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Solitamente, un recensore parte sempre con una bella introduzione; questo lo si fa per far sentire il lettore a proprio agio e dargli un’infarinatura generale del tenore della recensione che andrà a leggere. Ma oggi non è la solita volta e questa non è la solita recensione, quindi freghiamocene dei preamboli e parliamo subito della puntata in questione. Se dovessimo paragonare Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. ad un animale mitologico, questo sarebbe la fenice e pure per ovvi motivi; siamo alla quinta puntata della seconda parte della prima stagione e, finora, ogni episodio è stato un’escalation di così tante e gradite migliorie che lo show finalmente riesce a farsi seguire senza costringere lo spettatore a somministrarsi pesanti dosi di Prozac per endovena.
Questo conferma le iniziali teorie che vi avevamo reso note nei primi episodi della stagione che mostravano allarmati segni di decadenza del serial. Neppure gli stessi sceneggiatori si aspettavano una reazione così negativa da parte dei fan e dell’audience e quindi la produzione ha dovuto pensare un po’ più in grande ed allargare la trama e la portata delle missioni del Team Coulson. Non è stato semplice e questo convoglio di potenziale ha sbandato più e più volte, rischiando di far rovesciare completamente tutto il ben di Odino che poteva servire a regalarci grandi momenti d’intrattenimento e di emozione. Forse è ancora troppo presto per parlare, ma l’entusiasmo nel vedere che la produzione è riuscita ad incanalare tutte le promesse iniziali fatte e a metterle sul giusto binario, beh, lasciatemelo dire grezzamente: fa prendere bene e non poco. E dunque? Anche questo “Yes Men” riesce a non farsi mettere una nota rossa sul registro? Riesce a continuare la scia positiva dopo il gran picco raggiunto da T.H.A.I.T.I.? Signorsì, anche se in misura minore, ce la fa eccome.
Questo conferma le iniziali teorie che vi avevamo reso note nei primi episodi della stagione che mostravano allarmati segni di decadenza del serial. Neppure gli stessi sceneggiatori si aspettavano una reazione così negativa da parte dei fan e dell’audience e quindi la produzione ha dovuto pensare un po’ più in grande ed allargare la trama e la portata delle missioni del Team Coulson. Non è stato semplice e questo convoglio di potenziale ha sbandato più e più volte, rischiando di far rovesciare completamente tutto il ben di Odino che poteva servire a regalarci grandi momenti d’intrattenimento e di emozione. Forse è ancora troppo presto per parlare, ma l’entusiasmo nel vedere che la produzione è riuscita ad incanalare tutte le promesse iniziali fatte e a metterle sul giusto binario, beh, lasciatemelo dire grezzamente: fa prendere bene e non poco. E dunque? Anche questo “Yes Men” riesce a non farsi mettere una nota rossa sul registro? Riesce a continuare la scia positiva dopo il gran picco raggiunto da T.H.A.I.T.I.? Signorsì, anche se in misura minore, ce la fa eccome.
Partiamo innanzitutto dalla villain di turno, Lorelei. Apparsa in un cameo d’introduzione a questo episodio, l’Asgardiana non aveva colpito particolarmente, più che altro perchè non sembrava centrare molto con la trama principale del quattordicesimo episodio, sembrando inoltre un terribile presagio in merito al ritorno della vecchia formula del serial: gli episodi stand-alone. Siamo felici di dire che l’apparenza inganna. Villain come lei sono perfetti per Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. poichè sono comunque personaggi che hanno avuto una discreta importanza nelle storie fumettistiche, ma non così importanti da ritagliarsi un corposo ruolo in un film; hanno poi un discreto carisma e un potere abbastanza rispettabile, ma non così tanto da far parte di grandi piani narrativi nel ruolo di pianificatori diabolici.
Possiamo dire che sono nemici “usa e getta” con funzione di riutilizzo? Sì, possiamo dirlo, ma sia chiaro, non è assolutamente un insulto, dato che questa formula funziona, soprattutto funziona Elena Satine (Smallville, Agatha Christie’s Poirot, NCSI) nel ruolo di Lorelei, caratterizzata come una sottospecie di Loki al femminile per il piccolo schermo. Ulteriori prove dell’ottima scelta di questo nemico? Il fatto che è Asgardiana e che beh, ok, non ha permesso di far tornare Thor, ma ha dato un pò di spazio alla incantevole guerriera Lady Sif (Jaimie Alexander) ormai completamente nella parte; anche il sottoscritto spera di rivedere il Tonante, ma c’è anche da dire che il cast dei comprimari del Dio del Tuono è vasto e degno di approfondimento e la scelta di inserire la guerriera dai capelli corvini (a cui, recentemente, è stata dedicata pure una serie personale in America da mamma Marvel) s’è dimostrata una gran bella scelta e ci ha permesso di conoscere questo personaggio un po’ più personalmente.
Se già in “Thor” e “Thor: The Dark World” avevamo avuto una prova di quanto il ruolo le calzasse a pennello, qui ne abbiamo una conferma, ma soprattutto, abbiamo un cazzo di personaggio Marvel serio che è già comparso in un film come ospite della puntata. Era semplicemente questo che volevamo vedere, e finalmente ce l’abbiamo ed è una sensazione bellissima. L’unica cosa gestita non come si voleva vedere, è stata la reazione di Sif alla scoperta di Coulson vivo e la sua spiegazione: insomma, mancava del phatos, però c’è anche da dire che Sif è meno legata a “Phil, figlio di Coul”.
Possiamo dire che sono nemici “usa e getta” con funzione di riutilizzo? Sì, possiamo dirlo, ma sia chiaro, non è assolutamente un insulto, dato che questa formula funziona, soprattutto funziona Elena Satine (Smallville, Agatha Christie’s Poirot, NCSI) nel ruolo di Lorelei, caratterizzata come una sottospecie di Loki al femminile per il piccolo schermo. Ulteriori prove dell’ottima scelta di questo nemico? Il fatto che è Asgardiana e che beh, ok, non ha permesso di far tornare Thor, ma ha dato un pò di spazio alla incantevole guerriera Lady Sif (Jaimie Alexander) ormai completamente nella parte; anche il sottoscritto spera di rivedere il Tonante, ma c’è anche da dire che il cast dei comprimari del Dio del Tuono è vasto e degno di approfondimento e la scelta di inserire la guerriera dai capelli corvini (a cui, recentemente, è stata dedicata pure una serie personale in America da mamma Marvel) s’è dimostrata una gran bella scelta e ci ha permesso di conoscere questo personaggio un po’ più personalmente.
Se già in “Thor” e “Thor: The Dark World” avevamo avuto una prova di quanto il ruolo le calzasse a pennello, qui ne abbiamo una conferma, ma soprattutto, abbiamo un cazzo di personaggio Marvel serio che è già comparso in un film come ospite della puntata. Era semplicemente questo che volevamo vedere, e finalmente ce l’abbiamo ed è una sensazione bellissima. L’unica cosa gestita non come si voleva vedere, è stata la reazione di Sif alla scoperta di Coulson vivo e la sua spiegazione: insomma, mancava del phatos, però c’è anche da dire che Sif è meno legata a “Phil, figlio di Coul”.
Anche le nostre previsioni sul personaggio si stanno rivelando esatte (si, lo ammettiamo, è Recenserie il Chiaroveggente). Coulson, affiancato da Skye, manda letteralmente affanculo regole e leggi partendo alla ricerca della verità. La sua risposta quando Stiwell gli cita Tahiti, non solo merita di entrare nell’albo d’oro delle citazioni del serial, ma è il sunto di tutta l’evoluzione del personaggio, avvenuta in modo graduale e ricca di mistero; tradito da Nick Fury, dallo S.H.I.E.L.D. e da tutto quello per cui è “morto” con piacere, ora i due cercheranno la verità nella speranza che questa sia quella vera per davvero (anche se abbiamo i nostri dubbi). Probabilmente questa direzione del personaggio potrà non piacere a tutti però, mettetevi un attimino nei suoi panni: se dovessi scoprire di essere “morto” per un’organizzazione che non fa altro che raccontarmi balle e si permette pure di “resuscitarmi” per i suoi porci comodi un po’ incazzato lo sarei (un po’ tanto anche). Ma come si diceva, questa evoluzione va a gusti così come va a gusti il gradimento della fredda relazione tra Ward e May che prende i classici risvolti delle telenovelas argentine doppiate in ritardo.
Ward fa la figura del classico maschio balordo e infatuato di un’altra, May quella della dura ma in realtà ferita perchè, insomma, in fondo in fondo non era poi così noioso il ragazzo, finendo così per troncare il tutto. Classica procedura insomma, anche se avvenuta in un momento dove nessuno si aspettava che sarebbe successo. Fortunatamente Melinda May si rifà nel grande twist finale dell’episodio, facendo la spia (in senso negativo) a qualcuno dall’altro capo del telefono; siccome Recenserie è chiaroveggente fino ad un certo punto, l’unica cosa che possiamo fare è azzardare un sacco di ipotesi: May sta tradendo? Starà informando Fury? Lavora per conto terzi e per un’organizzazione di cui non sappiamo niente? Lo scopriremo rimanendo incollati allo schermo dove, purtroppo, ci rimarremo incollati per un bel pò! Sui siti ufficiali, la data del prossimo episodio è il 1° Aprile 2014, se teniamo conto che la puntata è stata trasmessa l’11 Marzo 2014; questa è una grande pecca a livello di marketing poichè questo continuo dilazionare gli episodi e farli uscire con una scadenza quasi mensile, rovina il buon nome che faticosamente lo show cerca di costruirsi, rendendo sforzi come questa puntata inosservati, dato che i fan sono facili da spazientire.
Per il resto, non ci sono altre particolari pecche di rilievo, se non la telecamera durante gli scontri May VS Ward e Sif VS Lorelei, più congeniale a lungometraggi stile “Cloverfield”. E se vi è salita la nausea siete giustificati.
Ward fa la figura del classico maschio balordo e infatuato di un’altra, May quella della dura ma in realtà ferita perchè, insomma, in fondo in fondo non era poi così noioso il ragazzo, finendo così per troncare il tutto. Classica procedura insomma, anche se avvenuta in un momento dove nessuno si aspettava che sarebbe successo. Fortunatamente Melinda May si rifà nel grande twist finale dell’episodio, facendo la spia (in senso negativo) a qualcuno dall’altro capo del telefono; siccome Recenserie è chiaroveggente fino ad un certo punto, l’unica cosa che possiamo fare è azzardare un sacco di ipotesi: May sta tradendo? Starà informando Fury? Lavora per conto terzi e per un’organizzazione di cui non sappiamo niente? Lo scopriremo rimanendo incollati allo schermo dove, purtroppo, ci rimarremo incollati per un bel pò! Sui siti ufficiali, la data del prossimo episodio è il 1° Aprile 2014, se teniamo conto che la puntata è stata trasmessa l’11 Marzo 2014; questa è una grande pecca a livello di marketing poichè questo continuo dilazionare gli episodi e farli uscire con una scadenza quasi mensile, rovina il buon nome che faticosamente lo show cerca di costruirsi, rendendo sforzi come questa puntata inosservati, dato che i fan sono facili da spazientire.
Per il resto, non ci sono altre particolari pecche di rilievo, se non la telecamera durante gli scontri May VS Ward e Sif VS Lorelei, più congeniale a lungometraggi stile “Cloverfield”. E se vi è salita la nausea siete giustificati.
L’angolo del Nerd della fumetteria all’angolo
In questo episodio non ci sono molti riferimenti, ma mi premeva far luce su un paio di cose. Cominciamo? Cominciamo.
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Come “T.A.H.I.T.I.“, quest’episodio fa parte di una saga in quattro parti nominata “Uprising”. E’ il primo arco narrativo della serie che, a quanto pare, porterà il Team Coulson in rotta di collisione con il Chiaroveggente.
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Quando Coulson chiede a Sif se conosce altre razze aliene dalla carnagione blu, questa gli fa praticamente l’elenco della spesa di tutti gli alieni color Puffo. Quelle citate sono: Interdites, Levians, Pheragots, Kree, Sarks, Centurians e i Giganti di Ghiaccio.
- In quest’episodio, Phil figlio di Coul cerca di riscuotere un favore da Jasper Stiwell. Se volete più informazioni su questo personaggio, consultate lo specchietto Facce da Fumetto della recensione di “The Hub“.
Facce da Fumetto
Conosciamo un pò di più i volti noti (e ignoti) dell’Universo Marvel cartaceo trapiantati qui, in questo serial televisivo dedito ad espanderne l’universo.
Lorelei
Come si diceva la scorsa recensione, Lorelei è una Asgardiana ed è la sorella minore dell’Incantatrice. Come la sorella (e come s’è visto durante la puntata) anche lei pratica l’arte magica della stregoneria, concentrandosi maggiormente sugli incantesimi di soggezione ai danni degli uomini. Compare per la prima volta su Thor #337 del 1983 e viene reclutata da Loki nel tentativo far svanire l’amore che Sif e Thor provano l’un l’altra; i due escogitano un piano: Loki si trasforma in Thor e Lorelei lo bacia davanti a Sif, ma presto il barbatrucco verrà svelato e il malinteso risolto. Ma qualcosa però è ormai cambiato per sempre: Lorelei è attratta da Thor e, sapendo che pure la sorella Amora lo è, la donna si mette in testa che riuscirà dove la sorella ha sempre fallito: conquistare il cuore del Dio del Tuono. Benchè il serial non poteva inserire degli espliciti riferimenti che coinvolgessero direttamente Thor (per ovvi motivi di budget e di impegni con la Fase 2 dell’Universo Cinematografico Marvel), la sua caratterizzazione è perfettamente in linea con quella originale, anche se per la puntata viene elevata alla seconda; Lorelei, nelle storie originali, è sempre stato un villains “d’accompagnamento”, cioè che faceva da spalla a quelli principali, tuttavia in questa storia si è cercato di renderla una sorta di Loki al femminile con discreto successo, quindi apprezziamo.
Lady Sif
Se avete già visto i lungometraggi “Thor” e “Thor: The Dark World”, allora credo che questo personaggio non abbia bisogno di molte presentazioni, ma noi lo facciamo lo stesso, così potete dire ai vostri genitori che su RecenSerie imparate anche qualcosa. Comparsa per la prima volta su Journey Into Mystery #102 del 1964, sorella di Heimdall e compagna di giochi di Thor e Balder (altra divinità Asgardiana che non ha ancora avuto un suo adattamento cinematografico/televisivo), proprio come lasciato intendere nei lungometraggi dedicati al tonante, ella è cresciuta in loro compagnia e in quella dei Tre Guerrieri facendosi onore tra mille e più battaglie; sin dalla più giovane età, Sif si distinse per le sue innate doti combattive, ritagliandosi il titolo di miglior guerriera di Asgard. Benchè non sia una Dea, questo non la rende meno pericolosa o meno degna di servire alla difesa del regno di Odino; un’altra cosa che fa di lei una vera Asgardiana, è che (come tutti) ha un conto in sospeso con Loki. Da giovane, egli era geloso del fratellastro per le attenzioni che il Tonante riceveva e per aver conquistato il cuore della bella Sif, così, per vendetta, il Dio della Discordia le tagliò i lunghi capelli biondi. La chioma fu poi sostituita col suo odierno color corvino donatagli dai nani. Anche qui, la sua caratterizzazione è perfettamente in linea con la sua originale controparte cartacea, fatta eccezione per una unica piccola differenza: lei e Thor si amano da una vita e, benchè entrambi nel corso delle loro storie abbiano provato interesse o ardente affetto per altre persone, i due si sono sempre ricongiunti.
PRO:
- Lorelei
- Colpo di scena finale
- Lady Sif
- “Com’è Tahiti? Una merda”.
CONTRO:
- Telecamera un pò sbarazzina/amatoriale
- Scadenza quasi mensile della trasmissione degli episodi
Partito come uno di quegli episodi stand-alone che quasi ci stavano facendo odiare il serial, “Yes Men” si rivela invece un lungo circumnavigare che alla fine conclude qualcosa preparando il terreno per il prossimo episodio e portando degli sviluppi narrativi e caratteriali decisamente apprezzati. Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D., inoltre, porta anche un grande personaggio alla corte del telefilm, Lady Sif di Asgard e del cast di Thor, regalandoci quello che abbiamo sempre desiderato dal serial: tizi in costume a manetta. Sperando solo che la ABC la pianti con questa trasmissione altalenante e faccia tornare lo show in pianta stabile nel suo palinsesto. Per il momento, non resta che salutarci qua, nella speranza che il prossimo sia un altro episodio che continui la scia positiva di Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. e non un terribile Pesce d’Aprile.
T.A.H.I.T.I. 1×14 | 5.46 milioni – 1.8 rating |
Yes Men 1×15 | 5.99 milioni – 2.1 rating |
VOTO EMMY
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