Mad Men 7×10 – The ForecastTEMPO DI LETTURA 3 min

Don, Betty, Joan, Peggy. Quattro personaggi così diversi tra loro eppure così vicini. Joan e Peggy sono accomunate dal lavoro che rappresenta il riscatto di una vita passata nell’ombra: da segretarie di ricchi uomini a donne di potere all’interno dell’azienda stessa. Per Joan il futuro non è qualcosa di cui preoccuparsi, vivere il presente è già abbastanza: ha il lavoro che ha sempre voluto e adesso fare finta di non avere un figlio è la via piú semplice da percorrere. Il suo nuovo amico inizialmente le mette ben in chiaro di non essere disposto a fare da padre al piccolo Kevin e questo ferisce parecchio Joan, molto piú come donna che come madre.
Peggy dall’altra parte non ha il lavoro che ha sempre desiderato, perché semplicemente non l’ha mai lontanamente immaginato. Ed ora invece il futuro per lei conta piú del presente e se deve prevedere qualcosa é solo nel suo impiego, dove Peggy riesce ad esprimersi completamente, a scapito di una vita privata che lascia a desiderare, esattamente come fu per il suo mentore. Ed ora pretende che il suo lavoro venga valutato, per poter raggiungere nuove vette.
Betty ama essere compiaciuta, per poi fare finta di nulla. Betty sa benissimo che Glen ha una cotta per lei da tempi immemori e sembra solo ieri quando in casa Draper, la donna gli offriva una coca cola dal frigo per poi sorseggiarla con lui mano nella mano. Non è cambiato poi molto da quell’episodio: Betty è ancora lí pronta a farsi ammirare per poi concedere a Glen, ancora una volta, la sua mano come premio di consolazione. Non può succedere nulla perché è sposata, questa è la risposta di Betty; non perché l’ha visto quando ancora si faceva la pipí addosso, non perché potrebbe essere sua madre, non perché è un amico di Sally. Ma perché  è sposata. Nulla è cambiato da allora, se non che Glen ora beve birra.
Sally ha indubbiamente ragione sulla madre: bisognosa di attenzioni, annoiata e infantile. Ma sul padre? In questa puntata Don si vede meno rispetto al solito, ma viene sfiorato da tutti i personaggi e dalle loro storie, dovendo fare sempre qualcosa per qualcuno: deve scrivere il discorso per Roger, Peggy pretende di essere valutata per le ore che butta in quell’ufficio, si trova a licenziare un dipendente, mette fine alle liti tra Peggy e Pete, saluta la figlia in partenza. Ma cosa gli rimane di tutto ciò? Don non ha nulla, nemmeno la casa è piu sua e il massimo che può trovare rincasando sono due estranei.
L’episodio parla di futuro,  ma non solo,  perché prevedere il futuro significa anche scomodare il passato che riemerge in tutta la sua prepotenza. Nell’incoraggiare il giovane creativo Don ricorda la sua esperienza con la Lucky Strike – che è poi l’inizio del nostro percorso- ma non solo; non può certo dimenticare il discordo che gli é costato la carriera ora che si ritrova a scriverne uno per Roger. Tutti sembrano voler ricordagli il passato: Sally sottolinea che non aveva nulla e Mathis gli rinfaccia un successo dovuto al suo bell’aspetto ed è questo che tocca profondamente Don,  al punto di ripercuoterlo sulla figlia come ultima raccomandazione prima di partire.
Mad Men sa essere straziante nel dipingere un quadro. La vita di Don Draper è fatta di lavoro, impegni, cene con i figli. Ma a fine episodio Don si ritrova fuori casa sua,  ed è ancora una volta solo.