Maniac era senza dubbio una delle serie più attese dell’anno e a soli due episodi dal termine si può affermare che non ha certo mantenuto le alte aspettative. Il nuovo prodotto originale Netflix infatti è uno di quelli che genera discussioni e pareri discordanti, tanto che all’interno dei recensori di RecenSerie ci sono stati toni entusiasti, ma anche un gran numero di critiche. La stessa situazione è riscontrabile sul web, dove il dibattito tra gli spettatori è acceso sulla validità o meno dello show. Alcuni punti di forza sono evidenti e riconosciuti da tutti: un’ottima regia, dialoghi ben scritti, una coppia di protagonisti interpretati da due attori in stato di grazia, una sceneggiatura originale e diversa da qualsiasi altra serie, evento raro visto l’abbondanza seriale che ci circonda.
Tuttavia la pecca più grave è che la storia manca di mordente e la voglia di concluderla il prima possibile, il fantomatico binge watching, non è stata così alta. Nel precedente episodio sono iniziate due nuove realtà per Annie e Owen, rispettivamente all’interno di uno mondo stile Signore degli Anelli e l’altro basato su una famiglia criminale. Nonostante gli evidenti richiami di alcune tematiche sempre presenti come l’abbandono della sorella, il senso di disagio, la testimonianza per salvare la propria famiglia, non si capisce per quale motivo si siano “sprecati” ben due episodi per delle ministorie che potevano tranquillamente concludersi nell’arco di uno solo.
“Mostratemi un uomo sano di mente e lo curerò per voi.” ( Carl Gustav Jung)
Sul falsariga del precedente, in questo nuovo appuntamento Maniac prosegue le due storie parallele, con degli sviluppi narrativi utili a fini di questa realtà, ma che non fanno avanzare la trama orizzontale, sempre che di questa si possa ancora parlare visto le numerose ministorie nonchè deviazioni narrative che hanno occupato la metà degli episodi. Non è tutto da buttare in questa puntata, con una recitazione sempre di alto livello dei due attori principali e l’improbabile, quanto affascinante, scena splatter che porta alla morte del fratello di Owen.
Rimane però da chiedersi per quale motivo gli ultimi due episodi abbiano una durata nettamente inferiore rispetto agli altri, per un prodotto non solo altamente complesso ma che (per ora, un per ora enorme visto il seguito ottenuto) è composto da un’unica serie di dieci episodi. Dopo aver visto le ultime due puntate, che insieme complessivamente raggiungono a stento un’ora di durata, il senso di smarrimento è forte e la sensazione di aver assistito a un doppio episodio filler, praticamente inutile, è della stessa intensità.
Non era forse meglio proseguire con la narrazione riguardante il trial e concedere maggior screen time a Greta Mantleray, character splendidamente interpretato da Sally Field? Visto il pochissimo tempo a disposizione sarebbe stato decisamente meglio.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Ceci N’est Pas une Drill 1×07 | ND milioni – ND rating |
The Lake Of The Clouds 1×08 | ND milioni – ND rating |
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Venera due antiche divinità: Sergio Leone e Gian Maria Volontè.
Lostiano intransigente, zerocalcariano, il suo spirito guida è un mix tra Alessandro Barbero e Franco Battiato.