How I Met Your Mother 8×15 – P.S. I Love YouTEMPO DI LETTURA 5 min

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Venghino signori, venghino! Altro giro, altra corsa! Saliamo nuovamente sulle montagne russe di How I Met Your Mother e facciamoci trasportare in un’alternanza concitata di salite e discese, che ormai caratterizzano l’ottava stagione. Dopo aver assistito ad un episodio al di sopra della media, sempre tenendo conto che non si raggiungeranno più i livelli delle prime stagioni, purtroppo lo show perde ancora un po’ di quota. Ma non per colpa di tutti.
In questa puntata spunta un nuovo, ennesimo interesse amoroso di Ted: una ragazza incontrata in metropolitana che, “casualmente”, stava leggendo il suo stesso libro (“Cent’anni di solitudine”, ironici no?). E come potrebbe il nostro Mosby, romantico ed ingenuo fino all’inverosimile, non credere che si tratti di un vero e proprio segno del destino? In questi ultimi due episodi, dopo “Band Or Dj” dove avevamo intravisto la fatidica moglie di Ted di spalle, mentre suonava il basso al matrimonio di Robin e Barney, il tema centrale del telefilm viene messo da parte. Ma questa volta senza nessun riscontro positivo. In “Ring up” era stata riesumata, e poi smentita, la teoria che la moglie di Ted avrebbe potuto essere la sorellastra di Barney, con conseguenti gag divertenti tra gli ipotetici cognati, confermando tutto il potenziale e la chimica che esprimono Josh Radnor e Neil Patrick Harris quando i loro personaggi condividono la scena. In “P.S. I love you”, invece, tutto scade in qualcosa di già visto, di prevedibile. Ted difende a spada tratta il fatto che lui e Jeanette siano destinati a stare assieme (cosa che sappiamo benissimo essere falsissima), mentre Lily e Marshall evidenziano tutte le prove che la ragazza non sia altro che una stalker psicopatica. Mosby non è nuovo a situazioni del genere, ed è famoso ormai per attirare sempre e solo ragazze sbagliate, ma questa sua caratteristica ha già stancato troppo.
Sono consapevole che gli sceneggiatori non possano bruciarsi a poco più di metà stagione la rivelazione della Mother (anche se, arrivati a questi livelli, vorrei lo facessero), ma auspicherei almeno che riuscissero a creare diversivi originali e degni di questo show. Ma ahimè, questo è chiedere troppo. Il sentimento di curiosità e le aspettative cominciano a trasformarsi in noia e fastidio. Sono sicura di parlare e nome di tutti quando dico: “Just give us that damn bitch!”. Credo sia molto meglio anticipare la grande sorpresa, piuttosto che consumare così tanto la pazienza dei telespettatori. L’unico barlume di speranza, quasi fosse una luce alla fine del tunnell, viene innescato proprio da Ted sul finale dell’episodio, etichettando la sua relazione con Jeanette come “l’ultimo terribile errore prima di incontrare la donna che sposerò”. Si presume quindi che la ragazza sarà l’ultima fiamma dell’architetto. Non ci è dato sapere se la storia durerà fino al matrimonio di Barney e Robin, oppure se per i prossimi episodi vedremo un Ted solitario, ma tutto sommato non ha importanza. Nonostante cancellerei volentieri la parte dell’episodio dedicata a Ted, abbiamo fatto un altro piccolo passettino sul sentiero giusto.
Come sempre a tirare avanti lo show ci pensa Barney, questa volta accompagnato da Robin. La sensazione che gli sceneggiatori stiano scrivendo quasi sempre per il suo personaggio, permettendogli di esprimersi e posizionandolo in situazioni sempre più disparate, ci fanno capire che il magazzino idee è quasi a secco, e preferiscono concentrarsi solo sul personaggio che attira più pubblico. Davvero un peccato. Barney viene a sapere da Robin che anche lei, quando era adolescente, è stata travolta da un’ossessione amorosa per qualcuno che non la ricambiava. E così, in esilaranti momenti pieni zeppi di stereotipi sui canadesi, Barney si reca a Vancouver per intervistare gli ex fidanzati di Robin. E sarà proprio il suo ex storico, Simon (James Van Der Beek), già visto nella 3×16, ad aprire le porte del paradiso per Barney: un nuovo, top-secret video di… rullo di tamburi… Robin Sparkles! Il nostro Stinson torna vittorioso a NY e si gusta assieme agli altri il Sacro Graal del VHS. In una sfilza di camei di personalità televisive e musicali canadesi (da Jason Priestley, a Paul Shaffer, passando per Geddy Lee) si scopre che nel 1996 Robin Sparkles subì uno sconvolgente mutamento, trasformandosi in Robin Daggers la regina del grunge sadico-depressivo. La ricostruzione del video musicale P.S. I love you e delle interviste è favolosa. Come resistere ad una Robin in versione Miss Cobain, che canta il suo odio verso l’amante ingrato? E le reazioni dei canadesi dopo il concerto della nuova Robin, con tanto di descrizione della ciambella che stavano mangiando in quel momento? Citazioni e chicche bene inserite.
Dopo aver tentato di picchiare Alan Thicke, credendolo responsabile dell’ossessione della sua fidanzata, Barney questa volta torna sconfitto a casa, per poi scoprire direttamente da Robin che si trattava di Paul Shaffer. WTF?
In conclusione questo episodio è formato da due storylines a livelli sfalsati, quella di Ted noiosa e prevedibile, e quella di Barney/Robin Daggers più creativa e frizzante. La sensazione che ci troviamo in dirittura d’arrivo è sempre più netta, anche se ancora non mi raccapezzo del fatto che abbiano rinnovato lo show per una nona stagione. Spremere ancora i protagonisti per un’altra stagione e mezzo mi sembra un’impresa quasi insostenibile.

 

PRO:

  • Robin Daggers
  • Le citazioni di Heart Shaped Box nel video musicale di Robin
  • Il tamburo di Barney…badum tss!
  • I canadesi e le ciambelle
  • Tutte le guest stars e i camei
  • A quanto pare il trapano di Ted è ancora vagante
  • La prossima ragazza sarà la Mother?
CONTRO:
  • Ennesima inutile fiamma di Ted
  • Situazioni già viste, sia in questo show che in altri telefilm
  • Marshall e Lily che cercano di far divertire, ma non ci riescono
  • La parte dedicata a Ted sega le gambe alla puntata

 

Continuo a guardare How I Met Your Mother perché ci sono affezionata e non posso dimenticare le lacrime (di comicità) che mi ha fatto versare nei suoi momenti migliori, ma credo sia doveroso nei confronti degli spettatori chiudere uno show senza prima fargli toccare il fondo. Magari l’idea di base degli sceneggiatori è quella di stilare la nona stagione per farci assaporare la vita coniugale di Ted, così come quella di Robin e Barney, presentando come sempre ostacoli e problemi. C’è da chiedersi, però, se ne abbiamo davvero bisogno.

 

VOTO EMMY

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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.

2 Comments

  1. Io sono delusissimo dal fatto che James Van Der Beek compare solo per 30 secondi… Uno spreco indicibile…

  2. "Il grunge è nato in canada nel 1996" se ci penso mi ribalto ancora adesso. Il finto vh1 con tutte le guest è da oscar, alan thicke da applausi. Puntata geniale nel filone Robin & Barney, forse (per me) l'apice dei due di sempre. Questi sono quei colpi per cui non ho mollato la serie nemmeno nei momenti buissimi. Voto all'episodio 10.

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