Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. 7×08 – After, BeforeTEMPO DI LETTURA 5 min

E’ ormai chiaro come i viaggi nel tempo costituiscano l’argomento principale di questa settima stagione di Agents Of S.H.I.E.L.D., ma “After, Before” rappresenta un vero e proprio ritorno al passato, non solo a livello temporale ma anche nel canone della serie.

AFTERLIFE E JIAYING

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Afterlife, l’Obelisco, così come personaggi quali Jiaying e Gordon, sono tutti elementi cardine della seconda stagione della serie, ovvero di diverse decine di episodi fa. Le citazioni e i rimandi agli eventi di quella stagione non sono sicuramente mancati da allora, ma con quest’ultimo episodio MAOS reinserisce questi elementi, ormai quasi dimenticati, rendendoli centrali all’interno della puntata e arricchendo il tutto con informazioni di cui lo spettatore non era a conoscenza.
Al di là di Gordon, la cui importanza nell’episodio odierno è relativa, il “ritorno” di Jiaying è sicuramente cosa gradita, a maggior ragione se in qualità di personaggio molto differente a livello psicologico rispetto alle sue prime apparizioni. La madre di Daisy infatti – è bene ricordarlo – è stata una dei principali antagonisti della serie, impazzita in seguito alle torture subite dall’HYDRA e da Whitehall. E’ dunque interessante vederla stavolta in qualità di sincera alleata, prima ancora – appunto – che vivesse i suoi traumi.
Ed è proprio in relazione alla donna che viene rivelato allo spettatore un’informazione piuttosto rilevante sul suo passato. Prima ancora che Daisy nascesse, infatti, Jiaying aveva un’altra figlia: Kora. Questa informazione viene data con naturalezza, quasi come se fosse priva di importanza, tant’è che Yo-Yo non reagisce minimamente venendolo a sapere. Resta da capire se la cosa sarà affrontata in futuro (cosa probabile, visto che viene fatto intendere che d’ora in poi Kora sarà un personaggio ricorrente), o se in realtà Jiaying si riferisse alla ragazza come sua “figlia” solo in termini affettivi e non di sangue, ma quest’ultima ipotesi è già meno probabile.

YO-YO, UN SOPRANNOME ORMAI INESATTO

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May: “You’ll bounce back. You always have.”
Yo-Yo: “Maybe I’m not supposed… to.”

Se lo scorso episodio è stato incentrato su Mack e Deke, anche “After, Before” si focalizza principalmente su due personaggi del cast principale: May e Yo-Yo. Già nella dimenticabile sesta stagione era stato in parte esplorato il rapporto tra queste due donne dello S.H.I.E.L.D., ma qui è forse ancora più evidente la chimica che c’è tra le due. Nonostante anche May abbia il suo spazio, la vera protagonista dell’episodio si può dire sia proprio Yo-Yo. Solo i suoi poteri infatti possono fermare i continui salti temporali dello Zephyr, ma ben presto viene rivelato che il non riuscire a utilizzarli non è dovuto ad un’anomalia fisica, ma psicologica. E’ così che viene esplorato un lato di Yo-Yo che in effetti era strano non fosse mai stato affrontato, ovvero il suo senso di colpa per alcune azioni passate.
Un potere come il suo porta infatti ad agire d’impulso senza pensare troppo alle conseguenze, cosa che si è vista particolarmente nell’uccisione di Ruby, di cui adesso finalmente Elena si pente apertamente. L’impulsività però non è esclusivamente una conseguenza dei poteri di Yo-Yo, ma – come viene mostrato nel flashback della ragazza – già era una sua caratteristica da bambina. In questo frangente viene raccontato un episodio della sua infanzia, in cui causò indirettamente la morte di suo zio prendendo di nascosto una collana che uno spacciatore voleva rubare. Anche in questo caso vengono ripescati elementi dal passato della serie: a parte il cugino di Elena, apparso esclusivamente nell’episodio di esordio della ragazza, anche la collana era un oggetto importante, al centro infatti delle vicende della terza stagione. Alla fine è sorprendente vedere a cosa porti il superamento di questo senso di colpa e paura, che costringevano la velocista del team a tornare sempre al punto di partenza. Yo-Yo, infatti, riesce a valicare i propri limiti, potendo finalmente utilizzare i propri poteri senza vincoli.
Se da una parte però il power-up di Yo-Yo fa ben sperare per il futuro della serie, la presenza di Nathaniel e la sua ormai evidente costruzione come villain principale della stagione lasciano un po’ a desiderare. Le sue motivazioni sono ancora difficili da individuare e il suo carisma deludente. Tutto ciò che lo riguarda, a partire dall’ottenimento dei poteri fino all’alleanza prima con Sibyl e poi con Kora, sembra frettoloso e approssimativo, cosa che porta ad un personaggio nel complesso molto poco accattivante nonostante le buone potenzialità. Vista la sua presenza accertata nelle prossime puntate, resta da vedere come verrà gestita e magari migliorata la sua ascesa ad antagonista.

Dopo un episodio come “The Totally Excellent Adventures Of Mack And The D”, è bello vedere che la battuta d’arresto della stagione era solo temporanea. Il malfunzionamento del macchinario per il salto temporale potrà anche essere un espediente per allungare il brodo, ma se così fosse, sarebbe un espediente ben riuscito. In questo episodio l’approfondimento dei personaggi è ben fatto e soprattutto gli eventi hanno un impatto importante nella trama generale. Una piacevole ripresa dunque che fa dimenticare facilmente il temporaneo rallentamento di settimana scorsa.