ex terapeuta durante una delle tante sedute.
Ed è a questo punto che non può che essere citata una famosa frase tratta da Scrubs:

“Because even if it breaks your heart to be ‘just friends’, if you really care about someone, you’ll take the hit. (Scrubs 2×12 – My New Old Friend)

Ed è ciò che accade tra Walter ed Heidi: conscia della felicità ritrovata e duramente guadagnata da parte dell’uomo, Heidi decide di evitargli ulteriori dolori fisici e mentali non raccontandogli del passato e non facendogli quindi riaffiorare la memoria. Perché a volte non sapere non è a tutti i costi un fattore negativo. A volte dimenticare rappresenta l’opzione migliore, anche se ciò significa dimenticare, tra tutti i ricordi più cupi e tristi, quei pochi ricordi speciali.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Walter ed Heidi
  • Colin usato come capro espiatorio
  • Regia
  • Conclusione della storia: non un vero happy ending, ma un romanticismo amaro e a tratti crudele
  • Finale aperto
  • Assenza di Thomas Carrasco
  • Non una vera e propria conclusione

 

Homecoming sarà stato forse un esperimento, un vezzo artistico da parte di Esmail, ma rimane una piccola perla seriale tra la miriade di produzioni annuali che intasano i palinsesti televisivi ed internet in generale.

 

Work 1×09 ND milioni – ND rating
Stop 1×10 ND milioni – ND rating

 

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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